Potare una pianta giovane: la potatura di allevamento

Quando una pianta è ancora giovane la potatura è fondamentale e fare errori può dare problemi.

Potare è importante per prendersi cura delle piante e mantenerle sane e rigogliose.

Per le piante giovani la potatura è particolarmente delicata, perché consente di impostare la forma che l’albero assume e che si porterà avanti per tutta la sua vita.

Scopriamo alcuni consigli su come potare le piante nei loro primi anni di vita.

potatura giovani coltivare facile

Le piante giovani

In genere le piante vengono piantate che hanno uno o due anni di età.

Nei vivai troviamo piante:

  • In astone. Sono piante di solo un anno di età, spesso proposte a radice nuda. Hanno soltanto il fusto principale, chiamato appunto “astone”.
  • Già impalcate. Sono piante che hanno due o tre anni, dove l’astone è stato tagliato e sono state già formate le branche principali. Una prima potatura è quindi già stata fatta.

All’inizio della loro vita le piante non sono in grado di produrre frutti, bisogna avere pazienza per qualche anno perché entrino in produzione. Alcune piante fanno i primi frutti dopo 4 anni, altre impiegano più tempo.

Lo scopo della potatura di allevamento

Abbiamo detto che piante giovani non sono ancora produttive.

Lo scopo primario della potatura in questo periodo è dare una forma alla pianta. Quindi si pota per impostare la pianta.

Quando potare

Ogni pianta ha un periodo adatto per le potature, dobbiamo tenerne sempre conto, anche per le piante giovani.

Ad esempio si può leggere:

Più in generale, per sapere il periodo di ogni pianta conviene scaricare la tabella calendario delle potature realizzata da noi di Orto Da Coltivare.

Come si potano piante giovani

La potatura di allevamento si caratterizza per essere un lavoro in cui si fanno pochi tagli, ma sono tagli molto importanti.

Alcuni suggerimenti generali:

  • Tagliare poco. Se si taglia molto la pianta può rispondere producendo molto legno, questo è negativo.
  • Spuntature per stimolare. Il taglio di raccorciamento stimola la pianta a fare rami nel punto in cui viene tagliata. Lo possiamo usare per formare branche e sottobranche.
  • Selezionare i nuovi getti. Quando facciamo un taglio e la pianta per reazione emette dei getti andiamo a selezionare i getti, lasciando quelli che ci interessano.
  • Usare le piegature. Oltre a tagliare possiamo legare i rami per piegarli nella direzione desiderata.
  • Intervenire costantemente. La potatura di allevamento va fatta ogni anno, con costanza.

L’esatta tecnica di potatura dipende dalla singola pianta e dalla forma di allevamento scelta (vaso, fusetto, piramide, globo, palmetta,…).

Potare piante a vaso

La più diffusa forma di allevamento per le piante da frutto è il vaso.

Ecco come si effettua una potatura di allevamento per ottenere una pianta a vaso:

  • Primo anno. Si fa un solo taglio: la capitozzatura dell’astone. L’astone va tagliato all’altezza in cui vogliamo impalcare (in genere tra i 70 e i 150 cm). Da quel taglio nasceranno le branche principali.
  • Secondo anno. Selezioniamo le branche principali (tre o quattro), pulendo da polloni e altri getti. Possiamo poi spuntare le branche principali per stimolare l’emissione di sottobranche.
  • Terzo anno. Puliamo il fusto, selezioniamo le sottobranche, togliendo tutte le diramazioni laterali inutili. Effettuiamo se necessario piegature.

Articolo di Matteo Cereda

impara a potare

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