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Principi della concimazione biodinamica
Nel Settecento il chimico francese Lavoisier enunciò il famoso principio secondo cui “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. La natura funziona esattamente così, e in particolare il ciclo continuo di acqua, nutrienti e materia – insieme all’energia che proviene dal sole – garantisce agli ecosistemi le loro capacità di autosostentamento. Un tempo ciò avveniva anche in agricoltura, ma con l’avvento di fertilizzanti e altri prodotti chimici questo ciclo è stato profondamente alterato.
Così, proprio in risposta all’evoluzione delle coltivazioni specializzate dei primi del Novecento hanno sempre più preso piede l’agricoltura e la concimazione biodinamica. In ambito agrario, questo aggettivo racchiude una concezione tanto antica quanto attuale della coltivazione. Proprio come avveniva prima della moderna agricoltura convenzionale, l’approccio biodinamico consiste nel rispettare i tempi fisiologici di sviluppo delle piante, lasciarsi guidare nella scelta delle operazioni colturali da calendari basati su fasi lunari ed astrali, rinunciare all’utilizzo di prodotti fitosanitari di sintesi e concimare in modo naturale.
Cosa si usa come concimazione in biodinamica
Il metodo biodinamico si basa innanzitutto sull’utilizzo di mezzi naturali per la coltivazione del terreno.
Con la concimazione biodinamica la fertilità del terreno si ottiene infatti solo tramite i seguenti prodotti o metodi:
- utilizzo di compost ricavato da concime da cortile;
- impiego di materiale vegetale con funzione di fertilizzante;
- utilizzo di sostanze minerali per contrastare i parassiti.
Un metodo di coltivazione adottato inoltre dall’agricoltura biologica per aumentare anche la naturale fertilità del terreno è quello della rotazione delle colture. In tal modo tra un ciclo produttivo e il successivo viene cambiata la specie vegetale coltivata e così si ottiene un incremento della fertilità e una maggiore resa finale del terreno.
Nella concimazione biodinamica vengono usati inoltre dei preparati biodinamici che si suddividono in due principali categorie:
Preparati da spruzzo: si tratta del 500 o cornoletame (ricavato dal letame di vacche che hanno già figliato e posto per un certo periodo all’interno di un corno di vacca e successivamente lavorato) e del 501 o corno silice (prodotto con alcuni cristalli di quarzo e macinato molto finemente per poi essere messo in corni di vacca dalla primavera fino all’autunno e poi successivamente lavorato).
Preparati da cumulo: sono l’achillea 502, la camomilla 503, l’ortica 504, la corteccia 505, il tarassaco 506, la valeriana 507.
In ambedue i casi si tratta di prodotti naturali in grado di stimolare la crescita della pianta e la sua attività produttiva.
Per stimolare la formazione dell’humus è possibile preparare miscugli in proporzioni definite di compost e corna di animali (n. 500) che, lasciati nel terreno per tutto l’inverno, genereranno a primavera una migliore fertilità. Simili procedimenti riguardano anche la polvere di quarzo inserita all’interno di un corno bovino (501), che viene inserito nel terreno in primavera e rimosso in autunno allo scopo di fornire sostegno e nutrienti alle piante durante la stagione vegetativa.
Le piante più utilizzate nella concimazione biodinamica
Esistono diverse piante che possono essere impiegate per aumentare la fertilità del terreno, così come descritto nel secolo scorso da Rudolf Steiner, e tra le più importanti troviamo boccioli di camomilla (502), steli di ortiche in fiore (504), equiseto (508), corteccia di quercia (505) e fiori di valeriana (507), di achillea millefoglie (501) e di tarassaco (506). Questi vegetali vengono incorporati nel compost in quantità e modi specifici, il tutto viene lasciato maturare e poi si sparge questa concimazione biodinamica sui terreni.
Il risultato è un incremento della fertilità del suolo, che oltretutto secondo i principi steineriani diventa più sensibile nei confronti dei ritmi cosmici di luna e pianeti. Ma anche il prodotto finale ne trae vantaggio: uno studio del 2005 ha dimostrato che le preparazioni biodinamiche possono incrementare le concentrazioni di fenoli e antocianine nel vino. Non per niente è molto diffusa la viticoltura biodinamica.
Concimazione chimica: rischi
La concimazione chimica, al contrario della concimazione biodinamica, utilizza pesticidi ed erbicidi. Si tratta di sostanze che vengono prodotte dall’uomo e poi immesse volontariamente nel terreno per aumentarne la fertilità e difendere le colture da insetti e parassiti.
Alcuni degli elementi contenuti in pesticidi ed erbicidi sono però tossici e in certi casi possono rimanere delle loro tracce anche nel prodotto finale che verrà poi consumato dall’uomo.
Gli inquinanti organici persistenti contengono sostanze che:
- sono tossiche
- bioaccumulano
- sono persistenti
- possono essere pericolose per la salute dell’uomo
- possono inquinare l’ambiente
Agricoltura biodinamica senza pesticidi ed erbicidi
I pesticidi, ampiamente utilizzati nell’agricoltura tradizionale, sono delle sostanze che uccidono gli organismi che attaccano una specifica coltura o riescono comunque e limitarne la diffusione, ma allo stesso tempo possono essere tossici per l’uomo, inquinare l’ambiente e inoltre bloccano anche un processo metabolico vitale per gli organismi.
L’uso dei pesticidi avviene per l’85% nel settore agricolo e la loro diffusione è così ampia tanto che nel corso dell’anno nell’America Settentrionale si usano circa un milione di tonnellate di pesticidi.
Nel caso degli erbicidi essi vengono usati nell’agricoltura tradizionale per contrastare l’insorgenza e la diffusione di piante infestanti e sono molto usati per incrementare la crescita di soia e frumento. Gli erbicidi hanno avuto larga diffusione nei Paesi industrializzati e in tal modo si sono ridotti i costi della manodopera, dato che man mano hanno sostituito la sarchiatura a mano o tramite mezzo meccanico.
L’agricoltura biologica impiega solo la concimazione biodinamica e pertanto non sono utilizzati né pesticidi né erbicidi, in quanto inquinanti e potenzialmente pericolosi per la salute dell’uomo.
Grazie molto istruttivo.Mi ha aperto una porta su un nuovo mondo