Primule: coltivazione e cura

Le primule sono piante allegre e colorate , ideali per decorare balconi, aiuole, giardini e interni. Disponibili in numerose varietà, prevalentemente ibridi selezionati, offrono una vasta gamma di colori e forme.

Vediamo quali sono le caratteristiche delle primule e alcuni consigli utili per coltivarle e curarle nel miglior modo.

Origini botaniche

Le primule sono piante erbacee appartenenti al genere Primula, che fa parte della famiglia delle Primulaceae.

Primule: coltivazione e cura

Queste piante sono originarie di diverse zone dell’emisfero settentrionale, ma anche di Asia, Africa, Oceania ed America meridionale. In natura si conoscono circa 500 specie diverse.

Il termine primula deriva dal diminutivo del termine latino primus, che significa (dal punto di vista cronologico) “primo” e che è una chiara indicazione del periodo dell’anno in cui compaiono alcune di queste specie fiorite.

Le primule sono, intatti, fra i primi fiori di marzo che è possibile vedere sbocciare subito dopo la fine dell’inverno, a primavera ancora precoce.

Caratteristiche delle Primule

Le primule sono piante perenni di dimensioni variabili, che crescono talvolta adagiate sul terreno; altre specie presentano invece un portamento eretto, formano steli dritti e possono raggiungere i 30-40 centimetri di altezza.

I fiori di primula possono essere di moltissime diverse tonalità: giallo chiaro, rosso, viola, rosa, bianco, e molte altre ancora, sia portati su lunghi gambi che disposti in capolini, ombrelle o grappoli.

Specie più diffuse

Esistono molte specie di primula, tra le più diffuse c’è la Primula vulgaris, che cresce fino a 1.500 metri senza fusto e produce fiori gialli direttamente nel terreno.

C’è poi la Primula Veris, presente sulle Alpi e gli Appennini, che ha un portamento eretto e fiorisce da aprile a giugno, e la Primula farinosa, con fiori lilla-viola, e fioritura lunga, fino a luglio.

Alcune primule sono state selezionate a partire dalle specie diffuse in natura, ed esiste in commercio una grande varietà di cultivar e ibridi che derivano da queste specie selvatiche.

Fra le primule che vengono coltivate a scopi ornamentali in giardini e terrazzi le più importanti sono:

  • Primula obconica: originaria della Cina, con infiorescenze a grappolo colorate e steli alti fino 30-40 centimetri.
  • Primula pulverulenta: ricoperta da peluria biancastra e fiori rosso porpora.
  • Primula sinensis: fiori bianchi, rosa o violetto-lilla.
  • Primula denticulata: fiori violetti a globo.
  • Primula malacoides: steli con piccoli fiorellini colorati.
  • Primula x kewensis: ibrido con infiorescenze gialle globose.
  • Primula japonica: steli alti con fiori variopinti in grappoli.
  • Ibridi Polyanthus: derivano dalla Primula vulgaris, con infiorescenze ad ombrella di svariati colori.

Quando fiorisce la primula?

La primula fiorisce da gennaio fino a maggio, anche se non è così raro che presenti fiori durante altri periodi dell’anno, soprattutto se coltivata in vaso.

Molto dipende dal luogo in cui viene tenuta, perché la primula necessità di un buon quantitativo di luce per fiorire e, di conseguenza, è influenzata dalle temperature.

Se la pianta si trova in un luogo molto ombreggiato, dove il sole è assente, difficilmente fiorirà, ed avrà solo delle foglie verdi.

I colori dei fiori della primula possono essere tantissimi: giallo, viola, bianco, azzurro, rosso, lilla

I colori della primula possono essere tantissimi, si parte dall’azzurro elettrico e si arriva a un giallo limone molto tenue e delicato.

Essendo una pianta ornamentale molto spesso viene coltivata in un vaso per poterla esibire sul balcone o in casa.

Come piantare la primula

Per le primule che vengono fatte crescere in vaso si suggerisce di rinvasarle ogni due anni, provvedendo ogni volta a rimpiazzare il vecchio vaso con uno di dimensioni maggiori. La semina delle primule può avvenire in qualsiasi momento dell’anno, mantenendo i germogli a temperature di almeno 15°C.

Trattandosi di piante resistenti al freddo, le primule possono essere piantate all’aperto anche nella stagione autunnale inoltrata o alla fine dell’inverno, preferibilmente proteggendole con un po’ di paglia o di foglie secche.

Coltivazione e cura delle primule

La primula è una pianta abbastanza semplice da coltivare, se si osservano alcune regole fondamentali soprattutto legate all’esposizione, alle temperature ed alle innaffiature.

Esposizione e ventilazione

In genere le primule prediligono zone non troppo illuminate o in mezz’ombra; ottimi sono quei luoghi dove le piante ricevono il sole esclusivamente durante le ore del mattino o della sera.

Le primule delle varietà più selezionate non sopportano le correnti d’aria e i luoghi eccessivamente ventosi, perciò devono essere collocate in zone riparate.

Temperature

Molte primule provengono da zone montane e submontane, perciò le basse temperature non rappresentano un problema per queste piante.

Anzi, il loro vero nemico è il caldo: le primule vanno tenute ben lontane da qualsiasi fonte di calore, e fatte crescere se possibile all’aperto soprattutto nel caso delle varietà più “selvatiche”.

Annaffiature

Le primule amano l’umidità, perciò bisogna innaffiare ogni qualvolta il terreno appare in via di disseccamento.

Attenzione, però, all’irrigazione eccessiva ed ai ristagni idrici, particolarmente dannosi perché possono causare asfissia e marciumi dell’apparato radicale.

Terreno

Per le primule si può utilizzare un buon terriccio per piante universale, addizionandolo di una miscela di torba di sfagno, sabbia (per evitare i ristagni idrici) e una sufficiente quantità di elementi nutritivi. Le primule infatti prediligono terreni fertili e ricchi in sostanza organica ed humus.

Concimazione

La concimazione delle primule può avvenire una volta ogni due o tre settimane o anche più di rado a seconda del vigore delle piante.

Si consiglia di utilizzare un concime organico formulato per appositamente piante fiorite, in grado di apportare le giuste quantità di azoto, fosforo, potassio e di microelementi (ferro, magnesio, calcio, zinco, boro, rame…) indispensabili per supportare la crescita e la fioritura. Attenzione alle quantità, se eccessive possono bruciare la pianta.

La concimazione va fatta subito dopo il trapianto nel terreno al rinvaso.

Potatura

Si procede con la rimozione delle foglie ingiallite e dei fiori appassiti, in modo da consentire il prolungamento del periodo di fioritura.

Le piante di primula che raggiungono dimensioni molto grandi, devono essere divise, durante la primavera, in modo da ottenere due piante “figlie” da far crescere separatamente.

Parassiti e malattie

Le primule sono spesso vulnerabili agli attacchi degli afidi, insetti che danneggiano le piante succhiandone la linfa provocando l’accartocciamento e l’ingiallimento delle foglie.

Questo rende la pianta più suscettibile a malattie fungine come la fumaggine. Per combattere gli afidi bisogna intervenire con lavaggi e l’uso di insetticidi specifici.  

Un altro nemico delle primule è il ragnetto rosso, che succhia la linfa delle piante, debilitandole e determinandone il progressivo avvizzimento.

Va combattuto con prodotti acaricidi specifici, mentre la prevenzione si attua mantenendo sempre un certo grado di umidità attorno alla pianta (es. frequenti irrigazioni, posizionamento di ciottoli bagnati al di sotto del vaso).

Infine, la muffa grigia, causata da Botrytis cinerea, è una delle malattie fungine più diffuse e si manifesta con una patina grigia e polverulenta su foglie e fusti.

Si previene evitando l’eccessiva umidità ambientale, e deve essere combattuta eliminando le parti marcescenti della pianta e trattandole con un apposito prodotto anticrittogamico.

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