Usare la cenere come concime

Utilizzare la cenere come concime è una pratica molto antica. Si tratta infatti di un prodotto naturale che rispetta l’ambiente e che, allo stesso tempo, apporta nutrimento al terreno grazie al potassio, al fosforo e a tanti altri preziosi elementi. Ecco allora come usare la cenere e cosa va invece evitato.

Usare la cenere come concime

Principi nutritivi della cenere come concime

Negli antichi metodi dell’agricoltura era diffusa la pratica di bruciare alcuni tratti della foresta e coltivare poi successivamente le nuove aree che erano state così fertilizzate dalle ceneri.

La cenere, infatti, è un concime naturale e il fatto che essa poi ritorni al terreno fa parte del ciclo della natura. Oltre a bruciare tronchi e rami di alberi, la cenere può essere ottenuta anche dai rami potati, dalle erbe e dalle foglie secche.

Oltre alla cenere di legna anche le zone vulcaniche beneficiano di ceneri di altro genere come fertilizzanti (le ceneri vulcaniche appunto).

Tra gli elementi nutritivi contenuti nella cenere i più importanti sono il potassio, il fosforo, il magnesio e il calcio. Certamente la quantità e qualità degli elementi nutritivi contenuti nella cenere dipendono da che cosa viene bruciato per ottenerla: età della pianta da dove è stato ricavato il legno, specie vegetale, ambiente in cui è cresciuto l’albero o la pianta che sono stati utilizzati.

Quando usare la cenere nell’orto

Prima di spargere sul terreno la cenere come concime, è inoltre molto importate prestare attenzione ad alcune avvertenze come:

  • Utilizzare solo cenere derivata dalla bruciatura di legno di cui è rintracciabile la provenienza;
  • Non utilizzare cenere derivata da bruciatura di legno che era stato verniciato, in quanto poi la cenere contiene sostanze tossiche e inquinanti;
  • Verificare scrupolosamente che assieme alla legna da ardere non siano presenti anche componenti plastiche di varia origine in quanto inquinerebbero la cenere;
  • Non utilizzare cenere di carbon fossile che può contenere nichel, piombo, cromo, alluminio;
  • Non utilizzare cenere di carbone di differente composizione (al limite solo la cenere di carbone di legna, detta carbonella, che è simile alla cenere di legna), ma è preferibile usare solo cenere di legna.

Il ciclo naturale delle ceneri

La cenere rappresenta il risultato finale di una sorta di ciclo naturale:

  • L’albero, tramite le sue radici, assorbe innanzitutto tutti i nutrimenti del terreno;
  • Tramite l’acqua, l’albero assorbe altri elementi nutritivi;
  • Tutti gli elementi assorbiti dal terreno e dall’acqua vengono accumulati nel legno del tronco e dei rami dell’albero;
  • Quando si brucia il legno il fuoco produce dei fumi attraverso cui si disperdono ossigeno, idrogeno, carbonio, azoto, zolfo e si produce la cenere;
  • La cenere ottenuta dal legno dell’albero bruciato contiene molti principi nutritivi da restituire al terreno utilizzando appunto la cenere come concime.

L’utilizzo della cenere come concime è consentito anche nell’agricoltura biologica (Reg. Cee 2092/1991) purché essa sia ricavata da legname che non sia stato trattamento in alcun modo chimicamente dopo l’abbattimento.

Cenere come concime: come si usa

La cenere può essere utilizzata come concime in vari modi come fertilizzante di base e va distribuita sul terreno prima che esso venga vangato oppure prima della semina o del trapianto. Si può distribuire attorno ad alberi o cespugli di siepi o anche attorno a cespugli, ad esempio, di rose.

Nel caso di alberi isolati, la cenere deve essere sparsa in modo uniforme su tutta la zona di terreno che è ricoperta dalla chioma dell’albero e che in genere corrisponde proprio all’area sottoterra occupata dalle radici della pianta.

Nel caso invece si vuole utilizzare la cenere come concime per fertilizzare le siepi o i cespugli, si deve distribuirla sul terreno lungo la fila della siepe partendo proprio dalla dall’area attorno alla base della pianta. In tal modo ci creerà una sorta di tappeto lungo tanto quanto il filare della siepe o degli arbusti e per una larghezza fino compresa tra 60 e 80 centimetri.

Se non viene utilizzata tutta la cenere prodotta, essa può essere conservata in alcuni contenitori in metallo al riparo da pioggia e vento.

Quantità di cenere da impiegare

Per quanto riguarda la quantità di cenere che va utilizzata, in genere deve essere usata almeno 20 chili di cenere (comunque non oltre 25 chili) ogni 100 metri quadrati di terreno da concimare: si deve considerate, inoltre, che per ottenere 25 chili di cenere è necessario bruciare più o meno 5 metri cubi di legna.

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11 Commenti

  1. Alessandro
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