Coltivare l’olivo

L’olivo (Olea europaea) è una pianta diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, e rappresenta un’importante voce dell’agricoltura per moltissime zone italiane. Oltre ai risvolti economici, in alcune regioni questi alberi dall’aspetto inconfondibile vengono coltivati anche a scopo ornamentale: se anche voi desiderate coltivare l’olivo, ecco i nostri consigli.

Coltivare l'olivo

Per coltivare l’olivo occorre il terreno giusto

Non pochi sono gli anni che occorrono a un olivo per diventare fertile e fruttificare; perciò, se il vostro obiettivo è raccoglierne i frutti, è bene che acquistiate un esemplare già adulto da un vivaio o da un centro specializzato in giardinaggio. Dal punto di vista climatico, coltivare l’olivo è molto più semplice al sud rispetto che al nord ed è per questo che man mano si risale lungo lo stivale le piante tendono ad essere meno alte e frondose.

Ad ogni modo la coltivazione è possibile anche nel settentrione, a patto di non trascurare un aspetto fondamentale: l’olivo è una pianta che per via della sua natura ‘marittima’ non tollera i ristagni idrici a livello di radici. Pertanto, il terreno in cui andremo a mettere a dimora la nostra pianta dovrebbe essere caratterizzato da un medio impasto, da un buon contenuto di sostanza organica e da una consistenza che agevoli il drenaggio. Per coltivare l’olivo non costituisce invece un particolare problema la presenza di ghiaia e sassi, che anzi possono migliorare il deflusso delle precipitazioni.

La messa a dimora dell’olivo

Una volta appurato che il nostro terreno sia idoneo per coltivare l’olivo, occorre scavare una buca profonda 60-70 centimetri e spargervi sul fondo del concime organico come ad esempio il letame maturo oppure lo stallatico. Si può anche aggiungere un fertilizzante che apporti a lenta cessione azoto, fosforo e potassio.

Il tutto va ricoperto con uno strato di terriccio al fine di evitare che le radici entrino in contatto con i fertilizzanti e si “brucino”; dopodiché si provvede a collocare la pianta all’interno della buca facendo sì che la zona del colletto – ovvero la zona in cui apparato radicale e aereo si congiungono – rimanga a livello del terreno.

Dopo aver finito di riempire la buca con il materiale di riporto, si deve compattare bene il terreno effettuando poi un’innaffiatura con qualche litro di acqua per favorire l’attecchimento delle radici. Nel caso delle piante più giovani ed esili, è utile il ricorso a un tutore da piantare nel terreno per indirizzarne la crescita e coltivare l’olivo in modo perfettamente verticale.

Consigli finali per coltivare l’olivo

Come detto in precedenza, l’olivo non è una pianta che necessita di irrigazioni sistematiche dal momento che le precipitazioni sono in genere più che sufficienti per garantire gli apporti idrici di cui ha bisogno. Questo ad eccezione delle prime fasi di crescita della pianta, in cui le radici non sono ancora molto sviluppate: in questi casi innaffiare è una pratica consigliata, senza però esagerare. Può anche essere utile, per coltivare l’olivo con successo nei climi più caldi ed aridi, somministrare acqua ma sempre con sporadiche e limitate irrigazioni.

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