Stelle di Natale: cure per farle sopravvivere e rifiorire

Ecco alcuni trucchi per far sopravvivere la stella di Natale e tenerla in casa come pianta da interno, fino a farla tornare rossa l’anno prossimo.

Le stelle di Natale sono una delle piante più amate da regalare tra novembre e dicembre, è ormai tradizione donarla o tenerla in casa durante l’avvento e le festività natalizie.

Nonostante sia una pianta bellissima, si tratta di una specie molto delicata e richiede molte cure per star bene e rifiorire, non certo adatta al clima italiano.

Per questo motivo la maggior parte delle stelle di Natale è stupenda quando viene acquistata, ma è destinata a morire dopo poche settimane dall’acquisto o comunque a sfiorire rapidamente.

Scopriamo quali sono le cure necessarie a mantenere la stella di Natale rigogliosa anche in casa e come fare a farla rifiorire, tornando a vedere il bellissimo rosso che hanno le piante appena uscite dal vivaio.

Ma vediamo anche come mai questa pianta ornamentale in Italia è molto poco ecosostenibile: forse è meglio scegliere un regalo decisamente più green.

stella di natale

Caratteristiche della stella di Natale

La Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) è una pianta tropicale, proveniente del Messico. Data la sua origine possiamo capire facilmente che non è molto adatta al nostro clima autunnale, ma è diventata in America simbolo del Natale e noi abbiamo importato questa tradizione.

La pianta è perenne, dove il clima la favorisce forma un cespuglio che può arrivare fino a due metri di altezza. In Italia si tiene come pianta da interno.

Ha grandi foglie lobate, dal colore verde deciso. Queste stesse foglie possono trasformarsi in bratte rosse che circondano il vero fiore.

La fioritura della stella di Natale

La caratteristica più ricercata della Stella di Natale è la sua meravigliosa fioritura.

In realtà l’infiorescenza sarebbe poco attraente: infatti il vero fiore dal punto di vista botanico è solo la parte centrale (quelle sferette che sono prima verdi e poi di color giallo pallido).

Il fiore della nostra Euphorbia pulcherrima però è circondato da cinque ampie brattee di colore rosso, che danno alla fioritura un aspetto maestoso. Queste brattee sono foglie modificate, non si tratta di petali come molti erroneamente ritengono.

Esistono anche varietà di stelle di Natale dal fiore rosa (o meglio: dalle bratee rosa).

i veri fiori della stella di Natale

Quando fiorisce la stella di Natale

La fioritura della Stella di Natale si caratterizza per essere una pianta “a fotoperiodismo negativo”. In parole povere significa che fiorisce quando le ore di luce sono molto ridotte.

Questa caratteristica è da tenere ben presente se vogliamo tenere la stella di Natale come pianta ornamentale perenne e desideriamo che torni a colorare di rosso le brattee.

Far sopravvivere la stella di Natale

Parafrasando un proverbio potremmo dire che “l’epifania le stelle di Natale si porta via”, infatti passate le feste la gran parte delle stelle di Natale italiane deperisce e muore.

In realtà non è impossibile far sopravvivere questa pianta, che è una specie perenne e con le giuste attenzioni può restare come ornamentale nella nostra casa per 12 mesi all’anno.

Scopriremo anche come ottenere una nuova fioritura.

La prima cosa che dobbiamo tenere conto è che è normale che la pianta abbia un deperimento a inizio anno.

Abbiamo già chiarito che si tratta di una pianta delicata, il fatto di abbandonare le condizioni estremamente controllate del vivaio per arrivare in casa nostra può provocare uno shock.

Inoltre dopo la fioritura è nel ciclo naturale della pianta un momento di riposo vegetativo e può perdere tutte le foglie tra gennaio e febbraio. Questo non significa che stia morendo: la pianta può riprendersi. Molti vedendo questo deperimento si scoraggiano e abbandonano la coltivazione, buttando la pianta. Vediamo invece come possiamo fare per salvarla.

La posizione giusta

Per mantenere vive le piante di Euphorbia pulcherrima è fondamentale per prima cosa metterle nella giusta posizione.

I fattori principali sono due:

  • La temperatura
  • La luce

La temperatura adatta

Le stelle di Natale sono piante che amano climi miti, con una temperatura stabilmente compresa tra i 15 e i 20 gradi. Tenendole in casa non dovrebbe essere un problema, tuttavia c’è un’altra cosa da tenere conto… Soffrono molto gli sbalzi di temperatura.

Per questo in casa teniamo queste piante a distanza di sicurezza da termosifoni, stufe, camini o altre fonti di possibile picco di calore. Meglio evitare anche la prossimità con aperture che possono dare correnti di aria fredda diretta.

Tra la primavera e l’estate possiamo portare le stelle di Natale all’aperto, in giardino oppure sul balcone, facendo sempre attenzione che sia un passaggio graduale e che non ci siamo sbalzi di temperatura.

La luce giusta

La stella di Natale è molto sensibile alla luce. Ama stare in ambienti luminosi, anche se la luce diretta del sole estivo la porta in sofferenza.

Le ore di luce che riceve sono fondamentali per la rifioritura, per cui se vogliamo che torni rossa sarà importante controllare quanta luce riceve in periodo autunnale.

Come far rifiorire le stelle di Natale

Molti riescono a far sopravvivere la stella di Natale per tutto l’anno, ma poi non riescono ad avere la fioritura, per cui nessuna foglia resta rossa.

Abbiamo già suggerito che la luce è la vera chiave per far fiorire la stella di Natale.

La pianta colora di rosso le sue foglie quando le ore di luce si riducono, con l’arrivo dell’autunno inoltrato le condizioni sarebbero giuste (le giornate si accorciano). Tuttavia in casa abbiamo luce artificiale, per cui rischiamo di illuminare le nostre piante per molte ore.

Se vogliamo vederle fiorire dobbiamo ridurre la luce a 8-10 ore al giorno. Per farlo possiamo spostarle in una stanza buia, oppure coprirle con un telo indicativamente dalle 17 di sera fino alle 8 del mattino. In questo modo controlliamo la luce che la pianta riceve e potremmo vederle tornare rosse.

I vivaisti a settembre sottopongono la pianta a luce artificiale, perché riceva almeno 12 ore di luce al giorno. In questo modo mantengono verdi le foglie, per poi concentrare la fioritura nei mesi successivi quando invece si ridurranno le ore di luce e avere tra novembre e dicembre bellissime stelle rosse.

Oltre alla luce perché la pianta fiorisca deve essere in salute, sono quindi fondamentali le cure come innaffiatura, rinvaso e concimazione.

Cure necessarie per la stella di Natale

cure necessarie alla stella di natale

Le cure richieste dalla stella di Natale sono molto semplici, ma richiedono costanza. La pianta è particolarmente delicata e può facilmente deperire se non viene trattata con attenzione.

Per questo è bene specificare che ci sono piante da interno molto più semplici, come photos, pilea, sanseveria o ficus.

Quanto bagnare

La stella di Natale teme particolarmente il ristagno d’acqua, quindi la prima cosa importante da sapere è che bagnare troppo può farla morire.

Andiamo sempre a controllare il terreno, irrigando solo quando è asciutto. La quantità d’acqua non deve mai essere eccessiva: meglio se non andiamo a far percolare nel sottovaso acqua.

A seconda della stagione si dovrà bagnare più o meno spesso, l’unico strumento di controllo affidabile è il “ditometro” (mettere il dito nel terriccio, per saggiarlo).

La concimazione

Per dare vigore alla pianta e anche poi stimolare la sua fioritura è utile concimare con costanza (ma senza eccessi).

Una buona regola può essere fertilizzare da marzo a ottobre, una volta al mese, usando un buon concime liquido adatto alle piante fiorite (ad esempio questo concime).

Il rinvaso

Come ogni pianta perenne anche la stella di Natale periodicamente deve essere rinvasata (ogni 3-4 anni), in modo da disporre di nuovo terriccio e anche da poter ingrandire il suo apparato radicale in un contenitore più grande.

Se riceviamo la pianta da un vivaio molto probabilmente il vaso è grande lo stretto indispensabile: conviene fare un rinvaso a stretto giro. Non facciamolo immediatamente: lasciamo alla pianta il tempo di ambientarsi, prima di sottoporla a un travaso che comporta un inevitabile shock.

Il momento giusto può essere febbraio, spostiamo la stella di Natale in un vaso più grande, scegliamo un buon terriccio che sia particolarmente leggero e drenante (anche un terriccio per piante grasse).

Potare le stelle di Natale

Quando la nostra stella di Natale perde le foglie (spesso in febbraio) è il momento giusto per una potatura. Si tratta di un lavoro molto semplice: dobbiamo ridurre decisamente la lunghezza dei rami che si sono spogliati, con tagli a tornare indietro.

Problemi alle foglie (e soluzioni)

Osservando le foglie possiamo notare uno stato di sofferenza della pianta:

  • Le foglie ingialliscono: può essere un problema climatico (troppo caldo), luce insufficiente, un eccesso di umidità oppure un problema di acari (ragnetto rosso). Consiglio di controllare nell’ordine questi fattori.
  • Le foglie cadono: può essere uno shock termico (sbalzo caldo-freddo), temperature troppo basse, marciume radicale (troppa acqua).
  • Le foglie restano verdi e non si verifica la fioritura: mancano le giuste condizioni di luce, che abbiamo visto in precedenza.

Le stelle di Natale sono tossiche per cani e gatti

La linfa contenuta nelle foglie delle stelle di Natale è tossica per cani e gatti, se la pianta viene ingerita può portare irritazioni, congiuntivite e nausea agli animali domestici.

Non bisogna creare inutile allarmismo: non è affatto detto che l’animale manifesti interesse per questa pianta. Meglio comunque evitare di mettere stelle di Natale in prossimità degli angoli frequentati dai nostri animali da compagnia.

Tra le piante natalizie anche il vischio è velenoso per cani e gatti.

Le stelle di Natale non sono un regalo green

Quando regaliamo una pianta pensiamo di fare un regalo in armonia con la natura. In realtà regalare stelle di Natale non è certo un’idea ecosostenibile.

Si tratta di una pianta originaria del messico: per averla in Italia in periodo Natalizio viene fatta crescere in serre riscaldate, con un enorme dispendio energetico.

Al costo energetico per la temperatura, si aggiunge quello per la luce.

La stella di Natale infatti fiorisce quando le ore di luce sono ridotte. Nei vivai vengono tenute inizialmente con un’esposizione di luce prolungata (anche 12 ore al giorno) per rallentare la fioritura, in modo da concentrarla tra novembre e dicembre, presentando sul mercato piante splendide fioriture rosse.

Infine come molte altre piante non adatte al loro clima le stelle di Natale sono delicate, facilmente soggette a problemi. Per questo coltivandole in serra vengono spesso fatti trattamenti pesticidi.

La “fioritura”, ovvero il rosso che rende carattistica questa pianta, si ottiene grazie alla luce. Per ritardare la fioritura è necessaria una forte esposizione (anche 12 ore al giorno).

Se vogliamo regalare una pianta per Natale esistono molte alternative interessanti e adatte al nostro clima, che sono più ecologiche e anche decisamente meno banali.

Articolo di Matteo Cereda

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