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Cosa fare a maggio in giardino
Maggio, un periodo di intensa attività metabolica in cui può accadere che le piante rampicanti sviluppino una vegetazione particolarmente rigogliosa: se la pianta tende ad accrescersi in modo disordinato o ad occupare spazi di non sua pertinenza, è bene potarla con interventi anche piuttosto drastici. Piante come ad esempio l’edera, la buganvillea, il ficus rampicante e il gelsomino devono essere potate eliminando i fusti più vecchi, esili e dalla crescita contorta, mantenendo solo quelli vigorosi e giovani che vanno legati accuratamente ai supporti (graticciati, pali, reti metalliche…) disponendoli in modo da riempire tutti gli spazi vuoti.
Cosa trapiantare in giardino
A maggio è ancora possibile trapiantare in giardino le specie arboree ed arbustive coltivate in vaso, siano esse cresciute da noi oppure acquistate presso vivai e garden center. Per un corretto trapianto è necessario scavare una buca commisurata alle dimensioni del panetto di terra che contiene le radici; sul fondo va disposto del letame maturo e al di sopra di esso uno strato misto di terriccio di lombrico e torba. È molto importante che le radici della pianta non siano a contatto diretto con il letame. Dopo aver collocato la pianta nella buca ed averla sistemata in posizione verticale, si deve utilizzare il terreno di riporto per sigillare e pareggiare il terreno. Dopo averlo compattato bene per eliminare gli spazi vuoti e favorire il contatto delle radici con il substrato è indispensabile fornire alla pianta una buona irrigazione possibilmente addizionata di un concime liquido (contenente anche vitamine ed amminoacidi) che stimoli la crescita delle radici ed eviti la cosiddetta “crisi da trapianto” che è indice di mancato attecchimento. Nel caso di rododendri ed azalee è indispensabile utilizzare per la messa a dimora un apposito terriccio per piante acidofile.
Nel giardino è indispensabile compiere regolari operazioni di pulizia, rimuovendo le erbe infestanti e provvedendo a zappettare ed arieggiare il terreno in prossimità delle piante. In contemporanea a questa operazione si deve fornire alle piante un concime a lenta cessione contenente macroelementi (azoto, fosforo e potassio) ed altri meso- e microelementi quali calcio, magnesio, zolfo, boro, manganese, rame, zinco, molibdeno, cobalto e ferro.
Semina di fiori
In maggio è possibile seminare in semenzaio specie fiorite come garofano, campanula, asparago plumoso, elicriso, digitale ed astro, mentre in piena terra deve avvenire la semina di papavero, convolvolo, primula, amaranto, clarkia, petunia, iberis, fiordaliso, portulaca, crisantemo, pisello odoroso, godezia ed aquilegia.
Per quanto riguarda le piante bulbose, entro la metà di maggio si è ancora in tempo per mettere a dimora quelle specie che presentano fioriture in estate-eutunno come ad esempio giglio, gladiolo, amarillys, calla, ranuncolo, fresia, dalia, begonia, peonia, trillium ed anemone coronaria. In questo modo sarà garantita una fioritura continua durante tutta la bella stagione; in maggio infatti sono in fiore (o stanno terminando questa fase) altre bulbose messe a dimora nei mesi precedenti come crocus, narcisi, giacinti, iris, muscari e tulipani. Terminata la loro fioritura, quando le foglie di queste bulbose iniziano ad ingiallire, è giunto il momento di dissotterrare i bulbi mediante l’utilizzo di appositi attrezzi.
Questi vanno ben ripuliti dai residui vegetativi ormai deteriorati e dal terreno; in caso di marciumi o segni di malattie, i bulbi devono essere scartati. Quelli sani invece vanno collocati in cassette di legno riempite con segatura, truciolato di legno o sabbia, dove progressivamente si asciugheranno. È importante che il locale dove si conservano i bulbi sia fresco e ventilato, per evitare marciumi o deterioramenti: sino ad ottobre i bulbi attenderanno di essere trapiantati nuovamente nel terreno.
Prato
Infine, in maggio ci si può dedicare alla cura ed alla manutenzione del proprio prato mediante la semina di specie erbacee come trifoglio, loietto, agrostide oppure miscugli vari di semenze. Per la scelta della specie più adatta è indispensabile riferirsi alle condizioni climatiche e del terreno, alla possibilità o meno di innaffiare automaticamente il prato e alla presenza di eventuali zone di ombra o fenomeni di calpestio frequente.
Lavori di Maggio nell’orto
Il mese di maggio è senz’altro molto pieno anche per gli appassionati di orticoltura. In questo periodo è infatti necessario occuparsi di molte attività di supporto per la corretta crescita delle specie orticole, che vivono un momento estremamente rigoglioso.
Innanzitutto, in maggio si devono completare semine e trapianti all’aperto di quegli ortaggi tipici della piena estate come ad esempio pomodoro, zucchino, bieta, melanzana, cetriolo, peperone, fagiolo, basilico, peperoncino, carota, zucca, fagiolino, prezzemolo, rucola, valeriana, scarola, lattuga, radicchio, spinacio, ma anche melone ed anguria.
Approfondimento utile: cosa coltivare a maggio nell’orto
Alcune di queste specie che presentano una crescita rampicante o necessitano di un sostegno vanno accuratamente fissate a supporti come paletti, asticelle o appositi graticciati.
Le aiole dove sono coltivate le verdure vanno periodicamente ripulite dalle erbacce infestanti, anch’esse particolarmente rigogliose in questo periodo ed in grado di soffocare letteralmente le specie orticole. Questa operazione di pulizia deve essere compiuta zappettando il terreno ed estirpando a mano le infestanti cercando di non danneggiare le radici degli ortaggi. Un metodo molto pratico per evitare di faticare con queste pulizie è quello di collocare sul terreno una copertura (pacciamatura) che impedisce l’attecchimento delle erbacce, costituita da paglia, fieno o altro materiale organico; in alternativa si possono utilizzare appositi teli di tessuto non tessuto.
Lavori in serra
Chi possiede serre o in tunnel deve lasciarli completamente aperti, sia di giorno che di notte, oppure – se possibile – si possono arrotolare o rimuovere completamente i teli di protezione. In maggio infatti le temperature all’interno di queste strutture possono essere ampiamente superiori ai 40°C, con un rischio molto grave di danni da eccesso di calore.
In maggio le irrigazioni devono essere frequenti ma non eccessive, al fine di evitare il ristagno idrico e la possibile insorgenza di marciumi radicali e lo sviluppo di patogeni di natura fungina. L’acqua impiegata dovrebbe essere a temperatura ambiente, o comunque non inferiore ai 20-22°C per evitare il rischio di shock termici per le piante.
Concimazioni
Le concimazioni per le specie orticole dovrebbero essere piuttosto parche, ed effettuate preferibilmente con concimi a lenta cessione; il concime migliore in questo caso è probabilmente quello liquido, da fornire con l’irrigazione. Se si decide di utilizzare un prodotto in forma granulare, questo va interrato con una zappettatura superficiale del terreno evitando accuratamente il contatto con le parti vegetative delle piante. In alternativa a questi formulati chimici si può utilizzare anche del letame maturo o del compost.
Lavori di Maggio nel frutteto
Durante il mese di maggio, soprattutto nelle aree dell’Italia meridionale, ma più o meno ovunque quando si verificano giornate calde e terse, nel frutteto diventa indispensabile irrigare le piante presenti nel frutteto ed in particolar modo quelle messe a dimora recentemente, che ancora non possiedono un apparato radicale ben sviluppato in grado di penetrare in profondità nel terreno.
In seguito alle fioriture dei periodi precedenti, alcune piante come ad esempio melo, pero, albicocco, pesco, kiwi e susino presentano già piccoli frutti in via di formazione che vanno diradati. Con questa operazione si elimina parte dei frutti presenti sui rami, permettendo così alla pianta di “concentrare” le proprie energie nell’ingrossamento e nella maturazione di un minor numero di frutti. Indispensabile, dunque, è anche la concimazione per queste piante che deve essere effettuata somministrando un fertilizzante contenente adeguate quantità di azoto, fosforo e potassio.
Trattamenti
In maggio è possibile che le condizioni alternativamente caldo-umide dovute al susseguirsi di piogge e schiarite causino l’insorgenza di malattie fungine. Interventi fitosanitari tempestivi devono essere effettuati qualora si notino sulle piante da frutto i primi sintomi di ticchiolatura, peronospora, ruggine, alternariosi, oidio o qualsiasi altra patologia. È preferibile effettuare trattamenti preventivi con insetticidi ad ampio spettro attivi contro afidi, carpocapsa, nottua, mosca della frutta e cocciniglie.
Innesti
In questo periodo è possibile effettuare gli innesti a corona per il melo o ed il pero, prestando particolare attenzione alla chiusura delle cicatrici (si possono utilizzare specifici mastici ad azione cicatrizzante, antimicotica e antibatterica) ed eliminando tutti quei germogli che si sviluppano al di sotto del punto di innesto. In caso di vegetazione particolarmente rigogliosa è bene potare i getti delle piante da frutto che si dipartono dal tronco, per evitare che la pianta disperda inutilmente energie per il loro accrescimento.
Verso la fine del mese di maggio iniziano a maturare le varietà più precoci di ciliegie, amarene ed albicocche, quindi se ne può iniziare la raccolta.
Lavori di Maggio sulle piante da appartamento
Con l’arrivo della piena primavera, la maggior parte delle piante di appartamento presenta una crescita rigogliosa e molte di esse sono anche in fase di fioritura. I vasi possono essere spostati all’esterno sia permanentemente che durante le ore meno calde della giornata, permettendo così a queste piante di godere della luce solare dopo mesi di illuminazione artificiale. È bene che questo spostamento verso l’esterno avvenga progressivamente e senza mai esporre le piante alla luce diretta del sole; sono necessarie frequenti irrigazioni che però non devono mai causare il ristagno nei sottovasi. Nell’acqua delle annaffiature è possibile sciogliere del concime liquido specifico per piante fiorite o piante di appartamento che sia in grado di supportarne la crescita.
Qualora le giornate fossero particolarmente calde, è opportuno effettuare nebulizzazioni sulle foglie delle piante da appartamento. Si consiglia l’utilizzo di acqua distillata per evitare la formazione di antiestetiche incrostazioni sulle foglie dovute all’accumulo dei sali disciolti. Qualora sulle foglie fossero presenti patine opache, la loro rimozione può essere effettuata con specifici prodotti lucidanti; questa operazione non è solo dettata da canoni estetici, ma permette alla foglia di “respirare” meglio facilitandone gli scambi gassosi con l’atmosfera.
Se necessario, in maggio si può effettuare il rinvaso delle piante per le quali il contenitore è ormai diventato stretto: il nuovo vaso, ovviamente di dimensioni maggiori rispetto al precedente, deve essere prima lavato con acqua e candeggina ed eventualmente trattato a scopi preventivi con un prodotto antimicotico.
In questo periodo di vivace crescita si possono prelevare le talee o provvedere alla moltiplicazione per divisione di numerose piante da appartamento. Per la loro radicazione deve essere impiegato uno specifico terreno, eventualmente arricchito con ormoni radicanti, e può anche essere necessario un periodo preventivo di immersione nell’acqua.
Bonsai
Nel mese di maggio i bonsai da appartamento possono essere trasferiti all’esterno, avendo cura di collocare specialmente i faggi e gli aceri in una posizione di mezz’ombra. Date le condizioni più calde ed arieggiate, le irrigazioni per i bonsai dovranno essere aumentate in frequenza ma effettuate evitando le ore più calde della giornata; ideale è innaffiare le piante la mattina presto o, ancor meglio, nel tardo pomeriggio. La concimazione dei bonsai deve essere regolare ed effettuata con prodotti specifici, ma va evitata nel modo più assoluto per le piante con frutti; in questo caso è necessario attenderne la caduta. Le potature e le pinzature per i bonsai saranno indispensabili in questo mese, date la quantità e la velocità di sviluppo dei nuovi germogli.
Sia per i bonsai che per le piante di appartamento, maggio è un mese nel quale i parassiti possono essere particolarmente attivi. Per questo è necessario effettuare trattamenti ogni due o tre settimane con specifici prodotti fungicidi ed insetticidi ad ampio spettro.