Concimare il pesco

Affinché questa pianta da frutto possa crescere vigorosa, ma soprattutto risultare soddisfacente dal punto di vista produttivo, è necessario concimare il pesco in modo razionale utilizzando i prodotti giusti nei periodi giusti. Scoprite i nostri consigli per far sì che le vostre piante godano di ottima salute e soprattutto vi regalino tanti squisiti frutti!

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Per concimare il pesco, si inizia dalla piantumazione

Nel caso delle piante di ancora pesco da mettere a dimora, poiché ad esempio acquistate presso un punto vendita florovivaistico, la prima concimazione è estremamente importante. Risulta infatti critica in questa fase l’approvvigionamento di tutti i nutrienti utili per far attecchire con successo la pianta.

Dopo aver scavato la buca nella quale collocare la pianta insieme al suo panetto di terra, per concimare il pesco in modo adeguato si inizia spargendo sul fondo una buona quantità di concime organico come ad esempio lo stallatico o il letame maturo. Attenzione, però, dal momento che queste sostanze non devono mai entrare in contatto con le radici perché potrebbero ‘bruciarsi’: ecco perché bisogna frapporre uno strato di terriccio fra concime e apparato radicale.

La concimazione di produzione con azoto

A differenza di altre piante da frutto come ad esempio il melo o il pero, il pesco entra in produzione abbastanza precocemente e per questo ha bisogno di trovare a disposizione tutti gli elementi nutritivi indispensabili per la sua crescita. Ecco perché bisogna concimare il pesco con grande attenzione soprattutto durante i due periodi più critici dell’anno: l’inizio della primavera e l’estate.

Al risveglio vegetativo della pianta dopo il lungo inverno è necessario fornirle buone quantità di azoto, e in misura minore di fosforo e potassio: in questo modo la pianta avrà la possibilità di sviluppare abbondanti rami e foglie che poi serviranno per produrre i frutti e sostenerne la crescita e la maturazione. L’azoto è importantissimo nel periodo compreso tra fioritura e indurimento del nocciolo; pertanto per soddisfare le sue esigenze è possibile concimare il pesco in autunno con concimi azotati a lenta cessione (es. concimi organici) oppure al momento del bisogno con azoto prontamente disponibile.

Concimare il pesco con potassio e fosforo per avere ottimi frutti

Se l’azoto è indispensabile per far crescere le parti verdi della pianta, non bisogna mai esagerare con questa concimazione perché piante eccessivamente vigorose e robuste saranno anche meno produttive. Una volta formati i frutti, inoltre, non bisogna più concimare il pesco con prodotti azotati bensì dare più importanza all’impiego di prodotti che apportino potassio e fosforo.

Quest’ultimo macroelemento, in particolare, migliora le caratteristiche organolettiche dei frutti andando ad influenzarne la qualità e la consistenza; va anche detto che normalmente i terreni non presentano particolari problemi di carenze di fosforo e quindi nel concimare il pesco bisogna far attenzione a non esagerare.

Dal canto suo, anche il potassio è un elemento che svolge un ruolo importantissimo nell’influenzare la qualità delle pesche. Adeguati apporti potassici stimolano la formazione di frutti grandi, turgidi e dal colore vivo, caratterizzati da profumi e sapori intensi.

impara a potare

Una risposta

  1. carlo masciarri

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