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Potare il noce
Il noce (Juglans regia) viene coltivato da tempo immemore dall’uomo, allo scopo di ricavarne legno di ottima qualità e per raccoglierne i frutti utilizzati per moltissimi scopi diversi (soprattutto alimentari). L’origine di questa specie di grande interesse economico, ma anche ornamentale, va ricercata nella lontana Asia: la coltivazione del noce in Europa iniziò comunque molti secoli orsono.
Di aspetto vigoroso, con tronco dritto e slanciato, il noce è un albero dal portamento eretto e maestoso; le sue foglie sono caduche. Dal punto di vista botanico, questa pianta è monoica: ciò significa che su di essa compaiono sia fiori maschili che fiori femminili. Essi presentano distinte peculiarità, che è importante conoscere ai fini produttivi:
- I fiori maschili del noce si originano sui rami prodotti l’anno precedente all’inizio della primavera, prima della comparsa delle foglie. Essi hanno una forma pendula e il loro colore tende al verdognolo.
- I fiori femminili si originano invece dai nuovi germogli, e compaiono pertanto insieme alle nuove foglioline primaverili.
Dalla fecondazione dei fiori si ottiene il frutto, la noce, che è costituito da un esocarpo carnoso e di consistenza fibrosa (mallo), dapprima verde e che alla maturità si annerisce per poi rinsecchirsi e staccarsi. Quando ciò avviene, si libera la noce che a sua volta è composta da un endocarpo legnoso (il guscio) che a sua volta racchiude il gheriglio, il vero e proprio ‘cuore’ del seme.
Come fare la potatura del noce
Per potare una pianta di noce è possibile scegliere due diversi periodi dell’anno. Il primo, quello ‘classico’, è prima della ripresa vegetativa(alla fine dell’inverno/inizio primavera, quando non sono ancora spuntate le nuove foglioline). Il secondo è intorno al mese di giugno-luglio, quando la pianta si trova in piena fase vegetativa.
Gli esemplari di noce reagiscono in modo diverso a seconda del periodo nel quale si esegue la potatura: alla fine dell’inverno, nella zona nella quale sono stati effettuati i tagli, si ha una buona produzione di ricacci nell’annata successiva. Quando si pota in piena estate, invece, l’anno dopo la formazione di ricacci è meno probabile.
Così come avviene per qualsiasi altra pianta, anche la potatura del noce deve sempre essere eseguita con attrezzi ben affilati (che lascino tagli netti, di più agevole rimarginazione) e dalla lama sterilizzata (per evitare la trasmissione di malattie). Attenzione, quando si potano rami medio-grossi, a non lasciare moncherini sulla pianta: il taglio deve essere piuttosto vicino al tronco del noce, senza tuttavia toccarlo.
Indicazioni per una corretta potatura
Va subito detto che il noce è una specie che non tollera le potature drastiche, anzi: meno si interviene sulla pianta, e meglio è. Ciò implica che ogni anno bisognerebbe eseguire tagli minimi, in modo tale da mantenere la forma della chioma regolare e omogenea. Ecco che dunque la potatura di produzione, ovvero quella che si esegue sui giovani esemplari al fine di conferire loro la forma definitiva, risulta di fondamentale importanza per gli anni a venire.
Quando ci si trova di fronte a un esemplare di noce cresciuto in modo armonico, è possibile eseguire in modo semplice interventi di potatura finalizzati a mantenere la chioma omogenea e ariosa, il che si traduce in un ottimale stato di salute e in una maggior produttività della pianta.
La potatura del noce deve iniziare con l’eliminazione dei rami deboli e rinsecchiti eventualmente presenti, e con il taglio di quelle propaggini vegetative che si sovrappongono tra loro o crescono verso l’interno della chioma, invece che rivolte all’esterno. Anche i succhioni, ovvero i rami che si originano lateralmente dal tronco a partire da gemme latenti, vanno potati poiché sottraggono inutilmente energie al noce.
Successivamente la chioma va ridimensionata – in modo sempre molto blando – allo scopo di conferirle una forma omogenea, e per fare questo non bisogna potare completamente i rami. Si devono, piuttosto, eseguire dei “tagli di ritorno”, eliminando la parte terminale e avendo l’accortezza di eseguire il taglio poco al di sopra di una gemma forte e sana (ubicata sul lato inferiore del ramo). In questo modo, il ramo del noce ricrescerà proprio a partire da essa.
Come potare le piante di noce cresciute eccessivamente
Molto spesso, purtroppo, ci si trova di fronte a esemplari di noce che per molti anni non sono stati potati e che perciò sono cresciuti in modo irregolare. In questi casi bisogna sostanzialmente mettersi il cuore in pace perché, se si potassero eccessivamente le grosse branche del noce, esso potrebbe morire nel giro di pochi anni a causa di infezioni fungine del legno e comunque il suo aspetto apparirebbe decisamente sgraziato.
Molti esperti suggeriscono che, in caso di proliferazione incontrollata del noce, sia meglio capitozzare la pianta (ovvero eseguire un taglio quasi a zero del tronco con l’eliminazione dell’intera chioma) o addirittura eliminare completamente l’esemplare. In alternativa, per evitare una soluzione tanto drastica, è possibile eseguire sul noce diversi tagli di ritorno ‘spalmati’ negli anni per cercare di ridimensionare la chioma poco alla volta, ed evitare quindi un eccessivo stress alla pianta tutto in una volta.
Trovo la spiegazione sulla potatura del noce chiara e completa. Liliana
Salve, i primi di Febbraio ho chiesto ad un esperto in potature e cura del verde di potarmi un noce di 40 e passa anni che ho dietro casa che non è stato potato da molti anni. Il risultato è stato che mi ha capitozzato la pianta lasciando soltanto le 3 branche principali ricoprendole poi con del mastice cicatrizzante per cicatrizzare meglio i tagli. In primavera e nei pross. anni mi riprenderà il Noce grazie.
Per Daniele Felicioni; secondo la mia opinione la pianta che non è stata potata invasivamente negli anni precedenti alla capitozzatura (basandomi sulla tua descrizione) può essere sopravvissuta (sono passati 5 mesi) ma non avrà più sicuramente la sua forma naturale ma sarà solo una grossa palla verde durante l’estate ed un appendiabiti durante l’inverno. Fossi io a decidere, denuncerei chi ha fatto uno scempio tale e poi abbatterei la pianta. Col passare del tempo diventerà pericolosa e a serio rischio di schianto perché la struttura sarà sempre più debole. PS. A fine febbraio dell’anno prossimo farei dei nuovi tagli per rimuovere il mastice (parlo di 2cm prima della capitozzatura.
Buongiorno, la mia pianta di noce che ha almeno 20 anni di vita si sta seccando ai rami e alle foglie che ne ha decisamente poche confronto al normale.
Il tronco alla base della terra presenta una foratura nericcia.
Mi farebbe piacere avere dei consigli
Buongiorno, ho una pianta di noce ( in Liguria) che ha circa 40 anni, non è stata mai potata ed è fondalmentalmente utilizzata come pianta ornamentale.
E’ situata vicino a casa( due metri) su un terrazzo a secco, i suoi rami coprono il tetto della casa.
Sono preoccupata perchè ho paura che possa creare dei danni.
Apparentemente la pianta sembra sana, due anni fa sono stati tolti alcuni rami secchi.
Cosa debbo fare: potarla? in che modo? creo danni alla pianta potandola o capitozzandola?
Come ho letto può diventare più fragile e quindi corro il rischio che mi cada?
In attesa di una sua risposta la ringrazio
Daniela
Io ho una pinta di noce che da oltre dieci anni e’ stata piantata in un uliveto,a distanza,
e sin all’anno scorso, questa’albero non ha prodotto nemmeno l’ombra di un noce,
che sosa devo fa? Saverio SIMONE
Circa 8 anni fa ho acquistato un noce,privo del ramo centrale che funge da guida.Oggi è un bell’albero alto un decina di metri,ed ha rami periferici,come un comune albero da frutta.Chiedo: dovrei potarlo in altezza? Come posso fare ,se fosse possibile far nascere un ramo centrale di modo che nel tempo possa essere di guida?Grazie.
Ho acquistato un terreno con un noce abbastanza vecchio e grande, solo che quando è germogliato ho constatato che solo un ramo grande ha proliferato, mentre tutti gli altri, grandi e piccoli sembrano secchi, non so che fare, mi dicono che il noce è molto delicato, e non vorrei che mi seccasse del tutto.
Eh si, purtroppo il noce è un albero molto delicato. Una potatura sbagliata non solo potrebbe causare la morte dello stesso a causa di parassiti, ma anche diventare pericoloso. Il noce, infatti, se sottoposto ad una potatura invasiva tende ad allungarsi soprattutto nel fusto, situazione che potrebbe essere pericolosa soprattutto se l’albero si trova in zone ventose. La cosa migliore da fare è munirsi di una motosega da potatura e fare una manutenzione costante. Il taglio va fatto in prossimità delle cercine, in modo da velocizzare i tempi di cicatrizzazione. Se il noce è ben sviluppato, la potatura è da eseguirsi nel mese di giugno-luglio; se invece la potatura è finalizzata alla produzione il periodo giusto è in autunno. In questo modo, sfoltendo la chioma, la luce penetrerà anche all’interno della stessa.
Quest’anno i tre alberi di noce non hanno fatto una noce, abituato a raccogliere in questi giorni per fare il nocino, ho avuto stamani la brutta sorpresa.
Come mai zero noci ? Non è stato portato, sembra sano ed è il primo anno che non producono.
Attendo Vs cortese risposta
Marco
Iil mio albero di noci e’ cresciuto in altezza, mai stato potato, avra’ circa 20 anni, pero’ e’ troppo alto e, dopo vaia, temo che cadendo a seguito fenomeno meteo , possa causare danni alla cabina elettrica, benche’ distante diversi metri. pensavo di far tagliare la cima, ma leggendo quanto sopra, non so se e’ una cosa fattibile. la pianta produce bene, anzi benissimo. ma la sicurezza, ovviamente, ha la precedenza su tutto. cosa faccio?
Ciao Piera, sicuramente ha la precedenza la sicurezza, ma è difficile dire a distanza come meglio intervenire. La pianta in genere si abbassa tramite tagli di ritorno, cercando di fare meno tagli grandi possibili. Sarebbe da vedere l’albero per capire in quali punti si può tagliare, non è una buona idea fare un taglio indiscriminato della cima.