Tra le piante da siepe è una delle più diffuse perché sempreverde e molto ordinata.
Scopriamo le caratteristiche della siepe di ligustro e come possiamo realizzarne una e mantenerla con pochissime attenzioni.
Contenuti della guida:
La pianta di ligustro
Il Ligustro è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle oleaceae, la stessa che comprende anche gelsomino e olivo. Nasce spontaneamente in Italia, ma ha origini anche nell’Europa centro meridionale, nell’Asia, nell’Africa del Nord e in Australia.
Comprende ben 45 specie di arbusti, ognuna con delle caratteristiche proprie, in Europa è diffuso il ligustro comune (vulgare), utilizzato per creare delle bellissime siepi ornamentali o perimetrali in giardini e parchi.
I ligustri sono piante che sopportano molto bene i tagli frequenti e con un fogliame sempre folto, per questo sono particolarmente indicate per realizzare le siepi, anche quelle usate come recinzione. Non hanno esigenze particolari in fatto di terreno ed esposizione, si adattano facilmente a qualsiasi condizione.
Come anticipato esistono diverse specie di Ligustro, vediamo nel dettaglio quelle più diffuse.
Varietà di ligustro
- Ligustro vulgare: è diffuso in tutta la penisola italiana, ed è quello che tratteremo nei prossimi paragrafi.
- Ligustro Sinense: è una specie decidua, adatta per realizzare siepi medio-basse. Il fogliame è molto folto e di colore verde chiaro. Utilizzata nei vialetti di ingresso o per creare piccole siepi per orti e giardini a crescita rapida.
- Ligustro Japonicum: cresce spontaneo in Friuli Venezia Giulia, anche conosciuto come ligustro giapponese, presenta delle foglie molto grandi, lucide e di colore verde scuro.
- Ligustro Ovalifolium: è simile alla specie Sinese, le foglie sono più grandi e arrotondate, crescono rapidamente e resiste molto bene al freddo.
- Ligustro Lucidum: presente in tutta Italia, arriva fino a 10 m di altezza, ed è sempreverde nelle zone con clima mite.
La fioritura del ligustro
Il ligustro fiorisce da aprile fino a giugno, i fiori sono piccoli, molto profumati, ermafroditi, di colore bianco e raggruppati in pannocchie terminali ed erette.
Le bacche compaiono durante l’estate e sono piccole, con polpa oleosa, verdi nella fase iniziale e poi nere a maturazione.
Le sue foglie, dal contorno ovato, raggiungono lunghezze di circa 10 cm e una larghezza di 5 cm. Si assottigliano verso l’apice, terminando con una punta sottile e non presentano denti lungo i bordi.
Nella loro fase giovanile, le foglie si tingono di tonalità rossastre, che col tempo si trasformano in un verde scuro e lucente sulla pagina superiore, mentre sulla parte inferiore diventano opache e di una tonalità più chiara. La siepe assume quindi anche contorni rossicci, senza arrivare però al rosso della fotinia.
Come coltivare il ligustro
Il ligustro tollera bene anche il freddo, ma è meglio evitare l’esposizione ai venti freddi, che possono comprometterne la fioritura. Pur adattandosi a qualsiasi condizione, rende meglio con esposizione al sole o a mezz’ombra. Il terreno ideale è fresco, profondo e a medio impasto con pH neutro o sub-alcalino.
È consigliata una concimazione di fondo con compost organico o letame maturo, prima dell’impianto.
L’irrigazione deve essere regolare, soprattutto durante l’estate. Il terreno non deve mai seccarsi, ma allo stesso tempo, bisogna evitare i ristagni idrici che provocano il marciume delle radici. Pertanto, consigliamo di innaffiare poco e spesso.
Come fare una siepe di ligustro
Per realizzare una siepe di ligustro bisogna mettere le piantine a dimora a una distanza di 40 cm l’una dall’altra, in modo da avere un risultato molto fitto e compatto.
In alternativa, se si preferisce avere un percorso con tanti piccoli alberelli ornamentali, la distanza dovrà essere di circa 80 cm o 1 m tra una piantina e l’altra.
I periodi migliori per piantare il ligustro sono l’autunno e la primavera, anche se è preferibile l’autunno perché le radici, durante i mesi freddi, si svilupperanno maggiormente.
Per fare la siepe si può scavare una linea e fare dei buchi distanziati profondi e larghi 60 cm e mettere a dimora le piante, poi coprire schiacciando la terra intorno all’arbusto, in modo da evitare le bolle d’aria.
Il ligustro può raggiungere i 5-6 metri di altezza, se coltivato nel terreno, ma se cresce spontaneo può però arrivare anche a sfiorare i 12 metri.
Potare la siepe di ligustro
La siepe di ligustro per restare ordinata deve essere potata regolarmente. Si tratta di una pianta che non cresce rapidamente come ad esempio il lauro, può essere mantenuta anche con un solo taglio all’anno, che possiamo fare a fine estate.
Ecco come intervenire:
- Eliminare rami secchi o malati
- Tagliare con piccoli interventi per mantenere la forma e le dimensioni.
Su siepi grandi conviene usare un tosasiepi in modo da poter lavorare in modo agevole e rapido. Il metodo è lo stesso della potatura del lauroceraso.
Potatura del ligustro giovane
La potatura è anche una tecnica utile a formare le piante giovani, perché raggiungano la forma e le dimensioni desiderate.
Se la messa a dimora del ligustro è avvenuta a ottobre, a marzo i rami saranno già abbastanza lunghi e potranno essere potati a metà lunghezza.
Per favorire lo sviluppo dalla pianta e stimolare la ramificazione, un’altra potatura deve essere eseguita a settembre. Quest’ultima va effettuata ogni anno, fino a quando il ligustro non raggiunge le dimensioni desiderate.
Successivamente, la siepe di ligustro si mantiene tagliandola regolarmente. Il ligustro è una siepe che si può tenere tagliandola una volta all’anno. Si possono fare delle piccole potature a fine estate.
Manutenzione della siepe
Il ligustro è molto resistente e richiede poche attenzioni, a parte il taglio della siepe annuale.
I principali problemi sono legati al clima: la pianta può andare in sofferenza durante l’estate. In presenza di un clima troppo secco, le foglie possono diventare grigie e arrotolarsi.
In questo caso è consigliato irrigare abbondantemente, almeno una volta a settimana, soprattutto se le piantine sono giovani.
Inoltre, il ligustro può perdere le foglie oppure gelare alle punte dei rami, a causa del freddo eccessivo, anche nelle varietà sempreverdi. Tutto si risolve spontaneamente in primavera, bisogna semplicemente eliminare le parti danneggiate con la potatura.
Malattie: oidio del ligustro
Un problema comune di questa pianta è l’oidio, che la colpisce quando è posizionata in zone troppo ombrose, quando i rami sono molto compatti o c’è poca circolazione d’aria.
Per migliorare la situazione bisogna potare in modo da favorire il circolo d’aria, se non basta, possiamo usare dei prodotti biologici come bicarbonato di potassio o zolfo. Un ottimo trattamento è questo.
Oziorrinco
La pianta può essere attaccata anche dall’oziorrinco, in questo caso, le foglie appaiono tagliate ai margini e in generale, il ligustro sembra molto indebolito, a causa delle larve che si nutrono delle radici.
Contrastare questo insetto con metodi ecosostenibili non è semplice, perché vive nel terreno. La soluzione migliore è utilizzare un prodotto biologico a base di nematodi (come questo).
Per approfondire meglio il tema delle piante da siepe consiglio di leggere:
Articolo di Adele Guariglia