Manutenzione motosega

La motosega è uno strumento comodissimo per tagliare senza fatica rami e tronchi.
Si usa spesso nel mondo agricolo e nel garden: per lavori di manutenzione e potatura in parchi e giardini, per il taglio delle piante nei boschi, per fare legna da ardere. Per avere un attrezzo sempre funzionale è importante una buona e costante manutenzione. Scopriamo come farla.

Manutenzione motosega: perchè è importante

La motosega è un attrezzo da lavoro di tipo meccanico con propulsione a motore ed è soggetta a usura in parecchie componenti. Inoltre segatura di legna, resine e olio si impastano sporcando molte parti meccaniche.

La corretta manutenzione della motosega è quindi un’operazione importantissima, perchè l’eccessiva usura potrebbe facilmente portare alla rottura di qualche elemento.

Ecco quindi il motivo di effettuare sempre una corretta e costante manutenzione e pulizia.

La manutenzione permette di avere una motosega che dura a lungo, che garantisce prestazioni all’altezza dell’attrezzo e che può essere usata in tutta sicurezza.

Non dimentichiamo infatti che la motosega è potenzialmente pericolosa: si basa su una catena rotante in cui ciascuna maglia è dotata di una lama. Lame in rapido movimento, notevole potenza della catena, gas di scarico dei modelli con motore a scoppio: sono tutte fonti di potenziale pericolo. Ecco quindi l’importanza di avere una motosega affidabile (oltre a sapere come usarla bene e in sicurezza).

Manutenzione motosega

Come è fatta una motosega

Prima di mettere le mani sull’attrezzo è importante capire come funziona e quali sono le sue parti fondamentali.

Esistono modelli di motosega (qui trovate una guida alla scelta) che differiscono tra loro per forma, dimensioni e componenti, ma nella maggior parte dei casi gli elementi costitutivi sono rappresentati da:

  • Gruppo motore: solitamente si tratta di un motore a combustione interna a due tempi, da 30-120 cm3 di volume; esistono anche motoseghe che funzionano con elettricità, aria compressa oppure sistemi idraulici, ma sono meno comuni e meno pratiche perché non trasportabili.
  • Meccanismo di trasmissione è formato tipicamente da un sistema corona-pignone e da una frizione, che trasmettono il moto ad una catena tagliente.
  • Catena: la catena della motosega è formata da maglie di diverso tipo disposte in successione, che sono precisamente maglie di guida, di taglio e di collegamento. Ciascuna sezione è un elemento metallico rivettato che assomiglia a una catena di bicicletta, ma è dotato di denti taglienti. Questi denti sono fatti di acciaio e presentano una forma appuntita oppure ricurva, con entrambi i margini taglienti. La catena è mantenuta in tensione da un apposito dispositivo tenditore.
  • Barra di guida: è l’elemento portante sul quale scorre la catena, e la sua lunghezza è solitamente compresa tra 45 e 65 centimetri. La barra di guida è dotata di un copribarra che viene infilato sulla catena, consentendo il trasporto in sicurezza della motosega.
  • Sistema di impugnatura: la motosega viene tenuta in mano ed azionata tramite una impugnatura dotata di un apposito paramano, che protegge dalle schegge prodotte ma anche da possibili danni dovuti alla rottura improvvisa della catena. Alcune particolari motoseghe, come ad esempio quelle utilizzate per la potatura, sono corredate di un dispositivo di aggancio che consente di fissarle ad una fune.
  • Acceleratore: è situato in corrispondenza dell’impugnatura e serve per regolare la velocità di movimento della catena.

Le motoseghe sono anche dotate di un sistema di lubrificazione che, automaticamente, distribuisce sulla catena la quantità di olio necessaria a garantirne lo scorrimento senza attriti. In alcuni modelli, soprattutto professionali, è presente anche un dispositivo per la riduzione delle vibrazioni che permette un utilizzo più confortevole dell’attrezzo e un minore stress a livello di braccia e schiena.

Normativa sulle motoseghe

In Italia la normativa specifica che riguarda uso e manutenzione motosega è il D.PR. n. 459 del 1996 relativo alle macchine, mentre dal punto di vista tecnico la norma di riferimento è la UNI EN 11681-2.

Queste norme stabiliscono che le motoseghe devono essere dotate dei seguenti elementi di protezione:

  • Freno catena: un dispositivo che blocca il movimento della catena quando, per qualsiasi motivo, la motosega si volge nella direzione dell’operatore. Il freno catena può essere ad azionamento manuale o automatico.
  • Dispositivo di arresto. Serve per bloccare il motore in caso di emergenza. Una volta che si ricorre a questo dispositivo, non è necessario mantenerlo in funzione.
  • Blocco dell’acceleratore: questo dispositivo di sicurezza impedisce che l’acceleratore della motosega sia azionato quando l’operatore non tiene in mano l’impugnatura. In questo modo viene impedito qualsiasi azionamento di tipo accidentale.
  • Fermo della catena: è un particolare perno situato alla base della barra della motosega che, in caso di fuoriuscita della catena dalla sua guida o di rottura accidentale, la blocca prima che possa causare danni.
  • Copribarra: componente protettivo che, come una guaina, viene infilato sulla catena per trasportare in sicurezza la motosega.

Manutenzione prima dell’utilizzo della motosega

Per funzionare in modo efficiente e non comportare pericoli per chi la utilizza, la motosega deve essere sottoposta ad un’accurata manutenzione.

Innanzitutto, prima dell’utilizzo bisogna:

  • Controllare i livello dell’olio di auto lubrificazione della catena, contenuto nell’apposito serbatoio. È importante ricordare che questo olio è differente da quelli utilizzati per i motori dei veicoli o per preparare la miscela. L’olio per le motoseghe è un prodotto specifico che va acquistato attenendosi ai consigli del produttore. Se la catena non viene correttamente lubrificata, aumenta la sua usura e di conseguenza il rischio che essa si possa rompere improvvisamente.
  • Utilizzare carburante corretto. Nella motosega a scoppio il carburante da utilizzare deve essere miscelato con olio, dal momento che le motoseghe dotate di miscelatore automatico sono poco diffuse (e in genere molto costose). Per preparare la miscela, si parte dalla comune benzina aggiungendovi olio nella misura minima del 2-3% (fare riferimento al manuale per verificare il dosaggio); pertanto, per ogni litro di benzina bisogna impiegare 20-30 ml di olio miscela. Attenzione perché questo aspetto è molto importante: se non si aggiunge olio al combustibile, il motore finirà per gripparsi e quasi di sicuro si sarà costretti a sostituire la motosega. Esiste anche la benzina alchilata che si può acquistare pronta all’uso.
  • Affilatura dei denti. La motosega deve essere sempre ben affilata per poter garantire un taglio efficiente. Come capire se essa inizia a perdere il filo? Semplicemente, bisogna osservare la segatura che viene prodotta dalla motosega: l’ideale è avere trucioli di dimensioni pari a circa 4-5 millimetri; quando il truciolo è più fine, significa che la lama non è più affilata in modo ottimale. Per affilare la lama, bisogna ricorrere ad un affilatore elettrico o a lime manuali, procedendo su ogni dente.

Affilatura della catena

Affilare è una delle operazioni fondamentali della manutenzione.

Una catena perfettamente affilata ed efficiente aumenta la resa del lavoro e abbassa sensibilmente il rischio di contraccolpi, e quindi di incidenti per l’operatore e sollecitazioni per il motore.

Si tratta di un lavoro da approfondire guardando video tutorial (se ne trovano diversi su YouTube) e che si impara poi con la pratica.

Consiglio di acquistare più di una catena, in modo da poter lavorare a lungo senza dover metter mano alle lime. Si può anche far affilare le catene in officine e rivenditori.

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8 Commenti

  1. Giovanni
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  8. Matteo

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