Aster: coltivazione e cura

Gli aster sono piante che formano splendidi cespugli fioriti e variamente colorati di violetto, blu, bianco, lilla, rosa, giallo dorato: sono molto apprezzate a livello ornamentale per la decorazione di parchi e giardini, ma anche per le bordure stradali, le aiole ed i balconi. In questa guida scopriremo le caratteristiche delle principali specie di aster e le cure necessarie per far crescere e fiorire queste piante in tutto il loro splendore.

Identikit dell’Aster

I fiori noti come Aster appartengono all’omonimo genere (Aster spp.), incluso nella famiglia delle Asteraceae. Questo genere è piuttosto ampio, e comprende circa 180 specie diverse originarie del continente europeo ed asiatico. Una recente revisione del sistema di classificazione definisce le specie di aster originarie del continente nordamericano come appartenenti ad altri generi (come ad esempio Symphyotrichum, Oreostemma, Eucephalus ed altri ancora) ma per semplicità sia le specie americane che eurasiatiche saranno, in questa guida, semplicemente definiti come “aster”.

L’Aster, stella del giardino

Il termine aster deriva dalla parola astér che, in greco antico, significa “stella” ed è una chiara indicazione della tipica forma di questo fiore. Molte delle specie spontanee di aster sono apprezzate come piante ornamentali, e per questo nel corso dei secoli sono state oggetto di una selezione da parte dell’uomo, con la nascita di nuovi ibridi che enfatizzassero le dimensioni, i colori ed il periodo di fioritura delle varietà originarie.

Le piante di aster sono perlopiù perenni, in grado di sopravvivere agli inverni grazie alla presenza di gemme dormienti poste al livello del suolo; esistono tuttavia anche specie il cui ciclo biologico è annuale. Gli aster eurasiatici non superano in genere l’altezza massima di un metro (mentre quelli di origine americana possono anche arrivare a tre metri di altezza), e presentano un fusto a portamento eretto che può essere più o meno ramificato nella parte terminale. Ciascuna pianta di aster porta contemporaneamente due tipi diversi di foglie: nella parte inferiore sono presenti foglie basali di forma oblanceolata, caratterizzate da una lieve peluria e disposte a rosetta; più in alto, lungo il fusto si trovano invece foglie cauline di forma allungata, ricoperte da peluria e i cui bordi possono essere lisci oppure leggermente seghettati. Le foglie sono di piccole dimensioni, ed in genere non superano i 25-40 millimetri di lunghezza.

Aster: coltivazione e cura

Il fiore o, meglio, l’infiorescenza, è senza dubbio la parte più appariscente e spettacolare dell’aster, e ricorda per la sua forma una margherita. Ciascuna infiorescenza è composto da numerosissimi piccoli fiori, di due tipi (quelli interni sono tubulosi, quelli esterni ligulati) che si dispongono a formare un “bottone” centrale contornato da petali colorati di forma allungata. I fiori – per semplicità li definiremo così da qui in avanti – dell’aster presentano in genere un diametro compreso fra 2.5 e 5 centimetri. I fiori delle varietà spontanee sono in genere di dimensioni inferiori rispetto a quelli delle varietà selezionate e degli ibridi, che al contrario possono essere anche di grossa taglia.

In Italia esistono due specie spontanee di aster: l’Astro di Virgilio (Aster amellus) che vive a quote inferiori agli 800 metri sul livello del mare nell’Italia del nord, e l’Astro alpino (Aster alpinus) che cresce nell’Italia centrosettentrionale a quote comprese fra 1500 e 2000 metri s.l.m.; entrambi sono di colore viola-lilla, con un “bottone” centrale di un bel colore giallo-arancione.

Normalmente la stagione di fioritura degli aster inizia verso la fine della primavera, per prolungarsi sino al termine del periodo estivo. Una categoria particolarmente apprezzata è quella dei cosiddetti “Settembrini” (Aster novi-belgii, Aster novae-angliae ed altri ancora), che come dice il nome fioriscono ad autunno inoltrato e regalano una macchia di colore quando la maggior parte delle altre specie ormai ha visto concludere il suo periodo di fioritura.

Specie di Aster

Fra le specie maggiormente coltivate – e di molte di esse esistono numerosi ibridi commerciali – possiamo trovare:

  • Aster dumosus
    forma cespugli con fiori dai petali bianchi o azzurri, che contornano un centro di colore giallo dorato;
  • Aster novae-angliae
    proviene dall’America settentrionale, ama i luoghi soleggiati e forma infiorescenze di colori variabili dal rosa intenso al viola scuro, più raramente bianchi o rosa chiaro;
  • Aster divaricatus
    forma cespugli fitti e nuvole di densissimi fiorellini bianchi;
  • Aster novi-belgii
    originario del continente nordamericano, ama i terreni umidi e forma fiori con petali di colore molto variabile: di solito blu-violaceo, ma anche bianco, rosa, blu oltremare o viola scuro;
  • Aster frikartii
    questi ibridi di aster sono piuttosto semplici da coltivare e formano dense fioriture di colore rosa-lilla, che durano a lungo nel tempo;
  • Aster tripolium
    detta anche Astro marino, questa specie si è sviluppata in zone salmastre, estuari ed in prossimità delle coste. Raggiunge un’altezza di circa 50 centimetri, con fiori costituiti da un disco centrale giallo incorniciato da lunghi petali di colore bianco o blu. Nonostante le sue origini marine cresce bene anche se coltivato altrove, a patto che il terreno sia sufficientemente umido;
  • Aster amellus
    produce fiori del diametro di 2-3 centimetri circa, con un disco centrale di colore giallo oro contornato da petali violetto-bluastri che, talvolta, possono anche essere viola o rosa;
  • Aster alpinum
    questa specie produce fiori singoli i cui petali sono frequentemente viola, ma talvolta anche bianchi o rosati. È molto resistente al freddo e frugale, data la sua origine montana, e viene coltivato soprattutto all’interno di giardini rocciosi;
  • Aster puniceus
    noto anche come Settembrino di palude o Astro d’acqua, questa specie forma cespugli molto robusti con macchie fiorite di colore viola e bluastro, nelle quali spicca un bel giallo aranciato.

Coltivazione e cura degli Aster

Gli aster sono piante piuttosto apprezzate nell’ambito del giardinaggio, poiché sono tendenzialmente rustiche ed alcune specie producono fiori anche nella stagione autunnale. La propagazione di questi fiori è un’operazione decisamente alla portata di tutti, dal momento che la pianta può crescere a partire da semine primaverili oppure essere ottenuta direttamente per separazione dei cespi, operazione da compiersi in autunno.

Esposizione ed illuminazione

Le piante di aster amano la luce, pertanto devono essere collocate in zone soleggiate o tutt’al più in condizioni di ombreggiamento solo parziale. Gli aster che crescono in luoghi eccessivamente ombreggiati presentano una crescita stentata, generando pochi, deboli fiori.

Temperature

A seconda delle diverse specie, gli aster prediligono dei range di temperatura ben definiti; in genere l’intervallo ottimale per la crescita e la fioritura è compreso fra 17 e 25°C circa. Nonostante la loro affinità nei confronti del sole e del caldo, gli aster possono sopportare senza problemi anche temperature invernali inferiori ai –20°C.

Annaffiature

Da piante rustiche quali sono, gli aster non hanno bisogno di grandissime quantità di acqua soprattutto se vivono in pieno campo dove possono “accontentarsi” dell’acqua piovana e di qualche saltuaria innaffiatura. Il discorso è diverso quando si parla di piante che crescono nei vasi: in questo caso è necessario fornire loro acqua periodicamente e senza lasciare che il terreno si dissecchi completamente fra un’annaffiatura e l’altra, se si vuole una fioritura rigogliosa e continua.

Terreno

Gli aster crescono bene in qualsiasi tipo di terreno, essendo piante estremamente frugali ed adattabili. Ciononostante le condizioni di migliore crescita si verificano quando il terreno è ricco di humus e viene mantenuto costantemente umido, con un pH tendente al neutro o tutt’al più solo leggermente alcalino. Per gli aster coltivati in vaso, su balconi e terrazzi, va più che bene un terriccio generico per piante fiorite.

È necessario prestare grande attenzione ai ristagni idrici, che devono essere accuratamente evitati poiché sono in grado di causare marcescenze a livello dell’apparato radicale.

Concimazione

Per avere piante vigorose e dalla fioritura lussureggiante, è necessario intervenire all’inizio della primavera con una apposita concimazione che apporti fosforo, azoto, potassio e i microelementi (rame, zinco, ferro, manganese, boro e molti altri ancora) necessari per la ripresa vegetativa, utilizzando preferibilmente un concime organico. Una leggera concimazione dovrebbe essere ripetuta almeno con cadenza mensile durante tutto il periodo della fioritura.

Potatura

Affinchè la fioritura degli aster rimanga sempre vigorosa nel corso del tempo, ogni tre o quattro anni è necessario attuare la divisione dei cespi della pianta troppo espansi al fine di limitarne lo sviluppo eccessivo che potrebbe compromettere la produzione dei fiori. Questa operazione può essere eseguita all’inizio della primavera oppure in autunno avanzato, ma solo quando le piante hanno ormai terminato la fioritura. Mediante un coltello affilato è necessario asportare i getti più vigorosi che si dipartono dalla base della pianta madre, collocandoli nel terreno circostante a debita distanza. Qualora invece la pianta di aster non possedesse un cespo con molti getti, ma una chioma estesa, è necessario potarla verso la fine dell’autunno asportando la vegetazione in eccesso.

Per tutte le piante di aster, sia quelle che crescono in giardino che quelle in vaso, è necessario rimuovere prontamente le parti avvizzite, appassite o danneggiate.

Rinvaso

Le piante di aster che crescono in vaso possono essere rinvasate, se necessario, all’inizio della primavera utilizzando eventualmente un vaso di dimensioni leggermente più grandi.

Parassiti e malattie

In genere gli aster sono piuttosto resistenti all’attacco di parassiti come acari, afidi ed altri insetti. Da temere sono gli attacchi da parte degli agrotidi, voraci bruchi di colore variabile (giallastro, verde, marrone…) con abitudini perlopiù notturne e che si cibano di foglie, steli e radici delle piante. Se abbondanti, gli agrotidi possono causare la distruzione di intere aiole fiorite, perciò al primo segno di rosicchiamenti è bene intervenire con un prodotto insetticida specifico.

In caso di eccessiva umidità ambientale possono instaurarsi infezioni di oidio, una muffa dall’aspetto biancastro che può provocare danni anche gravi. Per evitarne l’insorgenza è bene scegliere il terreno adatto ed evitare i ristagni di umidità.

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Una risposta

  1. Concetta Antonia Caravelli

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