Potatura del fico

La coltivazione del fico richiede una leggera, ma corretta, potatura affinché la produzione dei suoi dolci frutti sia ottimale. Ecco quindi un articolo specifico su questa pratica, dove potrete tutte le indicazioni necessarie per svolgerla al meglio.

potatura del fico

La potatura del fico

Il fico è una pianta che ha bisogno di molto spazio per crescere: gli esemplari pertanto dovrebbero essere piantati ad almeno 6-10 metri di distanza l’uno dall’altro a seconda della vigoria della varietà.

Se si acquistano giovani piante di fico, ad esempio in un vivaio, è opportuno collocarle in un terreno precedentemente arricchito di sostanza organica (ad esempio stallatico maturo o compost) e concimi di sintesi contenenti fosforo e potassio che stimolano la fioritura e l’ingrossamento dei frutti.

Dopo aver messo a dimora le piante nel terreno, si procede con la capitozzatura degli esemplari, che devono essere tagliati ad un’altezza di 80-150 centimetri dal suolo. L’altezza alla quale eseguire il taglio viene scelta sulla base delle dimensioni che si intendono far raggiungere all’esemplare.

Capitozzatura del fico

In seguito alla capitozzatura, la pianta viene fatta crescere in forma libera e sottoposta a una potatura annuale da eseguire verso la fine dell’inverno, prima che le piante riprendano la loro attività vegetativa. In genere, per iniziare ad essere produttivo il fico ha bisogno di almeno cinque anni e la massima produttività si registra dal trentesimo al quarantesimo anno di vita.

Spesso si sente dire che il fico è una pianta che “non si pota“, dal momento che teoricamente potrebbe essere produttiva anche senza l’intervento da parte dall’uomo. È comunque consigliabile intervenire con la potatura, senza tuttavia esagerare con la quantità di tagli dal momento che il fico domestico è una pianta il cui legno tende a cicatrizzare piuttosto lentamente.

Nel corso della potatura bisogna innanzitutto eliminare i rami secchi, danneggiati dagli eventi atmosferici oppure interessati dall’attacco di parassiti. I polloni devono essere completamente rimossi, per evitare che vengano sottratte preziose energie alla pianta. È inoltre consigliabile rimuovere i rami che crescono vigorosamente in direzione interna oppure verticale, e che quindi vanno al di fuori dello schema ottimale della chioma.

I rami dovrebbero infatti essere indirizzati verso l’esterno, in modo tale da formare una chioma allargata orizzontalmente e molto ariosa, all’interno della quale la luce sia in grado di penetrare. Da eliminare sono anche i rami che si toccano l’uno con l’altro.

I fioroni vengono prodotti dalle gemme apicali situate sui rami dell’anno precedente, mentre i fichi “veri” si originano dai rami nuovi.

Pertanto la potatura può essere più o meno accentuata a seconda delle esigenze, concentrandosi sull’una o sull’altra tipologia di ramo.

impara a potare

4 Commenti

  1. Benito. Pecci
  2. Liliana pillitteri
  3. Febbrari gianpietro
  4. Matteo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.