Sommario
L’osservazione semplice del terreno. 1
La reazione del terreno alle piogge. 2
La presenza di acqua nel terreno?. 3
L’osservazione delle erbe che crescono spontaneamente. 3
Un test empirico sul tipo di terra. 4
Naturalmente, chi si occupa di coltivazione per passione non può di certo sobbarcarsi le spese (spesso gravose) delle analisi di terreno in laboratorio effettuate da tecnici esperti del settore.
In agricoltura, però, è sempre possibile affidarsi ad una serie di test ed esperimenti pratici che sono comunque attendibili ma soprattutto a costo zero. Attraverso queste attività di tipo empirico è possibile comprendere, anche in modo piuttosto approfondito, com’è composto il terreno e – di conseguenza – pianificare tutti i lavori di coltivazione.
Chi si occupa di agricoltura biologica a livello professionale (quindi non solo per hobby), può (anzi deve!) affidarsi a tecnici esperti che analizzano in laboratorio la composizione del terreno. Naturalmente le analisi in laboratorio sono piuttosto onerose, ma necessarie per conseguire raccolti ottimali nella propria coltivazione.
Contenuti della guida:
L’osservazione semplice del terreno
La primissima analisi del terreno si può fare ad occhio nudo. Quel che conta è osservare il terreno e prendere alcune annotazioni: condizioni climatiche, presenza d’acqua e reazione alle piogge. Questi tre parametri sono fondamentali da conoscere per capire su che tipologia di terreno si sta avviando la coltivazione.
Il clima
Il clima è il parametro fondamentale dell’agricoltura. Capire quali saranno le condizioni climatiche a cui è esposto il terreno, significa capire a quali condizioni meteo saranno esposte le coltivazioni. E’ importante, quindi, considerare per quanto tempo le coltivazioni saranno esposte al sole per rendersi conto di quanta percentuale di luce le piante possono assorbire. E’ fondamentale annotare anche quali saranno le temperature minime e le temperature massime che il terreno percepirà nelle 4 stagioni dell’anno. In base alle condizioni climatiche, e alle temperature in particolare, si programma la semina nel momento migliore. L’osservazione sulle condizioni climatiche del terreno, quindi, resta fondamentale per avviare l’intero progetto di coltivazione.
La reazione del terreno alle piogge
Altra condizione fondamentale da osservare ed annotare riguarda la modalità di reazione del terreno alla pioggia. Per capire come reagisce il terreno, è sufficiente recarsi sull’appezzamento in un giorno in cui la pioggia è particolarmente forte e osservare rapidamente quant’acqua è in grado di assorbire. E’ importante annotare se ci sono dei punti del terreno in cui l’acqua non si riassorbe e si forma un ristagno (la classica pozza di acqua o di fango). Nei giorni seguenti la forte precipitazione, inoltre,è ugualmente importante l’sservazione del terreno per capire per quanto tempo il terreno trattiene l’umidità e soprattutto per verificare, nei punti in cui si sono formate pozze d’acqua o di fango, in quanto tempo il terreno riesce ad assorbire completamente gli elementi acquosi.
La presenza di acqua nel terreno?
Un’altra osservazione (piuttosto semplice) da effettuare prima delle operazioni di agricoltura, riguarda la verifica della presenza d’acqua. Naturalmente la presenza d’acqua è fondamentale per l’agricoltura per consentire un’agevole irrigazione dell’orto.
L’osservazione delle erbe che crescono spontaneamente
Un’altra osservazione “importante” che merita sicuramente più di un approfondimento riguarda la nascita di erbe spontanee sul terreno. In base alla tipologia di erba spontanea del terreno, si può conoscere il terreno stesso. Ogni erba, infatti, nasce spontaneamente solo nell’ambiente – climatico ed atmosferico – che è più congeniale alla propria sopravvivenza. Se prendiamo l’abitudine di osservare le erbe che spuntano sui terreni abbandonati e soprattutto impariamo a capire di che erbe si tratta, possiamo farci un’idea piuttosto approfondita della tipologia di terreno su cui ci troviamo.
Misurare il ph del terreno
La misurazione del ph del terreno rappresenta un intervento determinante e fondamentale per l’analisi dello stesso. In questo caso la misurazione del ph non può avvenire con la semplice osservazione; ma per effettuarla è necessario uno strumento che si chiama cartina tornasole. Attraverso quest’analisi è possibile misurare il ph; il ph rappresenta un rapporto fisico che è fondamentale per capire se il terreno è in grado di assorbire autonomamente o meno alcune sostanze da parte delle piante. Se il terreno – dopo quest’analisi – dovesse risultare acido o basico si può lavorare per correggerlo in modo da modificare il terreno e renderlo più idoneo per il tipo di coltivazione a cui vogliamo avviarlo.
Un test empirico sul tipo di terra
Un altro elemento fondamentale quando si tratta di “analisi del terreno” riguarda la sua struttura e la sua composizione. Ogni terreno può avere una composizione diversa: ci sono terreni sabbiosi, argillosi, compatti o più leggeri. La valutazione della composizione del terreno, ci permette di conoscerlo e naturalmente ci consente di capire come possiamo lavorarlo. Per valutare il tipo di terreno su cui ci stiamo accingendo a coltivare, possiamo prendere un piccolo campione di terra e posizionarlo in un vaso di vetro. Si può aggiungere dell’acqua. Naturalmente questa valutazione è piuttosto fai-da-te, ma se la coltivazione non è finalizzata ad attività agricole di tipo imprenditoriale, può essere esaustiva.
E’ chiaro che questi test empirici omettono molte informazioni dall’analisi del terreno. Un’analisi dettagliata in laboratorio, ad esempio, consente di sapere se nel terreno sono presenti alcuni elementi nutritivi come l’azoto, il potassio oppure il fosforo.
E pur vero che alcuni contadini straordinariamente esperti che riescono a riconoscere tantissime caratteristiche del terreno anche ad occhio nudo. Ad esempio, se in un terreno cresce l’ortica, è molto probabile che il terreno sia ricco di elementi nutritivi ed umido. In generale, però, le informazioni dettagliate può fornirle solo il laboratorio.
In ogni caso, dopo l’analisi del terreno, è possibile iniziare a lavorare il proprio orto con la semina.