Coltivare salvia è davvero semplice, si adatta a diverse condizioni climatiche e cresce bene, non teme siccità, caldo e freddo.
Per moltiplicare la pianta il metodo di propagazione più semplice è quello tramite la tecnica della talea, poiché i rami di salvia radicano con facilità. Seminare la salvia richiede invece più pazienza.
La propagazione per talea impiega meno di un anno per sviluppare una nuova pianta ben formata e pronta da trapiantare, a differenza dei 2-3 anni necessari con la coltivazione tramite seme.
Contenuti della guida:
Periodo migliore
Il periodo migliore per realizzare la talea di salvia è quando il clima è temperato, per cui da metà primavera (aprile) a metà autunno (ottobre), evitando i mesi particolarmente caldi dell’estate.
Durante questi periodi, le piante sono in una fase di crescita attiva e le temperature sono generalmente miti, fornendo le condizioni ideali per il radicamento delle talee.
È importante notare che la salvia è una pianta resistente e le talee possono essere propagate con successo durante tutto l’anno, proteggendo adeguatamente le giovani talee.
Prelevare il rametto
Per realizzare la nostra talea di salvia, dobbiamo prima di tutto prelevare il rametto dalla pianta madre.
Se ci troviamo a potare la pianta di salvia possiamo approfittarne per ottenere rametti e propagarla.
Bisogna recidere il ramo ad una lunghezza totale massima di 10/15 cm e poi pulire la parte inferiore, rimuovendo le foglie per i primi 6/8 cm della talea.
Rifiniamo con un taglio inclinato di circa 45° la parte che andrà interrata creando una piccola punta, quest’accortezza favorirà il radicamento, perché espone più superficie.
Non è un problema se la talea sembra corta, anzi, meno lunga è la nuova piantina e minore sforzo dovrà fare per mettere le radici. Per velocizzare il radicamento è possibile anche usare del macerato di salice, mentre sono da evitare ormoni radicanti chimici. Anche il miele ha proprietà radicanti e può essere impiegato sulla parte bassa del rametto.
Mettere la talea nel terriccio
In genere la salvia si preferisce farla radicare direttamente in un vasetto con la terra.
È necessario preparare il vaso in cui andremmo a trapiantare la talea di salvia. Il terriccio può essere un mix di torba e sabbia (rapporto 70/30), o in alternativa, fibra di cocco o altri terricci. Si può anche utilizzare il terriccio impiegato normalmente per la semina delle piante da orto.
Per una sola talea di salvia va bene un vaso piccolo, se ne scegliamo uno grande possamo piantare più talee. Vanno interrati i primi 6-7 cm del rametto, poi ricoprire con il terriccio e pressarlo con le dita.
Talea di salvia in acqua
Una tecnica alternativa consiste nel mettere la talea di salvia in acqua e far nascere le prime radichette prima di metterla nel terreno.
Il prelievo del rametto e la sua preparazione è lo stesso, solo che prima di metterlo nel terriccio all’interno del vaso, dovrà essere immerso per un terzo nell’acqua.
L’acqua potrebbe evaporare e andrà rabboccata. Dopo 3 settimane dovrebbero iniziare a spuntare delle radici ben sviluppate da poter procedere al trapianto in vaso.
Questo sistema può favorire il radicamento, ma richiede un passaggio in più.
Cosa fare dopo aver fatto la talea
Effettuato il trapianto, la tela di salvia deve essere irrigata con costanza. Il terreno deve essere umido, ma non troppo bagnato. Nelle prime due settimane bisogna irrigare spesso e con poca acqua, per poi ridurre la frequenza quando la talea avrà attecchito, (generalmente in 4/6 settimane).
La pianta poi dovrà essere nutrita, ma in un terriccio ben arricchito dovrebbe avere tutto quello che serve per la sua fase iniziale di vita, avrà bisogno di un po’ di concime organico più avanti, dopo il trapianto nell’orto o nel vaso definitivo. È importante non esagerare con le quantità, soprattutto con l’azoto.
Bisogna proteggere la talea di salvia dagli sbalzi climatici e garantirgli luce, avendo cura di evitare l’esposizione diretta ai raggi solari.
È importante non smuovere mai il terreno per controllare se la talea ha sviluppato le radici, perché sono molto fragili e potrebbero rompersi facilmente.
Trascorso circa un anno, la talea dovrebbe essere una piantina robusta e pronta ad essere trapiantata in giardino, nell’orto o nelle aiuole. In caso di coltivazione in vaso sul balcone, si potrà rinvasare in un contenitore più grande.
Un ultimo consiglio: per quanto la talea di salvia sia una tra le più semplici, la percentuale di riuscita non è del 100%, meglio fare qualche piantina in più che trovarsi poi senza.
Articolo di Adele Guariglia