In autunno e in inverno le erbe spontanee non dormono, anzi, possiamo trovarne moltissime nel prato o ai margini dell’orto.
Anche se siamo nei mesi freddi dell’anno la natura ci offre molte piante buone da mangiare e pronte da mettere nel piatto.
Dicembre è un mese ideale per le erbe, perché troviamo piante mangerecce nella fase di sviluppo più adatta al loro consumo. Per saperne di più sui mesi migliori per raccogliere le erbe vi consigliamo di consultare questa tabella di raccolta con 100 erbe, un lavoro a cura della guida botanica Wateki Taliana Tobert.
Vediamo ora nell’articolo tre erbe spontanee commestibili che troviamo a dicembre.
Contenuti della guida:
Centocchio (Stellaria media)
La pianta di centocchio, stellaria media, si trova principalmente dall’autunno alla primavera e non nella stagione calda. È buona da mangiare cruda e si raccoglie prima della fioritura. Il periodo più adatto alla raccolta è da novembre ad aprile. Con la pianta di centocchio si possono fare dei pesti molto buoni, dal sapore particolare e unico, e di preparazione simile al classico pesto con il basilico.
Il colore della pianta è sul verde molto chiaro, le piccole foglioline sono cuoriformi e attaccati allo stelo ognuno con un piccolo picciolo individuale. Questa erba si trova sotto forma di tappeto erbario e nel periodo autunnale è più delicata, perché il caratteristico filo ruvido all’interno dello stelo ancora non è molto fibroso.
Si chiama centocchio perché i numerosi fiorellini a forma stellata assomigliano a tanti piccoli occhi. Si cucina in diverse parti del mondo, dai paesi Baltici alla Turchia, passando per il Giappone. Produce moltissimi semi davvero resistenti che superano le intemperie e possono germinare anche a distanza di 10 anni. Il centocchio è un’erba amata dai volatili: per questo in Inghilterra il suo nome è chickweed, erba dei polli.
Ombelico di Venere (Umbilicus rupestris)
L’ombelico di Venere si trova in natura solo per alcuni mesi all’anno (si raccolgono le foglie da settembre a marzo) per poi scomparire dalla vista. È una pianta caratteristica della stagione autunnale e come la parietaria può crescere sui muri. È molto facile riconoscerla perché ha una foglia di forma circolare che si rivolge verso l’interno.
Cresce nelle fessure dei muri o nelle pareti rocciose, nel muschio che ricopre le pietre, e anche direttamente sui tronchi dei vecchi alberi. Ama i luoghi ombrosi ed esposti al nord. Svolge una funzione molto importante nel sottobosco, perché è in grado di trattenere l’acqua, sia quella piovana che la rugiada. Si possono osservare degli uccelli, o degli insetti, bere dalle foglie di questa pianta. Praticamente è un calice del bosco.
L’ombelico di Venere è una pianta che contiene molti minerali, è prelibata e gustosa. Si mangia solo cruda, ha un sapore fresco e aspetto croccante. Nel medioevo, vista l’associazione di questa pianta con Venere, veniva usata per creare degli infusi d’amore.
Strigoli (Silene vulgaris)
Gli strigoli sono molto usati in cucina nel centro Italia (Umbria e Toscana), apprezzati anche nel nord della Penisola (dove vengono chiamati carletti), in Grecia, Francia e Spagna. Degli strigoli si raccolgono le foglie che si trovano in campo da dicembre ad aprile, hanno un sapore simile agli asparagi e ai piselli freschi.
La Silene vulgaris si usa per fare degli ottimi risotti ed è molto adatta per cucinare delle frittate. È una pianta che ama i terreni argillosi e ombrosi, umidi e ben drenati. Cresce molto bene nelle scarpate in ombra o vicino agli oliveti e ai boschi.
La Silene si riconosce dalle foglie che sono strette e allungate (fino a cinque centimetri), con apice acuto, le sue foglie sono numerose e sistemate sullo stelo sempre in modo opposto, al tatto risultano lisce e carnosette. Il colore di questa erba è di un bel verde tendente al blu.
Calendario di raccolta delle erbe spontanee
Oltre alle erbe di dicembre può essere utile leggere anche le erbe spontanee commestibili di novembre (alcune si trovano anche poi per tutto l’inverno).
Più in generale per sapere quando è il momento di raccogliere le erbe spontanee, quali parti raccogliere e in che mese, vi consigliamo questo calendario di raccolta realizzato da Bosco di Ogigia, con la collaborazione della guida botanica Wateki Taliana Tobert. Nella tabella che potete scaricare gratis troverete 100 erbe, con il loro nome locale e latino.
Mese per mese potrete consultare quale erba e quali parti raccogliere. Uno strumento indispensabile per chi ama la raccolta delle erbe spontanee.
Per approfondire le piante spontanee commestibili
Le piante spontanee sono un tema da non prendere sotto gamba: il riconoscimento di erbe che vengono mangiate deve essere effettuato da esperti.
Per saperne di più sulle erbe commestibili la cosa ideale è fare corsi in presenza e farsi guidare da una persona competente che mostri di persona le piante.
Intanto vi segnaliamo comunque alcune risorse utili
Libri sulle piante spontanee
- Il prato in tavola, di Dafne Chanaz, ed. Terra Nuova
- Mediterranean Wild Edible Plants di Sanchez-Mata, ed. Spring
Video sulle erbe spontanee
- Facciamo foraging, conosciamo tre erbe selvatiche
- Erbe spontanee nell’orto, risorsa da raccogliere
- Erbe utili nell’orto, con Wateki Taliana Tobert
Articolo di Filippo Bellantoni di Bosco di Ogigia