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Il clima in cui coltivare il susino con successo
Il susino (Prunus domestica, P. triflora ed altre specie) viene coltivato a livello commerciale in diverse regioni italiane, tra cui in particolare l’Emilia Romagna, la Campania e l’Abruzzo. Trattandosi di una pianta abbastanza rustica, però, la sua adattabilità nei confronti dei diversi climi italiani è ampia pertanto si può coltivare il susino da nord a sud senza troppi problemi (fatto salvo per le cultivar più esigenti in termini di temperature e altri parametri ambientali).
Dal punto di vista della resistenza al freddo, il susino è una specie che non teme i geli invernali; estremamente dannose sono invece le gelate primaverili, quando la pianta si trova in condizioni di vulnerabilità perché alle prese con la fioritura e l’emissione delle prime foglie.
È bene coltivare il susino in aree che non siano troppo soggette alle precipitazioni in primavera e in estate, dal momento che l’eccessiva umidità causa problemi sia in fase di fioritura che durante la maturazione dei frutti (marciumi, spaccature, attacchi fungini…).
Scegliere la varietà giusta a seconda del terreno
I susini che si possono trovare oggi in commercio appartengono a numerose varietà di provenienza europea ed asiatica, innestate su portainnesti di diverso tipo come ad esempio il susino europeo, il mirabolano, il pesco o l’albicocco. Sono i portainnesti, in particolare, a dover essere considerati in fase di scelta delle piante da mettere a dimora: a seconda della tipologia di terreno a disposizione, infatti, esistono tipologie più o meno indicate.
Ad esempio l’albicocco dà buoni risultati nei terreni asciutti e di consistenza sabbioso-limosa, mentre il pesco resiste bene ai ristagni idrici nel terreno; il mirabolano si adatta ai terreni sia siccitosi che umidi, ma non sopporta bene il freddo; e via dicendo. Per coltivare il susino giusto è bene affidarsi al consiglio del personale del vivaio o dell’azienda agricola presso la quale si acquisteranno le piante da mettere a dimora.
Coltivare il susino con adeguate irrigazioni
A differenza di altri alberi da frutto, le cui radici si sviluppano in profondità nel terreno, il susino è caratterizzato da un apparato radicale abbastanza superficiale che in genere non va oltre il metro e mezzo di profondità. Ciò comporta che in caso di periodi particolarmente siccitosi sia necessario fornire alle piante un’adeguata irrigazione, regolare ma mai in quantità eccessive. Se il terreno risultasse troppo imbibito di acqua, infatti, si rischierebbero dannosi marciumi alle radici che possono portare anche alla morte della pianta.
Altro aspetto importante da tenere in considerazione per coltivare il susino al meglio è che per via delle sue radici superficiali bisogna prestare molta attenzione alle lavorazioni del terreno (es. zappature), evitando di arrivare troppo in profondità con gli attrezzi.
Mi occorre conoscere se potrei realizzare un liquore al suino.
Saluti. grazie. Alfio Patanè
salve,ho un terreno di 5000 mq. quante piane posso impiantare e che utile posso ricavarne
@ Alfio Patanè
“Mi occorre conoscere se potrei realizzare un liquore al suino.”
Metta in infusione alcolica del lardo stagionato… ?
Francesco