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Potare il nocciolo
Il nocciolo, molto comune nel nostro paese soprattutto nelle zone collinari, dal punto di vista botanico appartiene alla famiglia delle Betulaceae e nel dettaglio alla specie Corylus avellana. Le sue origini vanno ricercate in Europa e nell’Asia occidentale, e da tempo immemore la pianta viene coltivata per i suoi prelibati semi, le nocciole appunto.
Questi frutti vengono spesso consumati tal quale o utilizzati per la preparazione casalinga di dolci e torte. Tuttavia buona parte della produzione di nocciole su larga scala viene destinata alla trasformazione, e in particolar modo alle industrie alimentari che producono dolciumi.
Nelle campagne e negli orti di tutta Italia i noccioli sono piante davvero semplici da allevare, anche per le persone non particolarmente dotate di pollice verde o che non hanno molto tempo da dedicare a potature e concimazioni. Le sue esigenze sono infatti modeste, sia in termini di clima che di terreno di crescita. Piuttosto resistente al freddo, il nocciolo è però sensibile ai terreni eccessivamente umidi e pesanti.
Sviluppo e fruttificazione del nocciolo
Il nocciolo presenta una forma di crescita tipicamente cespugliosa e in genere non supera l’altezza di 2-5 metri, ma se allevato con particolari accorgimenti può raggiungere dimensioni anche superiori. La pianta presenta radici piuttosto superficiali e manifesta una spiccata tendenza pollonifera: ciò significa che sono piuttosto abbondanti i ricacci (i cosiddetti “polloni”) che si generano alla sua base.
Il nocciolo è una specie monoica, i cui esemplari cioè portano contemporaneamente sia i fiori maschili ad amento (di colore giallo, che compaiono da dicembre a febbraio e hanno un aspetto pendulo) che quelli femminili (che si formano tra gennaio e marzo e sono meno vistosi).
In seguito all’impollinazione e alla fecondazione iniziano a formarsi le nocciole, che sono portate sulla pianta singolarmente o in gruppi di 2-5 a seconda della varietà. La maturazione delle nocciole avviene tra agosto e settembre, quando i frutti si distaccano in modo naturale dal loro involucro ormai secco per poi cadere sul terreno.
Il periodo ottimale per la potatura del nocciolo è intorno al mese di febbraio, quando ormai i forti geli se ne sono andati ma prima che sulla pianta si schiudano le gemme.
Come si fa la potatura di allevamento del nocciolo
Quando si acquista una giovane pianta di nocciolo da un vivaio, dopo averla piantumata nel terreno i primi periodi sono fondamentali per dare all’esemplare la forma desiderata e predisporlo a una buona produttività negli anni a venire. Per fare questo bisogna procedere con tagli specifici che, per i primi tre o quattro anni, devono consistere solamente nella potatura dei rametti laterali prodotti nell’anno e nel diradamento di quelli soprannumerari. Nel corso del primo anno è consigliabile lasciar crescere liberamente il nocciolo, senza eseguire alcuna potatura.
Al termine di questo periodo iniziale bisogna ottenere una pianta dotata di 5 o 6 rami principali che si dipartono dal fusto, e che daranno origine alla produzione. Allevare una pianta di nocciolo è un’attività in grado di regalare grandi soddisfazioni, poiché i prelibati frutti possono comparire già dopo due o tre anni dalla messa a dimora!
Come si fa la potatura di produzione del nocciolo
Una volta raggiunta la sua forma definitiva, la potatura di un esemplare di nocciolo è davvero cosa semplice, e lo stesso vale per le piante che ormai hanno una certa età e che si trovano nei nostri orti o giardini. È importante ricordare che la potatura deve essere finalizzata a stabilire un equilibrio tra l’attività vegetativa e quella produttiva.
Altrettanto importante è tenere sempre in mente che il nocciolo fruttifica sui rami prodotti l’anno precedente. Quelli più corti, inferiori ai 6-8 centimetri di lunghezza, in genere non porteranno alcun frutto, mentre quelli più idonei per la produzione di nocciole sono di lunghezza compresa tra i 15 e i 20 centimetri.
Poiché il nocciolo è una pianta che tende a produrre molti polloni radicali, ogni anno questi devono essere potati perché è necessario concentrare le energie della pianta su un numero ridotto di rami. Inoltre dalla chioma vanno asportati tutti i rami eventualmente danneggiati dalle intemperie, rinsecchiti, malati o intrecciati l’uno con l’altro.
Un altro aspetto di fondamentale importanza è la potatura dei rami più vecchi, che vanno tagliati poco al di sopra della base del nocciolo allo scopo di stimolare la produzione di giovani branche, più vigorose e produttive. Quando si tagliano questi rami è possibile avere a che fare con diametri piuttosto grossi: in questi casi per favorire la cicatrizzazione rapida dei tagli di potatura è consigliabile l’applicazione di un apposito mastice.
Inoltre è necessario sempre tenere in ordine la vegetazione e potare i rami del nocciolo che crescono eccessivamente verso l’interno: così facendo, si otterrà una chioma ariosa nella quale la luce sarà in grado di penetrare in modo ottimale.
Ho piantato in montagna a circa 900/mt di altitudine n.40 ceppi di nocciolo ed ho un problema tutti gli anni i noccioli sono bucati sia la buccia che il nocciolo interno , vorrei se possibile sapere da cosa puo’ dipendere se dal terreno oppure da qualche insetto. Aspetto una vostra gradita risposta
è la pulce…devi fare i trattamenti
cosa vuol dire “i noccioli sono bucati”? intendi le nocciole? cosa intendi per buccia? intendi il guscio? Riscrivi la domanda essendo più preciso. Non stiamo scrivendo i pensierini di 3a elementare.
o il mio nocciolo che fa i frutti vuoti devo per caso metterne un’altro vicino grazie
Buonasera,
ci mi puo’ dire perche le ncciole che ho prodotto
sono piccole e malate
alcune adirittura marcie all’interno.
CIAO RAFFAELE
ANCH’IO SONO RAFFAELE
E
HO LO STESSO PROBLEMA CHE HAI TU
E’ IL PRIMO ANNO CHE HO RACCOLTO LE NOCCIOLE
DEL TERRENO DI MIO NONNO
E
HO RACCOLTO NOCCIOLE PICCOLE E MARCIE ALL’INTERNO