Le rose sono fiori senza tempo, dalla bellezza delicata ed elegante e perfette per portare un tocco di romanticismo non solo in giardino ma anche in terrazzo. Le rose, infatti, possono essere coltivate anche sul balcone di casa e non avete necessariamente bisogno di un roseto per ammirarne la bellezza.
Molti accorgimenti per la cura delle rose sono generali e valgono i consigli che trovate per le rose coltivate in giardino. Ci sono però una serie di indicazioni specifiche per le rose in vaso.
Potete coltivare le rose a casa solo se avete un balcone ben soleggiato perché questi fiori hanno bisogno della luce del sole. Se il vostro balcone è poco esposto al sole oppure è esposto a nord, allora è bene sapere che coltivare le rose non sarà una buona idea. I fiori soffriranno inevitabilmente e voi vi ritroverete con molte probabilità ad aver sprecato tempo e denaro.
Per coltivare rose in vaso avrete bisogno di una varietà a piccolo o a medio sviluppo, che meglio si adatta alla crescita all’interno del vaso. Ma vediamo tutto quello che è necessario conoscere per dedicarsi alla coltivazione delle rose in vaso, direttamente sul balcone di casa.
Contenuti della guida:
Le specie più adatte alla coltivazione in vaso
Prima di cominciare, però, facciamo una piccola, doverosa premessa. Le rose non amano molto la coltivazione in vaso. Parliamo di piante che hanno lunghe radici che hanno bisogno di grandi spazi all’interno della terra per svilupparsi secondo natura. Questo significa che il luogo ideale per far crescere una bella pianta di rose è il giardino, ma questa condizione si scontra subito con il fatto che non tutti abbiamo la fortuna di possedere un giardino.
E allora viene in nostro soccorso la coltivazione in vaso, quella che viene praticata anche da chi, non avendo un orto decide di coltivare le proprie verdure sul balcone. Niente è impossibile, ovviamente, e quello che conta è mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari per favorire una corretta crescita della pianta anche in vaso senza metterla mai in una condizione di sofferenza. E per fare questo, bisogna partire dalla giusta varietà di rose.
Le varietà più indicate per la coltivazione in vaso, dicevamo, sono quelle a piccolo o a medio sviluppo. Una valida opzione potrebbe essere la rosa Lupo, la rosa Nozomi oppure la varietà Sonnenroeschen: tutte e tre sono varietà di rose che fioriscono a partire dalla primavera fino all’autunno, quindi da maggio ai mesi di ottobre-novembre.
Trapianto e rinvaso
Quando parliamo di trapianto ci riferiamo all’atto di trapiantare una pianta per poi sistemarla a dimora direttamente in piena terra. Con il termine rinvaso, invece, intendiamo l’atto di trasferire una pianta da un vaso all’altro. In botanica, tutte e due le operazioni possono essere definite con il termine“trapianto”. Il rinvaso, del resto, è una forma di trapianto che si pratica proprio quando le piante sono coltivate in vaso.
Nel nostro caso, per trapiantare o rinvasare rose non c’è un periodo migliore di un altro. In genere è sconsigliato procedere con un trapianto o con un rinvaso quando fa troppo freddo o quando fa troppo caldo. Detto questo, non c’è un periodo ideale, anche se forse il momento migliore per il trapianto o il rinvaso è quello compreso tra la primavera e l’autunno. Per la messa a dimora nel vaso, è meglio utilizzare del terriccio che sia fertile e leggero, con un’aggiunta di concime specifico.
La cura delle rose in vaso
Per coltivare fiori sani, forti e dalla bella fioritura il consiglio è quello di concimare gli arbusti con un buon fertilizzante specifico per le rose (seguite sempre le indicazioni riportate sulle confezione al momento dell’aggiunta del concime). Potete aggiungere il concime a partire da marzo e continuare fino a settembre, con una pausa durante i periodi di forte caldo (in genere i mesi di luglio e di agosto).
Le rose in vaso hanno meno bisogno di operazioni di potatura, perché il contenitore limita lo sviluppo dell’apparato radicale e questo si riflette anche sulla parte aerea. Conviene comunque imparare le basi sulla potatura della rosa.
C’è poi il tema della difesa delle rose dai problemi: coltivando in vaso facciamo attenzione perché se irrighiamo troppo si possono avere facilmente problematiche di malattia.
L’irrigazione delle rose in vaso
Quando si parla di rose coltivate in vaso non si può non parlare di pacciamatura. Ma che cosa c’entra la pacciamatura con l’irrigazione delle rose? La risposta è semplice: serve a mantenere il terreno umido. Durante il mese di maggio, quando la stagione comincia a diventare calda, è bene stendere ai piedi della pianta un bello strato di pacciamatura, o anche di corteccia. Questo aiuterà non solo a tenere la terra sempre umida ma anche a limitare l’evaporazione dell’acqua che si trova all’interno del terreno.
In estate, quando il clima è decisamente caldo, dovrete ricordarvi di irrigare le vostre rose tutti i giorni, perché con le alte temperature il terreno tende a seccarsi più velocemente. In autunno, invece, sarà sufficiente irrigare le piante ogni 4 o 5 giorni. A partire dalla metà dell’autunno fino alla fine dell’inverno, periodo che viene definito ” di riposo” sarà sufficiente annaffiare la pianta ogni 15 giorni, possibilmente durante le ore più fresche della giornata.
Le cura delle rose in vaso durante l’inverno
Durante l’inverno le vostre rose in vaso avranno bisogno di qualche attenzione in più, indispensabile per preservare questo fiore tanto bello quanto delicato. Le rose vanno sempre protette dal freddo, a partire dai primi cali delle temperature, anche se le gelate non sono ancora arrivate. In questo caso, la pacciamatura deve essere sostituita con del pellet, di uno spessore di almeno 8 cm circa.
Se abitate e coltivate le vostre rose in una zone particolarmente fredda, è opportuno proteggere ulteriormente la pianta inserendo l’intero vaso dentro un sacco di juta. Questo piccolo accorgimento è opportuno non solo se vivete in una zona particolarmente fredda, ma anche se le vostre rose si trovano in una posizione che non è riparata dal freddo, dal gelo e dal vento.
La concimazione delle rose in vaso
Le rose hanno bisogno di un buon concime, che evita l’ingiallimento e la caduta delle loro foglie e mette anche al riparo l’intera pianta da scarse fioriture e dall’attacco di malattie e parassiti vari.
La concimazione delle rose in giardino è importante, ma quando parliamo di coltivare rose in vaso il tema della nutrizione diventa ancora più cruciale. Il vaso, essendo un contenitore chiuso, ha a disposizione una quantità minore di nutrienti e in più tutta la terra è racchiusa in un contenitore che tende a limitare lo sviluppo delle radici della pianta. Ma quale concime scegliere?
Per fare la scelta giusta, partite dalla sostanze di cui le rose hanno notoriamente bisogno:
- Azoto: importante per la crescita della pianta e per lo sviluppo dello stelo e delle foglie.
- Fosforo: favorisce la produzione dei fiori e la formazione dei semi. Inoltre il fosforo è molto importante per il processo di fotosintesi.
- Potassio: anche il potassio è importante per la fotosintesi, ma gioca un ruolo importante anche per rendere la pianta più resistente al freddo e alla siccità, a seconda delle stagioni.
- Ferro: se le foglie della vostra pianta sono di un verde brillante, è grazie al fosforo!
- Manganese: questa sostanza è invece molto importante per la produzione della clorofilla.
Il progetto è un po’ ambizioso, lo ammettiamo, perché le rose sono considerate uno dei fiori più delicati per eccellenza, ma se fate tutti secondo le indicazioni e il successo sarà assicurato, vedrete quante soddisfazioni!
Mi piace molto la vostra pagina, grazie x i consigli