Il topinambur, che si raccoglie tra ottobre e novembre, è probabilmente l’ortaggio più facile da coltivare in assoluto.
La pianta è straordinaria: basta piantare un tubero per vederla crescere, superando i 3-4 metri di altezza e regalando un raccolto super abbondante.
Bisognerà solo fare attenzione perché è una pianta piuttosto invadente: quando si inizia a coltivarla non è poi facile liberarsene!
Contenuti della guida:
Quanto spazio richiede
Il topinambur è una pianta che preferisce stare in una posizione ben soleggiata, teniamo conto che è uno stretto parente del girasole. Il suo nome scientifico è Helianthus tuberosus, la parola “Heliantus” deriva proprio dal greco Helios, che significa sole.
Cresce molto in verticale, quindi dobbiamo tenere conto non tanto dello spazio che ingombra, quanto dell’ombra che può portare. Progettare una fila di topinambur è molto interessante nella progettazione dell’orto, visto che crescendo crea una siepe che da maggio a novembre porta riparo dal vento o dal sole estivo.
Comunque per un orto famigliare bastano pochi metri quadri da dedicare al topinambur: con 5-6 piante si ottengono buoni risultati. Ad esempio piantando 2kg di tuberi si occupano indicativamente 5 mq di orto e si otterranno in autunno circa 20-25 Kg di raccolto.
In genere si tengono 40 cm tra una pianta e l’altra e 70 cm tra una fila e l’altra.
Quando si pianta
I tuberi di topinambur vanno piantati a inizio primavera, intorno al mese di marzo o aprile.
Si raccoglieranno poi in autunno, verso il mese di ottobre o novembre.
I tuberi da piantare si possono trovare da fornitori di semente specializzati o in consorzi agrari ben forniti. Se nella vostra zona non trovate topinambur da semina potete comunque acquistare da un fruttivendolo dei topinambur (preferibilmente biologici) e piantare quelli.
Come piantare i topinambur
I tuberi di topinambur sono straordinariamente adattabili a diversi tipi di terreno, non temono neppure il ristagno idrico che crea problemi ad altre piante, infatti la pianta di topinambur cresce spontanea ai bordi di fiumi e canali.
Per avere un raccolto di buona pezzatura consiglio di lavorare per bene il terreno, con una vangatura, e di concimarlo con una buona quantità di compost o letame maturo.à
Una volta che il terreno è pronto è sufficiente mettere a dimora i tuberi a 10 cm di profondità.
Lavori di coltivazione
Dopo aver piantato i tuberi non c’è molto da fare, visto che il topinambur non ha bisogno di sarchiature, concimazioni e non viene quasi mai afflitto da patologie o insetti parassiti.
Ecco cosa fare:
- Fare attenzione che il vento non pieghi le piante: è utile un leggero rincalzo al piede del fusto e si può valutare di mettere dei sostegni. Funziona bene piantare pali all’inizio e alla fine della fila e tirare dei fili sui due lati delle piante per evitare che si pieghino.
- Pacciamare. La pacciamatura è sempre positiva, anche per il topinambur.
- Irrigazioni di soccorso. L’irrigazione è necessaria solo in momenti molto siccitosi
I fiori di topinambur
Il topinambur fiorisce in autunno, verso il mese di ottobre.
Il suo fiore dai petali gialli è molto bello: possiamo definirlo un incrocio tra una margherita e un girasole. Non per niente si tratta di piante tutte appartenenti alla famiglia delle composite.
A volte il topinambur per ragioni climatiche non fiorisce, questo non rappresenta un problema per i tuberi: si ottiene comunque un buon raccolto.
Quando raccogliere i tuberi
La raccolta del topinambur è autunnale, in genere si comincia a ottobre e si può cogliere in modo scalare fino all’arrivo delle gelate dell’inverno.
I tuberi si formano quando la pianta si sviluppa e fiorisce, possiamo campionare una pianta per valutare se sono ingrossati abbastanza. Sono commestibili anche se vengono presi troppo presto e sono magari un po’ troppo piccoli.
Si raccoglie scavando sotto la pianta con una forca vanga, bisogna controllare a fondo (anche a 30-40 cm).
Dopo il raccolto i tuberi non si conservano a lungo (durano 7-10 giorni) per cui è meglio togliere le piante man mano che si usano i tuberi e non tutte in una volta.
Come si cucinano e che sapore hanno
I topinambur si possono mangiare sia crudi (grattuggiati) che cotti (si cucinano al forno o in padella, come le patate). Hanno un sapore che ricorda molto quello dei carciofi.
Pulire i tuberi dalla terra può essere un sistema più rapido che sbucciarli. Conviene usare una spazzola per verdure oppure una paglietta.
Coltivare topinambur in vaso
Il topinambur teoricamente si potrebbe anche tenere in vaso, ma non è certo una pianta adatta all’orto sul balcone. La sua crescita della parte aerea è eccessiva per gli spazi di un balcone, mentre per fare tuberi servirebbe un contenitore enorme.
Quella del topinambur è una coltivazione poco diffusa, ma che regala moltissime soddisfazioni. Insieme a Sara Petrucci ho raccolto in un libro una serie di colture che meritano di essere sperimentate,
Il nostro libro si chiama Ortaggi Insoliti, edito da Terra Nuova, lo trovate in libreria oppure anche online. Date un’occhiata, troverete spunti per arricchire il vostro orto con nuovi esperimenti.
Articolo di Matteo Cereda
Mi è piaciuta la descrizione dettagliata del tubero e del suo sviluppo…sicuramente cercherò di coltivarlo nel mio giardino ma tenendo sotto controllo la sua espansione perché non vorrei potesse diventare invasivo e difficile da estirpare alla fine… proverò prima con vasi grandi così da permettere la duplicazione dei tuberi…