Come e quando piantare i mirtilli

Il mirtillo è un piccolo frutto di bosco, appartenente alla famiglia delle Ericacee, dal sapore dolce e leggermente acidulo.

Coltivare mirtilli è molto interessante, mettendo qualche piantina in giardino o anche sul balcone.

Ne esistono diverse specie, nei sottoboschi italiani troviamo il mirtillo europeo che cresce spontaneo, in agricoltura si preferisce in genere il più produttivo mirtillo gigante americano.

mirtillo

Vediamo come e quando piantare i mirtilli per cominciare a coltivarli nel nostro terreno o in vaso.

Quando piantare mirtilli

I mirtilli sono piante perenni, si possono piantare durante tutto l’anno, evitando periodi con eccessi climatici (gelo invernale, caldo estivo).

In particolare è ideale piantarli in due momenti dell’anno:

  • In autunno (tra ottobre e novembre)
  • In primavera (tra marzo e aprile)

Questo periodo è quello in cui le giovani piantine trovano condizioni ottimali per attecchire e crescere vigorosamente.

Mirtillo europeo e mirtillo gigante americano

Prima di piantare i mirtilli dobbiamo scegliere quale specie coltivare.

La scelta tra mirtillo europeo e mirtillo americano è fondamentale, perché incide sulle operazioni di trapianto (ad esempio il mirtillo americano richiede molto più spazio).

  • Mirtillo comune europeo (Vaccinium myrtillus). Le specie diffuse in Europa sono piante arbustive di dimensione contenuta, non superano i 50 cm di altezza. Hanno foglie caduche e producono piccole bacche ovali, a volte raggruppate in grappoli.
  • Mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum). Le specie nordamericane sono dei veri e propri alberi che si sviluppano in altezza, superando i 2-3 metri. Sono piante più esigenti in termini di coltivazione, ma decisamente più produttive.

Esistono altre specie di mirtillo e ogni specie si ramifica in diverse varietà, queste due citate sono però le famiglie di mirtillo più diffuse.

Sia i mirtilli europei che le varietà americane possono essere coltivate in piena terra e in vaso. Vediamo come procedere con il trapianto.

Dove piantare

Solitamente la pianta di mirtillo è coltivata in zone collinari e di bassa montagna. Resiste bene al freddo e riesce a sopportare temperature molto rigide, anche sotto i 30°C. Teme di più ritorni di freddo primaverile.

Quando si trova nella fase di fioritura, un forte freddo di primavera può compromettere la produttività dei frutti. È quindi molto importante proteggere la piantina dal gelo. Ovviamente, la pianta di mirtillo può essere coltivata anche nelle zone climatiche più miti.

Il mirtillo americano predilige l’esposizione a pieno sole, ma ha bisogno di essere protetto dal vento, magari usando delle siepi frangivento.

I mirtilli europei sono piante di sottobosco, che vengono bene a mezzombra e richiedono un suolo costantemente umido.

Che terreno occorre

La pianta di mirtillo è una specie acidofila, per crescere e svilupparsi bene, ha bisogno un terreno acido, con pH compreso tra 4 e 5,6, organico e senza ristagni.

Consigliamo di fare l’analisi del terreno prima di procedere con l’impianto, ed intervenire, se necessario, con materiali organici o l’uso dello zolfo. Per la coltivazione non professionale va bene usare della terra per piante acidofile (ad esempio questo), utile sia per piantare mirtilli in giardino che per mettere le piante in vaso.

Sarà necessario verificare periodicamente che il suolo resti acido, con concimazioni adatte ai mirtilli che aiutano a mantenerlo tale.

Come piantare

piantare mirtilli

Il modo più semplice per cominciare a coltivare mirtilli è acquistare una piantina in vivaio, ma è possibile anche moltiplicare piantine di mirtillo tramite una propagazione per talea.

La messa a dimora della piantina di mirtillo è un’operazione abbastanza semplice, si tratta di scavare una buca non troppo profonda, di circa 50 cm come diametro e profondità, poi aggiungere dalla terra di scavo del compost e del terriccio per acidofile.

La piantina va inserita ben dritta nella buca, poi ricoperta con la terra, che andrà compressa semplicemente con i piedi per garantire un buon ancoraggio.

Volendo mettere a dimora più piantine, conviene metterle a file, realizzando filari dritti di piantine.

Dopo la messa a dimora, bisogna procedere con un’irrigazione abbondante e regolare, soprattutto nella stagione primaverile-estiva, anche per i primi 2-3 anni dopo l’impianto, regolandosi anche in base alla frequenza delle precipitazioni. In caso di frutteto di mirtilli, meglio allestire un impianto con irrigazione a goccia.

Il mirtillo è una cultivar che fruttifica tardi, i primi cicli di germinazione non danno una fruttificazione abbondante, entra in piena produzione dopo 4-5 anni.

Distanze tra le piante

La distanza da tenere tra le piante di mirtillo varia molto in base alle dimensioni e caratteristiche della specie scelta.

Per i mirtilli americani, che crescono molto, è bene fare file distanti 3 metri, lasciando circa 1,5-2 metri tra le piante.

I mirtilli europei a seconda del tipo di coltivazione possono essere lasciati anche a un metro di distanza, sia tra le file che tra le piante.

Come piantare in vaso

Si può anche coltivare il mirtillo in vaso sul balcone o terrazzo, serve un vaso con diametro minimo di 30 centimetri, e del terriccio per piante acidofile (come questo), da ammendare con compost. Per il mirtillo gigante americano finché la piantina è piccola può andar bene un contenitore di media dimensione, ma è importante sapere che andrà poi rinvasato in un vaso di 50-60 cm di diametro.

Fondamentale bagnare spesso il terreno nel vaso, soprattutto in estate, quando fa molto caldo, prestando attenzione ai ristagni d’acqua.

Articolo di Adele Guariglia

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