Parassiti e malattie dell’olivo

Anche se generalmente sono caratterizzate da una buona resistenza, parassiti e malattie dell’olivo purtroppo sono sempre in agguato per queste piante mediterranee. La prevenzione è indispensabile, ma naturalmente anche saper riconoscere tempestivamente i problemi aiuta a prendersi cura al meglio degli esemplari del proprio orto o giardino: ecco quali sono le principali minacce da cui guardarsi.

Parassiti e malattie dell'olivo

I parassiti e le malattie dell’olivo

Se dovessimo stilare una classifica delle malattie e dei parassiti dell’olivo più temibili, al top dovremmo sicuramente mettere la mosca dell’olivo (Dacus oleae), che depone un uovo in ciascun frutto sin da quando essi si sono appena formati. La larva scava gallerie nella polpa, distruggendo i frutti, e per combattere questi dannosissimi parassiti dell’olivo si deve ricorrere al trattamento con insetticidi specifici.

Anche le cocciniglie, e in particolare la cocciniglia mezzo grano di pepe (Saissetia oleae), colpiscono l’olivo ma a differenza dei parassiti precedenti ne succhiano la linfa; la loro presenza è facilmente individuabile poiché sulle foglie compaiono piccoli scudetti che assomigliano appunto a dei grani di pepe divisi a metà. Per intervenire efficacemente contro questi parassiti dell’olivo è possibile spargere sulle piante degli appositi prodotti fitosanitari.

La tignola dell’olivo (Prays oleae) attacca secondo una precisa successione temporale prima le foglie, poi i fiori e infine i frutti; per ovvie ragioni, è questo terzo stadio ad essere il peggiore. Esistono però in commercio prodotti a base di esteri fosforici, da maneggiare con estrema cura, per sbarazzarsi di questo dannoso parassita.

Le malattie di natura fungina

Diffuso soprattutto al centro-nord, l’occhio di pavone (Cycloconium oleaginum) è un fungo piuttosto semplice da riconoscere: colpisce solo la pagina superiore delle foglie, con macchie di forma tondeggiante che assumono colorazioni brune o rossastre. Alla fine le foglie cadono, provocando danni talvolta anche massicci; esistono varietà di olivo più resistenti di altre all’occhio di pavone, ma in caso di attacco si può ricorrere a prodotti antifungini a base di rame.

Determinando gravi effetti sulla produzione di frutti, il marciume delle drupe (Sphaeropsis dalmatica) è un patogeno fungino che causa macchie e indurimenti nella polpa delle olive che successivamente possono anche marcire. I trattamenti con poltiglia bordolese sono indicati per evitarne la diffusione.

Tra le malattie dell’olivo la lebbra (Gloeosporium olivarum) può avere conseguenze devastanti, soprattutto al sud quando si verificano periodi particolarmente piovosi. Macchie di colore giallastro-bruno si formano sulle foglie e sui frutti, determinandone la caduta; anche in questo caso sono opportuni trattamenti preventivi con prodotti rameici da effettuarsi nella stagione autunnale.

Altri due parassiti e malattie dell’olivo da cui guardarsi

Oltre a parassiti e malattie dell’olivo descritti in precedenza, anche delle batteriosi possono colpire questa specie: in particolare ricordiamo la tubercolosi o rogna dell’olivo (Pseudomonas savastanoi) che determina i suoi impatti negativi su tutta la pianta ma in particolare sulle foglie e sui rametti. Tra le malattie dell’olivo questa non è affatto difficile da riconoscere, dal momento che sulla pianta compaiono tessuti tumorali di forma tondeggiante che col passare del tempo diventano brunastri. Un buon prodotto per combattere la rogna dell’olivo è la poltiglia bordolese, ideale da impiegare sulle piante danneggiate dagli agenti atmosferici per evitare che il batterio si insedi nei tessuti.

Attenzione, infine, al rodilegno giallo (Zeuzera pyrina) che tra parassiti e malattie dell’olivo è uno dei più inconfondibili. Le sue grosse larve di colore giallastro scavano infatti profonde gallerie nel tronco e nei rami dell’olivo, e in corrispondenza dei fori d’ingresso si possono vedere aggregati di escrementi. Questo parassita si può combattere con prodotti a base di solfuro di carbonio.

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Una risposta

  1. Sisma

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