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Giardino biologico: parola d’ordine naturalità
Recandosi presso un qualunque negozio specializzato in giardinaggio si può trovare una gamma davvero ampia di prodotti chimici destinati ai vegetali. Tra antiparassitari, antifungini, fertilizzanti di sintesi e moltissimi altri formulati, sembra quasi che le piante non possano sopravvivere senza questi prodotti; eppure non è così. Per quanto utili, in realtà tutti questi ausili non sono indispensabili: in natura le piante sopravvivono benissimo anche da sole, quindi perché non riscoprire le vantaggiose potenzialità della crescita naturale partendo proprio dal giardino di casa?
Adottare le tecniche necessarie per gestire un giardino biologico è tutt’altro che difficile, senza dimenticare l’assoluta economicità dei prodotti che si possono impiegare per fertilizzare il terreno e difendere le piante dall’attacco dei parassiti.
La concimazione del giardino biologico
Columella, uno dei più importanti tra i letterati romani che si occuparono di agricoltura, quasi duemila anni fa scrisse che “Il terreno non invecchia né si impoverisce, se viene fertilizzato col letame”. Questo principio sta alla base delle concimazioni con composti organici da effettuare nel giardino biologico: impiegando letame, stallatico e altri prodotti di origine animale, non solamente si apporteranno al terreno i nutrienti indispensabili per la crescita delle piante, ma si arricchirà il substrato di preziosa sostanza organica. Un terreno ricco di humus è in grado di trattenere più efficacemente l’acqua e le sostanze nutritive, e mantenendo una struttura soffice e permeabile fa sì che le radici ricevano una adeguata ossigenazione.
Un altro modo estremamente pratico ed al tempo stesso economico di fertilizzare il suolo è rappresentato dal compost, che ognuno può creare nel giardino o nell’orto installando una apposita compostiera da riempire con scarti alimentari e residui di potatura delle piante.
Combattere parassiti e malattie del giardino biologico
Iniziamo quest’ultimo paragrafo con una citazione ancor più antica: “Conosci il tuo nemico”, scrisse nel V secolo a.C. il generale cinese Sun Tzu, e anche per quanto riguarda il proprio giardino biologico bisogna farsi innanzitutto una cultura nell’individuare gli organismi dannosi e nell’identificare i sintomi delle principali malattie delle piante (es. muffe). Dopodiché si passerà all’azione, ricorrendo a metodi 100% ecocompatibili.
Un esempio classico è rappresentato dalla lotta agli afidi, piccoli insetti che succhiano la linfa delle piante indebolendole. Per sbarazzarsi di questi parassiti è sufficiente impiegare soluzioni di acqua e sapone di Marsiglia da nebulizzare sulle foglie: il detergente scioglierà la cuticola cerosa degli insetti, neutralizzandoli in modo naturale.
E che dire invece della lotta alle lumache? Invece di utilizzare prodotti lumachicidi potenzialmente pericolosi per la salute e l’ambiente, è possibile ricorrere a trappole contenenti birra inserite nel terreno per catturare e neutralizzare questi molluschi. In alternativa anche bordure di cenere di legna, dall’elevato potere disidratante, terranno alla larga questi dannosi parassiti.