Camelia: cure necessarie e caratteristiche della pianta

Tra i fiori più belli per il giardino spicca la camelia, una pianta resistente al freddo che fa fiori splendidi.

La camelia è una pianta da fiore amata in tutto il mondo, per la bellezza e il fascino dei suoi fiori.

Viene coltivata a scopo ornamentale: si tratta di un arbusto fiorito che offre fioriture vistose e abbondanti.

Con le giuste cure si può tenere sia in giardino, piantata direttamente in terra che in vaso. Scopriamo come fare a coltivare camelie.

camelia

Esigenze della pianta

Con il nome camelia non indichiamo in realtà una singola pianta, ma un’intera famiglia: il genere Camellia è appartenente alla famiglia delle Theaceae, e comprende oltre 250 specie, spontanee e coltivate.

Sono piante originarie del Giappone e della Cina, dove crescono come arbusti legnosi e superano anche i 10 metri di altezza. Da vari secoli, la camelia è diffusa anche in Europa. Le specie più conosciute sono la camelia sinensis (camelia da tè) e la camelia japonica, molto utilizzata come ornamentale.

Terreno adatto

La camelia è una pianta acidofila, come l’ortensia e il rododendro, per cui predilige terreni con ph acido o sub-acido. Prima della messa a dimora della pianta è necessario verificare il livello di acidità del suolo.

Se il ph è neutro, bisognerà correggerlo con torba, aghi di pino e cocimazione specifica.

Inoltre il suolo deve essere sciolto e ben drenante, poiché la pianta non sopporta i ristagni idrici.

Esposizione al sole

L’esposizione ideale per la camelia è a mezz’ombra. La pianta necessita di tanta luce ma non tollera le troppe ore di sole.

Diciamo che la luce del sole favorisce la fioritura, ma nei mesi estivi diventa un problema. In estate, le ore centrali della giornata possono danneggiare le foglie e provocarne la caduta.

Se non si dispone di zone d’ombre nel giardino, potrebbe essere necessario usare delle reti ombreggianti. La pianta, in ogni caso, va posizionata in un luogo riparato per proteggerla dal vento, che potrebbe danneggiare la fioritura.

Caratteristiche della pianta

La pianta di camelia è composta da un fusto principale, da cui partono diverse ramificazioni, hanno una corteccia liscia e di colore grigio, con i rami più giovani che tendono al rossastro brillante.

Le foglie hanno una forma variabile, dall’ovale al lanceolato fino all’ellittico, sono lunghe da 4,4 a 11,5 cm e larghe da 1.8 cm a 3.9 cm, di colore verde scuro lucido.

I fiori della camelia si sviluppano all’estremità dei rami laterali e possono raggiungere dimensioni che variano da 7 a 14 centimetri.

La fioritura della camelia

fiore di camelia

I fiori di camelia possono presentarsi in diverse forme, tra cui: semplici, doppi, semidoppi, ad anemone o a begonia, ciascuno con una struttura e un aspetto distintivo, che ne fa apprezzare la bellezza e la versatilità nei contesti botanici e di giardinaggio.

La loro gamma di colori spazia in base alla varietà coltivata: dal bianco al rosa, al rosso, fino al porpora, offrendo tantissime sfumature.

Periodo di fioritura e varietà

La camelia ha periodi di fioritura diversi in base alla varietà coltivata, di seguito le più diffuse:

  • Camellia Japonica: fiorisce dal mese di febbraio fino maggio.
  • Camellia Sasanqua: fiorisce da novembre a marzo.
  • Camellia Reticulata: fiorisce da gennaio a maggio.
  • Camellia Sinensis: fioresce da ottobre a marzo.

La camelia è interessante quindi anche perché è un fiore che rallegra anche periodi freddi, a seconda della specie possiamo avere fioriture atunnali, invernali o primaverili.

Quando si pianta

La camelia è una pianta perenne, in pane di terra si può teoricamente trasferire in ogni momento, ma bisogna evitare sia l’inverno che l’estate, quando il clima è troppo estremo.

I momenti migliori per piantare sono la primavera (tra marzo e inizio maggio) e l’autunno (tra settembre e inizio novembre).

Lo stesso periodo è indicato per operazioni di rinvaso, quando la pianta cresce e richiede un vaso più ampio e un nuovo terriccio.

Cure di coltivazione

Conoscendo le esigenze colturali corrette, la camelia non è difficile da coltivare.

Questa pianta ama stare all’aperto, quindi, in ogni caso, deve essere collocata in un posto dove è garantito il passaggio d’aria e un buon livello di umidità.

cespuglio fiorito di camelie

Quanto irrigare le camelie

Durante la primavera la pianta va annaffiata quanto basta per mantenere umido il terreno, evitando i ristagni.

Sporadicamente possiamo fare delle annaffiature fogliari per pulire le foglie, evitando le ore più calde del giorno che potrebbero causare bruciature.

In autunno e inverno invece non serve bagnare spesso, a volte le piogge sono sufficienti.

Per regolarsi si osserva il suolo: bisogna dare il tempo al terreno di asciugarsi tra un’irrigazione  e l’altra.

Come concimare le camelie

La concimazione della camelia deve tenere conto che si tratta di una pianta acidofila. Deve essere concimata quindi usando concimi specifici. Ci comportiamo come spiegato per la concimazione delle ortensie.

La prima concimazione è quella di fondo, che si fa al momento dell’impianto. Prima di mettere nel terreno una camelia distribuiamo ammendanti (humus di lombrico e lupini macinati, ad esempio).

Bisogna concimare almeno una volta all’anno.

La frequenza dipende dal tipo di concime: per la camelia in piena terra va benissimo usare un prodotto granulare (come questo), da impiegare due o tre volte all’anno perché è a rilascio graduale, cominciando dall’inizio della primavera e terminando in autunno.

Se scegliamo un concime liquido (come questo) è bene avere maggior costanza, perché ha effetto immediato. Bisogna quindi fertilizzare una volta al mese circa, esclusi i mesi freddi, tra novembre e febbraio. Questa scelta è più indicata per la camelia in vaso.

La potatura delle camelie

La camelia tende a crescere in modo disordinato, per cui le potature servono a far in modo che aria e luce circolino in tutte le parti della pianta.

Dopo la fioritura, si procede a tagliare i rami secchi o storti e si esegue la cimatura degli apici vegetativi.

Evitare le malattie della camelia

La pianta di camelia può essere colpita da funghi patogeni tra cui il Cibornia Camelliae, che può provocare appassimento e caduta precoce dei fiori. È possibile notare la malattia per via degli aloni grigi presenti al centro dei fiori già aperti.

Quando cadono, il fungo produce degli sclerozi che restanodormienti sul terreno. Un primo modo di evitare la malattia è quella di eliminare da terra tutti i fiori colpiti dal fungo. Se il patogeno è troppo virulento, bisogna fare lavaggi serali a base di acqua e 10 g di bicarbonato di sodio.

Difesa dagli insetti parassiti

La camelia può venire minacciata dai parassiti, in particolare, dalle cocciniglie che attaccano le foglie e ne provocano il deperimento.

Se si nota la presenza di questo parassita, bisogna intervenire in inverno con olio di soia (alternativa ecologica al meno ecosostenibile olio bianco minerale.

Camelia in vaso

La camelia in vaso va posizionata sul balcone in una posizione di penombra, almeno in periodo estivo. Avendo premura di evitare che la pianta venga raggiunta dai raggi solari nelle ore più calde della giornata.

Si tratta di una pianta che cresce fino a raggiungere una discreta dimensione, quindi andrà poi a richiedere un certo spazio sul balcone.

Per coltivare la camelia in vaso è necessario utilizzare un terriccio specifico per piante acidofile. Le dimensioni del vaso dipendono da quelle di partenza della pianta.

In generale si inizia con un contenitore di plastica piccolo, per poi fare il travaso in un vaso dal diametro di 24 cm. Il rinvaso va fatto circa ogni tre anni.

Il sottovaso va svuotato spesso per evitare ristagni acquosi responsabili del marciume radicale.

Durante la stagione calda bisogna irrigare con maggiore frequenza ma con minor quantità, il terreno va mantenuto sempre umido, ma non fradicio. Può essere utile toccarlo con le dita e valutare se aspettare per l’irrigazione successiva. Il sottovaso va svuotato spesso per evitare ristagni acquosi responsabili del marciume radicale.

Articolo di Adele Guariglia

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