Ciò che la conoscenza biodinamica ci spiega non può essere giustificato mediante i normali strumenti scientifici, che si basano solo su valutazioni quantitative della materia, ma dovremmo chiamare in causa gli antichissimi principi dell’alchimia e dell’omeopatia. Quando ci si approccia alla biodinamica, in genere, ci si riferisce ad un’agricoltura di tipo organico intendendo l’attenzione verso tutti quei sistemi di relazioni viventi. Come gli animali e le piante sono sistemi viventi, così sono organismi viventi il terreno, il compost, l’azienda agricola, Gea (il pianeta Terra) e il sistema solare.
Contenuti della guida:
Le erbe officinali di base
Nell’agricoltura biodinamica la preparazione del cumulo e la sua maturazione diventano veramente i momenti più importanti della pratica agricola. Nel cumulo base di erbe officinali, sostanze vengono introdotte una serie di preparazioni animali e sostanze minerali opportunamente preparate e attivate. Lo scopo di queste preparazioni è quello di far sì che nel cumulo si raccoltgano in potenza tutte le energie che saranno, con la distribuzione sul terreno, trasferite alle piante coltivate.
Le erbe medicinali impiegate per i preparati sono le seguenti:
- fiori di achillea;
- fiori di camomilla;
- pianta di ortica;
- corteccia di quercia;
- fiori di tarassaco;
- fiori di valeriana.
Esse vengono raccolte in momenti precisi di sviluppo, così come indica la buona pratica erboristica, e, a esclusione della valeriana che viene pressata fresca e così impiegata, sono sottoposte a un processo di trasformazione in humus intensa all’interno di specifici organi animali che fungono da contenitori.
Le erbe così predisposte trascorrono un tempo più o meno lungo subendo l’effetto delle microradiazioni terrestri o cosmiche di luce e calore. In questa maniera i preparati possono concentrare in sé le specifiche potenzialità di ciascuna erba o pianta. La modalità specifica con cui ogni preparato deve essere conservato ha una duplice funzione: la prima di fungere da catalizzatore di queste energie, in base alla peculiare funzione dell’organo impiegato; la seconda di trattenere le energie al proprio interno secondo un principio di vera e propria osmosi di radiazioni.
I preparati sottoposti a questo particolarissimo processo sono pertanto un concentrato attivo di queste microradiazioni in grado di influenzare e di condizionare le trasformazioni della materia vivente. Il cumulo, così come lo abbiamo descritto, è un concentrato di sostanza vivente in rapidissimo mutamento, ma per la biodinamica è anche un polo recettore particolarmente sensibile e influenzabile da forze cosmiche impercettibili. Questi fenomeni non sono spiegabili mediante le conoscenze scientifiche del mondo sensibile, esattamente come avviene in medicina per l’omeopatia, con cui, nonostante tutto, moltissime persone si curano da così tanto tempo.
L’azione dei preparati biodinamici
In biodinamica dunque non è possibile fornire spiegazioni scientifiche, però se l’azione esplicata dai preparati biodinamici è invisibile e inspiegabile, gli effetti sono tangibili e materialmente valutabili. Sul compost l’influenza dei preparati si manifesta attraverso una vivace attività microbica che più direttamente conduce a una corretta maturazione della massa organica e a una proliferazione della macrofauna (lombrichi) che evidentemente trova un habitat molto gradito.
Non possiamo dire se le migliori caratteristiche qualitative dei prodotti dell’agricoltura biodinamica siano dovuti alla particolare attenzione e passione del produttore agricolo biodinamico, però va detto che le piante concimate con il compost trattato sviluppano una maggior vitalità generale, intesa nel senso più ampio del termine, sia come resistenza che come potere nutritivo. Studi in istituti di biodinamica dicono anche che in questo modo viene migliorata la conservabilità di prodotti quali patate e carote.
La conservazione e l’utilizzo dei preparati biodinamici
I preparati per compost possono essere acquistati, in quanto la loro preparazione è lunga e laboriosa. La conservazione dei preparati invece è semplice se si evita l’umidità e la luce, pertanto è bene munirsi di una cassetta riempita di torba asciutta, nella quale si possono riporre all’interno dei vasetti di coccio o vetro identificati. L’estratto di valeriana, che è liquido, va conservato in boccette di vetro scure. La cassetta va poi coperta con un cuscino a sua volta riempito di torba e conservata in un luogo asciutto. L’inserimento dei preparati nel compost avviene praticando, su una distanza di circa 2 m, cinque fori profondi di una cinquantina di centimetri, nei quali vengono inseriti gli umati, per una quantità equivalente a un cucchiaio raso. Solo l’ortica deve essere quattro o cinque volte di più. L’estratto di valeriana viene diluito nella quantità di 1-2 centilitri in 5 litri di acqua piovana tiepida e poi spruzzato uniformemente sul cumulo. La stessa sequenza viene quindi ripetuta per tutta la lunghezza del compost.
6 preparati per compost con piante officinali
- PREPARATO DI ACHILLEA : Involucro. Vescica di cervo maschio. Contenuto. fiori di achillea freschi o secchi, in piena fioritura, raccolti in una giornata di pieno sole. Procedura. Riempire di fiori la vescica essiccata e chiuderla strettamente. Appendere la vescica al sole nella prima metà dell’estate (San Giovanni) se necessario proteggendola dagli uccelli con una rete. Sotterrarla nel terreno all’inizio dell’autunno e dissotterrarla tra Pasqua e al massimo la fine di aprile.
- PREPARATO DI CAMOMILLA: Involucro. Intestino di vacca. Contenuto. Fiori di camomilla freschi o secchi, raccolti al mattino presto. Procedura. Riempire l’intestino con i fiori di camomilla, lasciar seccare leggermente l’intestino e all’inizio dell’autunno sotterrarlo nel terreno. Recuperarlo prima della fine di aprile.
- PREPARATO DI ORTICA : Involucro. Sacca o scatola di legno. Contenuto. Piante di ortica tagliate al mattino presto all’inizio della fioritura. Procedura. Le ortiche appassite vengono legate assieme e impacchettate in una sacca o in una scatola. Quest’ultima viene sotterrata a metà estate, circondata da uno strato di torba spesso 5 cm e recuperata un anno dopo.
- PREPARATO DI CORTECCIA DI QUERCIA: Involucro. Cranio di un animale domestico. Contenuto. Corteccia di quercia (specie Quercus robur) finemente tritata, estratta dal tronco con una pialla all’inizio dell’autunno. Procedura. Si riempie il cranio con polvere di corteccia di quercia attraverso il foramen magnum (il foro alla base del cranio attraverso il quale entra il midollo spinate) pressandola per bene e si chiude il foro con un frammento di osso tenuto in posizione con creta. Si pone il tutto in un fusto pieno di acqua piovana o sul bordo di uno stagno, in presenza di materiale vegetale in decomposizione e in un corso d’acqua dell’autunno. In primavera si estrae il contenuto e viene seccato.
- PREPARATO DI TARASSACO Involucro. Mesentere di vacca. Contenuto. Fiori di tarassaco nella prima fase di fioritura, raccolti in una giornata soleggiata di primavera. Procedura. Inumidire i fiori secchi in autunno con un infuso di tarassaco, avvolgere nel mesentere di un bovino e legare con un laccio. Sotterrare in autunno e dissotterrare in primavera.
- PREPARATO DI VALERIANA Procedura. Pressare i fiorì freschi di valeriana e versare il succo ottenuto in bottiglie. Lasciare te bottiglie aperte per sei settimane, fino al termine delle fermentazione, quindi tappare e conservare in cantina al buio.
Per altri approfondimenti si legga anche la concimazione biodinamica.