Concimi naturali e concimi chimici

Le piante, per nascere e svilupparsi, hanno bisogno di sostanze nutritive che si trovano nel terreno e nei terricci. Dopo numerosi cicli di coltivazione, i terreni e i terricci restano privi di tali sostanze arrivando addirittura alla sterilità.

le diverse tipologie di concimi naturali e chimici

Ecco spiegato il perché, dopo diverse colture, è opportuno “arricchire” nuovamente il terreno di tutte quegli elementi utili alla crescita delle piante. Questa operazione viene chiamata concimazione.

Non tutte le piante assorbono la stessa quantità di sostanze nutritive. Ci sono specie che hanno bisogno di più nutrimento e altre, invece, di una quantità molto ridotta. Ad ogni modo, nei campi e negli orti si eseguono dei particolari processi chiamati rotazioni o avvicendamenti, in cui una particolare specie di pianta non viene ricoltivata nello stesso terreno per lunghi periodi. Per quanto riguarda i frutteti, le aiuole e i giardini, in cui ci sono piante a fissa dimora, la concimazione deve essere fatta annualmente a causa dell’alto assorbimento di queste piante.

I concimi sono composti principalmente da letame o stallatico, ideale per ogni tipo di colture anche se, per quelle da giardino, è preferibile il letame di animali cavallini in quanto più ricco e sostanzioso. Il letame delle vaccine, invece, è utile per i terreni sciolti perché più grasso e compatto e contribuisce ad aumentare la qualità del terreno. Per le colture in vaso è preferibile usare un tipo di letame già fermentato e, quindi, invecchiato in quanto privo di azoto ma ricco di sostanze solubili.

Se si ha disponibilità di una dimora in campagna è opportuno fare provviste di letame fresco così da constatarne la qualità e manipolarlo fino a realizzare la qualità di cui si ha bisogno. Se non è possibile tutto ciò, il letame vecchio è facilmente acquistabile presso un orticoltore fidato.

Approfondimento: il letame

Altre tipologie di concimi naturali

E’ possibile scegliere anche altri tipi di concimi naturali oltre quello stallatico, come quello pecorino, la pollina e la colombina. Si tratta di escrementi provenienti da ovili, pollai e dalle colombaie, ricchissimi di principi materiali fertilizzanti e ideali per sviluppare un’ottima vegetazione erbacea. Non è il caso di utilizzare i suddetti concimi per le piante da giardino perché sono troppo energetici. Questi concimi vengono impiegati allo stato secco e miscelati con i terricci e, successivamente, immersi nell’acqua fino a quando non giunge allo stato di macerazione.

A quest’acqua “concimata” verrà aggiunta altra acqua pura in percentuale del 25% per le colture in piena terra, del 50% per quelle in vaso. Un altro tipo di concime è il guano, derivato da escrementi di uccelli marini, molto ricco ed energetico, con un prezzo assai superiore rispetto agli altri concimi. La modalità d’impiego è semplice: va sciolto in una grande quantità di acqua.

Poi c’è il bottino, o pozzo nero, che sono i concimi naturali provenienti dalle deiezioni umane, ottimo per gli orti, un po’ meno per i giardini in quanto la maggior parte degli agricoltori sono molto restii ad usarlo a causa del cattivo odore. Nonostante questo aspetto negativo, per le colture da giardino si consiglia di gran lunga la somministrazione del pozzo nero nella percentuale del 100%, ossia un ettolitro di acqua e un ettolitro di pozzo nero.

La sua azione non dura molto nel tempo, perciò è necessario somministrarlo solo quando si ha bisogno di un pronto risveglio delle piante che assumeranno fin da subito un colore verde intenso, raggiungendo il massimo sviluppo in pochissimo tempo. Per prati più rigogliosi si può ricorrere alla cenere e alla fuliggine. La cenere, infatti, è ricca di carbonato di potassio (potassa) e di fosfati mentre la fuliggine di potassa e azoto.

L’azoto è buono anche per altri tipi di colture e viene estratto da panelli di semi oleosi, e da semi di lino. Tra le materie a decomposizione lenta troviamo i cenci, i cascami di lana, i peli, le penne e la limatura di corna. Tutti questi elementi inseriti nel terreno costituiscono la concimazione naturale che si diversifica da quella artificiale o chimica.

I concimi chimici

I concimi chimici sono composti da materie che hanno piccole quantità di elementi nutritivi indispensabili per la crescita delle piante. Si dividono in concimi azotati, fosfatici e potassici. I primi sono di origine animale e provengono dalle ossa, dai fossili (concimi naturali) e dai residui dell’acciaio (concimi metallurgici).

Nella nostra agricoltura sono pochi i coltivatori che utilizzano i concimi chimici per nutrire le piante da frutto e per gli ortaggi. D’altronde questi concimi non sono consigliati allo stato secco per la preparazione dei terricci e per le piante adulte.

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