Potatura degli agrumi

Arance dolci e amare, limoni, mandarini, bergamotti: questi, ma non solo, sono i principali agrumi che vengono coltivati in molte zone dell’Italia, soprattutto meridionale. Anche se si tratta di specie molto diverse tra loro, le relative operazioni di potatura presentano diversi tratti in comune e sono indispensabili affinché le piante rimangano sane e produttive nel corso degli anni.

Potatura degli agrumi

Le piante di agrumi

Il termine generico “agrumi” si riferisce a una particolare tipologia di piante in grado di produrre frutti succosi molto apprezzati sia per il consumo fresco che per le trasformazioni a livello industriale.

Le principali specie di agrumi di interesse agronomico sono rappresentate da:

  • Arancio dolce (Citrus sinensis)
  • Arancio amaro (Citrus aurantium)
  • Limone (Citrus limon)
  • Pompelmo (Citrus paradisi)
  • Mandarino (Citrus reticulata, C. nobilis)
  • Cedro (Citrus medica)
  • Bergamotto (Citrus × bergamia)
  • Chinotto (Citrus myrtifolia)

Tutte queste specie sono originarie di una vasta zona asiatica e, in particolare, della porzione sudorientale del continente. Altre varietà “minori” di agrumi sono, invece:

  • Mandarino cinese o kumquat rotondo (Fortunella japonica)
  • Kumquatovale (Fortunella margarita)
  • Kumquat di Hong Kong (Fortunella hindsi)
  • Arancio trifogliato o ponciro (Poncirus trifoliata)
  • Tangelo (Citrus × tangelo)
  • Pomelo o pommelo (Citrus grandis o Citrus maxima)
  • Mapo (un ibrido Citrus × tangelo)
  • Miyagawa o satsuma (Citrus × unshiu)
  • Limone Meyer (Citrus meyeri)
  • Papeda delle Mauritius o combava (Citrus hystrix)
  • Calamondino (Citrus japonica x Citrusreticulata)
  • Kucle (Fortunella margarita x Citrus reticulata)
  • Pompia (Citrus × mostruosa)
  • Rangpur (Citrus x limonia)

Forme di allevamento degli agrumi

A differenza di molti altri alberi da frutto di interesse agronomico e commerciale, per quanto riguarda gli agrumi le forme di allevamento sono poche e comunque tutte riconducibili ad una struttura a globodella chioma. Le piante vengono fatte crescere senza eccessive costrizioni o potature, lasciando quindi che la chioma si sviluppi in modo naturale.

Ottenere esemplari dalla chioma globosa è piuttosto semplice: è infatti sufficiente cimare a circa 50 centimetri di altezza il fusto di giovani piante di agrumi, mantenendo tre o quattro branche dalle quali si svilupperà la chioma.

Tendenzialmente, per gli agrumi si preferiscono forme di allevamento dette a “chioma piena”, nelle quali la vegetazione raggiunga il suo sviluppo massimale spingendosi fin quasi a livello del terreno.

In questo modo viene sfruttata appieno la capacità degli esemplari di portare frutti, senza dimenticare che la presenza di una simile chioma rappresenta una ottima protezione nei confronti dell’eccessiva insolazione del fusto e anche in caso di eventuali sbalzi di temperature.

Potatura degli agrumi

Gli agrumi sono piante che presentano significative differenze rispetto ad altri alberi da frutto, delle quali è indispensabile tener conto. Le principali sono rappresentate da:

  • La produzione si verifica sui rami formatisi nell’anno precedente.
  • Negli agrumi lo sviluppo vegetativo si articola in tre periodi distinti: primavera, inizio dell’estate ed autunno.
  • Il portamento degli agrumi, tranne poche eccezioni, è di tipo assurgente, ovvero la chioma tende a crescere verso l’alto. Per via del loro stesso peso, in seguito, i rami si incurvano verso il basso e questo portamento viene sfruttato a fini produttivi.

Il periodo ideale per la potatura degli agrumi è compreso tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate, intervenendo quindi in un’epoca precedente alla fioritura. Gli agrumi sono piante che non necessitano di interventi di potatura intensivi, anzi: meno si pota, e meglio è.

Ciononostante devono essere effettuati tagli selettivi, ad esempio asportando la porzione di vegetazione più vicina al suolo in modo tale da consentire una aerazione ottimale del resto della chioma. Così facendo, si scongiura la possibilità di sviluppo di malattie fungine.

Nella potatura di produzione bisogna inoltre eliminare i rami che hanno già prodotto, oltre naturalmente a quelli secchi, deboli oppure malati. Contrariamente a molte altre specie di interesse agronomico, negli agrumi i polloni non costituiscono sempre un elemento negativo da rimuovere il prima possibile.

I polloni infatti sono molto utili quando vi è la necessità di ringiovanire la chioma della pianta, e vengono impiegati per la sostituzione di branche dalla produttività ormai in fase di declino. Negli agrumi è molto importante che la vegetazione troppo fitta venga diradata, in modo tale da consentire il passaggio della luce e dell’aria.

impara a potare

4 Commenti

  1. giuseppe
  2. CARLO BALDIN
  3. gianluca
  4. Antonio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.