Come fare una talea di fico

Ottenere una nuova pianta di fico con la tecnica della talea è davvero molto semplice, infatti si tratta di una specie che radica molto facilmente.

Grazie alla talea possiamo quindi ottenere nuove piantine di fico. Scopriamo come e quando possiamo effettuarla.

La pianta di fico (Ficus carica) è una delle più semplici da moltiplicare in questo modo, senza richiedere necessariamente di essere poi innestata.

talea di fico

Quando fare la talea

Il periodo migliore per fare una talea di fico è la primavera (marzo-aprile), sfruttando momenti di rigogliosa attività vegetativa della pianta in cui però non c’è ancora caldo intenso.

Possiamo comunque fare talea fino all’estate, anche nei mesi di maggio, giugno e inizio luglio.

Le tempistiche consigliate per la nostra pianta di fico:

  • Primavera anno 1: talea del fico, con rami di 2-3 anni.
  • Primavera anno 2: piantiamo la piantina ottenuta con la talea.
  • Solo dopo qualche anno dal trapianto la pianta entra in produzione e man mano comincia il raccolto di fichi. Ricordiamoci di fare una corretta potatura per imposare la forma della pianta.

Come effettuare talea con rami di fico

I passaggi basilari per fare una talea di fico sono cinque:

  • Scegliere il ramo
  • Tagliare il ramo e prepararlo
  • Mettere il ramo in un vaso con terriccio
  • Curare la piantina in vaso innaffiando regolarmente
  • Trapiantare la piantina radicata

Tutto molto semplice, ma consiglio di fare sempre più di una talea.

Non è detto che tutti i rami attecchiscano, per cui meglio essere prudenti. Se poi nascono tutte le piante potremo regalare quelle di troppo.

Scegliere il ramo per la talea

Per fare una talea conviene scegliere un ramo di due anni, tagliarlo in modo che sia lungo circa 20-25 cm.

Si pulisce poi la base del ramo, spellando un poco la corteccia. Possiamo anche decidere di usare sostanze che stimolino il radicamento, ma meglio evitare ormoni radicanti chimici (sono sostanze tossiche). Il miele, la propoli, il gel di aloe vera, la corteccia di salice macerata sono sostanze naturali che possono fare questo effetto. Il ramo di fico comunque è in grado di radicare anche da solo.

L’estremità inferiore del ramo verrà messa nella terra per circa 10 cm di lunghezza, compattando leggermente per far aderire il terriccio al legno.

Vaso e terriccio

Il fico non è una pianta piccola, scegliamo quindi un vaso di dimensione adeguata. Come dicevamo il ramo dovrà essere interrato di almeno 10 cm, per cui meglio scegliere un vaso profondo minimo 20-25 cm.

Deve essere un vaso forato sul fondo, mettiamo uno strato di ghiaia o argilla espansa e predisponiamo un sottovaso.

Il terriccio giusto per la talea è ricco di sostanza organica, perché mantenga umidità in modo corretto, seppure senza eccessi. Si può usare un terriccio universale di buona qualità.

Moltiplicare il fico dai polloni

Oltre alla talea che si effettua prelevando un ramo, possiamo moltiplicare il fico anche a partire da uno dei polloni che sviluppa alla base dell’albero. La moltiplicazione da pollone conviene farla in estate.

Innestare il fico

Il fico è una pianta che spesso non viene innestata e resta franca di piede, per cui dopo la talea possiamo anche ritenerci soddisfatti e aspettare che la pianta cresca fino a poter raccogliere i fichi.

Se però volessimo cambiare varietà a un fico, ottenuto magari proprio con talea o pollone, allora possiamo decidere di innestare. Il metodo più facile in genere è l’innesto a corona.

Articolo di Matteo Cereda

impara a potare

2 Commenti

  1. graziano
  2. Tommaso

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