Il basilico è una pianta antica, profumata e molto utile; si usa in cucina per insaporire i piatti e si usa anche in giardino, o in terrazzo, per profumare gli ambienti durante l’estate, grazie alla sua fragranza delicata che mette d’accordo proprio tutti. Non è difficile da coltivare, ma resta il fatto che il basilico, tra le erbe aromatiche, è forse quella più delicata e ha bisogno di diverse attenzioni.
Ogni anno è la stessa storia: questa volta il basilico sarà perfetto! E invece puntualmente qualche cosa va storto! Non è colpa vostra e del vostro pollice nero, tranquilli, è che il basilico è una pianta aromatica particolarmente delicata.
Bastano pochi accorgimenti per prendersene cura, ma se manca qualcosa, ecco che il basilico assume il classico aspetto un po’ afflosciato, smette di crescere come dovrebbe o ingiallisce. Ecco allora tutto quello che c’è da sapere per farlo crescere bene applicando tutti i segreti del mestiere!
Basilico: qualche notizia utile
Il nome botanico del basilico è Ocimum Basilicum. Si tratta di una pianta erbacea con ciclo annuale che appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Arriva dall’Oriente, in particolare dall’India e poi la sua coltivazione si è diffusa anche in altri paesi, come il Vietnam, la Cambogia, la Cina, la Thailandia e il Laos.
Grazie al clima temperato delle zone mediterranee, ben presto la coltivazione del basilico si è diffusa anche del nostro paese e da quel momento le sue foglie sono ingredienti preziosi per le nostre ricette, in particolare sughi e salse.
Di basilico esistono diverse varietà, ognuna diversa tra loro. La pianta di basilico può raggiungere anche i 60 cm e le sue foglie sono ovale, a volte ondulate e incredibilmente profumate. La pianta di basilico produce anche dei fiori, in genere di colore rosa o bianchi, che però vanno rimossi dalla pianta per evitare che la fioritura interferisca con la crescita.
Tra le varietà di basilico esistenti, ecco le più comuni:
- Basilico greco: è una pianta rustica, conosciuta anche con il nome di “basilico a palla” per via della sua crescita arrotondata
- Basilico tailandese: dal sapore che ricorda la menta e la liquirizia, molto aromatico
- Basilico lattuga: dalle foglie molto grandi e dal sapore che ricorda la menta
- Basilico rosso: dal colore rosso e dall’aroma fruttato e famoso per la produzione del pesto che si presenta, per l’appunto, di colore rosso.
La varietà scelta è molto soggettiva e varia in base ai gusti. In ogni caso il basilico è una pianta che ha molte proprietà benefiche; è ricco di grassi vegetali, zuccheri, fibre, proteine, vitamine e sali minerali.
Basilico: trucchi per coltivarlo bene
Avete comprato una piantina di basilico e una volta a casa l’avete lasciata lì, in quello stesso vaso? Ecco, questo è il primo errore che non si dovrebbe commettere! Se volete che la vostra pianta cresca bella e rigogliosa dovete rinvasarla subito, in un vaso più grande, possibilmente di terracotta, e adagiare sul fondo uno strato di argilla, che avrà la funzione di drenare e di evitare i ristagni d’acqua, nemici del basilico.
Poi dovrete occuparvi dell’annaffiatura. La regola è: non troppa acqua, ma neanche troppo poca. E come facciamo a regolarvi? Usare un po’ di intuito, in questo caso, non fa mai male: controllate il terreno e se vedete che è piuttosto secco, significa che la pianta ha bisogno di acqua. In caso contrario, se il terreno è umido, vuol dire che la quantità che stata apportando è corretta.
Il basilico, poi, è una pianta che ci fa capire molto bene se sta soffrendo. Quando ha bisogno di acqua assume quel classico aspetto un po’ appassito e non vi sarà difficile, quindi, accorgervi di quando è il momento di aumentare l’annaffiatura.
Il momento migliore per bagnare il basilico sono le prime ore della mattina oppure quelle del tramonto. E ricordatevi sempre di non annaffiare mai quando il sole colpisce la pianta in modo diretto.
Altro fattore molte importante per la buona crescita del basilico è l’esposizione al sole. Il basilico è una pianta che ha bisogno di tanto sole e quindi deve essere esposto in una zona luminosa, purché non sia costantemente a contatto diretto con i raggi del sole per evitare che le sue foglie si brucino rovinosamente. Meglio che la pianta sia anche al riparo dalle correnti d’aria, che potrebbero disturbare la sua crescita.
E poi, ultimo consiglio ma non certo per importanza: ricordatevi di tagliare i fiori del basilico quando li vedete spuntare! Se non li eliminate, la pianta ne risentirà; per prima cosa avrà più difficoltà a crescere e poi anche le foglie avranno un sapore diverso, meno buono insomma.
Coltivare il basilico in balcone
Il modo migliore per avere un ottimo basilico a chilometro zero è quello di coltivarselo da soli. No, non serve avere un orto o un giardino, perché il basilico si può facilmente coltivare anche sul balcone, in vaso.
Vi servirà un vaso non troppo profondo, meglio di terracotta come abbiamo detto prima, un po’ di argilla e un po’ di buona volontà, oltre a un’ottima memoria che dovrà ricordarvi di bagnarlo tutti i giorni.
Mettete la terra nel vaso, inserite i semi di basilico e ricopriteli con uno strato di terra di circa 1 cm. Annaffiate e coprite il vaso con una pellicola trasparente (meglio se mettete il vaso in un posto riparato mentre siete in attesa delle prime foglie).
Le prime foglie dovrebbero spuntare circa dopo due settimane. Controllate sempre l’aspetto delle foglie: devono essere di un verde ben acceso e, quando le staccate per cucinare, ricordatevi di partire sempre dall’alto, dalla cima.
Se invece avete la fortuna di avere un orto, o un bel giardino, allora l’occasione di coltivare una bella pianta di basilico direttamente nel terreno è ghiotta. La semina si comincia a partire dalla metà del mese di aprile, a primavera inoltrata quindi, quando il clima è più mite e le temperature cominciano a salire.
Ricordatevi di annaffiare regolarmente la vostra pianta, di rimuovere i fiori e di concimare il terreno con sostanze nutritive di tanto in tanto. Questo permetterà al basilico di crescere rigoglioso e in salute.