Susino: varietà, caratteristiche e coltivazione

Dal punto di vista botanico, il susino appartiene alla famiglia delle Rosaceae e, in particolare, al genere Prunus. All’interno di questo genere troviamo diverse specie, ripartite in tre gruppi in base alla loro origine: specie asiatico-europee, specie cino-giapponesi e specie americane. Alcune specie di Prunus sono autofertili, altre invece sono autoincompatibili; l’impollinazione è favorita dalla presenza di insetti pronubi come ad esempio le api.

Il susino

Con il termine “susino” si identifica un gruppo di piante originarie di diverse aree geografiche mondiali: in primis dell’Asia, ma anche di Europa ed America settentrionale. Attualmente il susino è coltivato in tutto il mondo, e in Italia le regioni nelle quali si registra la maggior densità di coltivazioni sono l’Emilia Romagna e la Campania, che da sole forniscono circa i tre quarti dell’intera produzione nazionale.

Altre regioni fortemente vocate sono Piemonte, Trentino Alto Adige, Marche ed Abruzzo, anche se a livello familiare il susino può essere coltivato con successo praticamente ovunque.

susino

Susino: varietà asiatico-europee

A questo gruppo appartengono i susini europei (Prunus domestica), siriaci (Prunus insititia) e mirabolani (Prunus cerasifera), alberi in grado di raggiungere dimensioni medio-grandi con 9 metri di altezza massima. I fiori sono portati soprattutto sui mazzetti di maggio, più raramente sui rami misti. Rispetto ai susini cinogiapponesi, quelli europei tendono ad essere più tardivi nella fioritura, che spesso avviene contemporaneamente all’emissione delle prime foglioline.

A questo gruppo di susini appartengono diffuse cultivar come ad esempio President, Regina Claudia, Stanley e Bluefree. Queste cultivar sono in genere autocompatibili, anche se è sempre consigliabile introdurre alcuni impollinatori in giardino per assicurarsi una buona fruttificazione.

Susino: varietà sino-giapponesi

A questa categoria di susini appartengono il Giapponese puro (Prunus triflora) ed altri gruppi minori. A differenza dei precedenti, questi alberi da frutto sono più vigorosi e produttivi, ma autoincompatibili: per questo, è indispensabile predisporre nelle loro vicinanze altri esemplari di impollinatori. I susini cinogiapponesi fioriscono abbastanza precocemente, spesso ancor prima che avvenga la schiusura delle gemme.

Susini americani

Quest’ultima categoria di susini comprende alcuni ibridi di notevole interesse dal punto di vista agronomico, come ad esempio lo Shiro che viene diffusamente coltivato in Emilia Romagna.

Caratteristiche biologiche e morfologiche del susino

Prima di poter entrare nel dettaglio delle questioni legate alla potatura del susino, è indispensabile mettere a fuoco alcune caratteristiche peculiari di questa pianta che permetteranno di comprendere meglio gli interventi che richiede.

Il susino è una pianta generalmente considerata rustica e resistente, anche se questo aspetto è largamente influenzato dalla cultivar di appartenenza. In genere questa specie da frutto non tollera le gelate tardive, anche se è in grado di sopportare inverni piuttosto rigidi e lunghi senza problemi. È soprattutto il gruppo dei susini cinogiapponesi a risentire degli effetti negativi dei ritorni di freddo primaverili, dal momento che la fioritura di queste piante è piuttosto precoce.

Anche la pioggia può causare molti problemi durante la fase di impollinazione, mentre il vento può danneggiare la produzione poiché causa la caduta dei frutti. Per quanto riguarda infine il terreno, il susino è ben tollerante verso praticamente tutte le tipologie di substrato; esiste inoltre una grande varietà di portainnesti che si può adattare a terreni di ogni genere.

Forme di allevamento del susino

Il susino può essere coltivato in diverse forme di allevamento, ovvero:

  • Vaso
    gli alberi vengono piantati a distanza di 5-7 metri l’uno dall’altro, mantenendo un astone di circa un metro di altezza dal quale si dipartono, a corona, quattro o cinque branche principali. Su queste branche, a loro volta, sono portati i rami fruttiferi.
  • Palmetta
    questa forma di allevamento le piante sono disposte in parete, lungo filari che distano circa 4-5 metri l’uno dall’altro. Tra un susino e l’altro, nella stessa fila, vengono lasciati 4 metri di distanza. Le branche della pianta possono essere fatte crescere in modo simmetrico, asimmetrico oppure obliquo, mediante legature sui supporti del filare.
  • Ipsilon
    anche in questa forma di allevamento le piante sono disposte lungo filari, ma presentano un astone lungo sino a 80 centimetri dal quale si dipartono, trasversalmente al filare, le branche principali. Tra una fila e l’altra vengono lasciati circa 5 metri di distanza, mentre ciascuna pianta dista dall’altra un metro e mezzo.

Potatura del susino

impara a potare

2 Commenti

  1. FLAVIO VENUTI
  2. ANTONY 54

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