Contenuti della guida:
Lavori di Febbraio in giardino
Nel giardino in febbraio è bene effettuare zappature e vangature che permettano di frantumare le zolle e rivoltare il terreno: in questo modo esso risulterà più soffice ed aerato. In concomitanza con queste lavorazioni è opportuno fornire al terreno una buona concimazione organica che ne migliori la fertilità. Ottimi concimi sono ad esempio lo stallatico equino o il letame maturo; in alternativa è indicato anche del concime granulare a lenta cessione, che può essere utilizzato anche per la fertilizzazione del prato.
In caso di nevicate forti è indispensabile rimuovere il manto nevoso dagli alberi, dagli arbusti e dalle siepi per evitare che il peso della coltre spezzi i rami più sottili.
Potatura
Nelle giornate meno fredde del mese di febbraio è possibile potare gli arbusti da fiore del giardino come ad esempio rosa, ortensia, glicine, azalea, forsizia, caryopteris e buddleja, ma anche le specie rampicanti e tutte le siepi del giardino. Per le rose, in particolare, si consiglia di lasciare almeno tre gemme su ciascun ramo. In seguito alla potatura è bene concimare il terreno attorno a queste piante arbustive. Attenzione: nonostante le temperature ancora rigide, è bene disinfettare sempre gli attrezzi utilizzati per la potatura (forbici, cesoie, seghetti…) quando si passa da una pianta all’altra, ed applicare dell’apposito mastice ad azione cicatrizzante sui tagli per evitare l’instaurarsi ed il propagarsi di malattie fungine.
Chi invece ha acquistato rose o altre piante arbustive (sia in vaso che in zolla) presso un vivaio può attendere la metà del mese di febbraio per trapiantarle in giardino. Per un trapianto ottimale è necessario scavare una buca semicircolare di circa 50 centimetri di diametro e una sessantina di profondità, spargendo sul fondo del letame maturo e ricoprendolo con uno strato di terriccio di lombrico o torba. È molto importante, a tal proposito, che le radici non siano a diretto contatto con il letame. Dopodiché è sufficiente collocare in posizione verticale la pianta nella buca, riempire con il terreno di riporto e pressarlo bene (ma non troppo, per evitare asfissie a livello radicale).
In questo periodo è opportuno eliminare le fronde degli alberi danneggiate, secche o eccessivamente cresciute: questa pulizia della chioma stimolerà, in primavera, la produzione di nuovi germogli.
Messa a dimora
Febbraio è anche un mese adatto per la messa a dimora all’aperto dei bulbi di gladioli e tulipani, ma anche per la piantumazione di primule, pratoline e piselli odorosi. Per chi invece possiede una serra riscaldata o dei letti caldi, questo periodo è indicato per la semina di piante erbacee fiorite come geranio, digitale, portulaca, statice, verbena, bocca di leone, zinnia, petunia, tagete, nasturzio, garofano, amaranto, dalia, mesembriantemo, gaillardia, cosmea, agerato, impatiens e calendula. Si consiglia di utilizzare un terriccio specifico per le piante da fiore, e di annaffiare regolarmente per stimolare la germinazione dei semi. Piante fiorite resistenti al freddo come ad esempio viola del pensiero, papavero, iberide perenne, ciclamino, fiordaliso, primula, speronella ed erica possono essere tranquillamente seminate all’esterno.
Le piante da vaso presenti il giardino, se questa operazione è necessaria, devono essere tassativamente rinvasate prima della ripresa vegetativa. Il mese di febbraio, pertanto, è uno degli ultimi periodi nel quale si può effettuare il rinvaso.
Lavori di Febbraio nell’orto
Nel mese di febbraio è possibile, sempre se le condizioni climatiche lo permettono, iniziare la semina delle verdure nell’orto. Ma, prima di dedicarsi alle sementi, è necessario preparare il terreno con una vangatura profonda e un’adeguata concimazione. Gli ortaggi che si possono iniziare a seminare in serra o sotto tunnel sono ad esempio lattuga, rucola, ravanelli, spinaci, valeriana, melanzane, fave, prezzemolo, porri, basilico, peperoni, sedano, bietole, carote e zucchini. Febbraio è un buon periodo anche per la semina di piante di melone e di anguria. Cipolla piselli, fave, cicoria, prezzemolo e barbabietola da zucchero si possono invece seminare in piena terra. Se il terreno non è troppo intriso di acqua, a febbraio si possono seminare nell’orto anche le fragole.
Chi possiede nel proprio orto serre, tunnel o altri ripari invernali deve effettuare periodici ricambi d’aria al fine di eliminare l’eccesso di umidità interna ed abbassarne la temperatura. Anche se in febbraio spesso fa ancora piuttosto freddo, all’interno di una serra nelle giornate soleggiate le temperature possono abbondantemente superare i 35-40°C! Queste temperature, oltre ad essere particolarmente dannose per le piante, favoriscono lo sviluppo di muffe e funghi.
Lavori di Febbraio nel frutteto
Febbraio è un buon mese per eseguire lavori di potatura sugli alberi del frutteto come ad esempio il melo e il pero, ma anche di specie arbustive come rovo, lampone, ribes ed uva spina. Se il freddo è particolarmente intenso, però, è bene attendere almeno la fine del mese o l’arrivo di marzo: le piante da frutto potate sono infatti particolarmente sensibili alle gelate. In seguito alla potatura, una buona concimazione organica con letame maturo o stallatico assicurerà alle piante da frutto, al momento della ripresa vegetativa, la giusta disponibilità di elementi nutritivi. Per concludere, un trattamento con prodotti antifungini è indispensabile su piante come susini, peschi, albicocchi e ciliegi.
In febbraio è possibile inoltre mettere a dimora nuove piante di melo, pero, albicocco e ciliegio, mentre per i più esperti questo è il periodo ideale per gli innesti di piante da frutto come susino, ciliegio e prunus. A queste operazioni va sempre fatta seguire un’adeguata concimazione.
Lavori di Febbraio sulle piante da appartamento
Nei mesi invernali le piante da appartamento si trovano in uno stadio poco attivo a causa della riduzione delle ore di luce, pertanto è necessario innaffiarle solo saltuariamente evitando le irrigazioni eccessive che possono causare ristagni idrici e, nei casi più gravi, marciumi radicali. In febbraio, uno dei mesi più freddi dell’anno, spesso il riscaldamento di casa è sempre acceso e questo causa la tipica secchezza dell’aria.
Non sono solo gli esseri umani a soffrirne, ma anche le piante di casa: per arginare i danni da disseccamento è necessario aumentare il tasso di umidità dell’aria attraverso umidificatori o con il posizionamento di bacinelle piene d’acqua sopra ai caloriferi. Le piante inoltre andrebbero regolarmente nebulizzate per mantenere una certa umidità a livello fogliare, oppure strofinate con una pezzuola bagnata. Per queste operazioni si consiglia di utilizzare della comune acqua demineralizzata (quella del ferro da stiro), che non lasci sulla superficie delle foglie antiestetiche macchie di calcare.
Riscaldamento
Un consiglio sempre valido è quello di regolare il riscaldamento su temperature non eccessivamente alte (in genere 18°C sono più che sufficienti sia per noi che per le piante) ed allontanare i vasi dalle diverse fonti di calore come termosifoni, stufe o caminetti. Anche in febbraio le piante da appartamento necessitano di una adeguata quantità di luce e vanno perciò collocate vicino ad una finestra, evitando però gli sbalzi di temperatura improvvisi dovuti all’apertura delle finestre e quelli fra il giorno e la notte. Specie particolarmente sensibili come ad esempio i ficus possono defogliarsi improvvisamente in caso di shock termici.
È opportuno somministrare a piante da appartamento come ficus, filodendro, dracena, yucca, azalea, sansevieria, kentia, potos e dieffenbachia una buona concimazione che le prepari per la ripresa vegetativa primaverile.
Bonsai
Anche i preziosi bonsai da interno vanno collocati in un luogo ben illuminato, ma lontano dai raggi diretti del sole. Le innaffiature per queste piante saranno solo sporadiche, e si può fornire loro una concimazione di mantenimento con un apposito prodotto.
Verso la fine del mese si possono rinvasare le piante da appartamento che necessitano di più spazio. Il nuovo vaso che le ospiterà, prima di essere utilizzato, deve essere ben lavato con acqua e candeggina ed eventualmente disinfettato con un prodotto antifungino. In seguito al trapianto è indispensabile fornire al terreno una opportuna fertilizzazione.