Piante tappezzanti: le varietà

Le piante tappezzanti rappresentano, nell’ambito del giardinaggio, la soluzione ideale per “riempire” aiole, bordure e gli spazi al di sotto di alberi e siepi dove il prato stenta a crescere. Di queste piante ne esistono moltissime specie diverse, tutte accomunate da un portamento più o meno strisciante; in questa guida troverete la descrizione delle principali piante tappezzanti che si possono trovare in vivai e negozi specializzati.

Caratteristiche delle piante tappezzanti

Le piante tappezzanti, come del resto descrive bene il loro nome, sono una particolare tipologia di vegetali che tendono a svilupparsi ricoprendo il suolo. Queste piante sono solitamente perenni e contraddistinte da una crescita che può essere più o meno veloce; in pochi anni, tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile osservare lo sviluppo di un tappeto vegetale che impedisce l’attecchimento delle erbacce.

In natura queste piante tappezzanti, in molti casi, sono quelle che osserveremmo crescere nel sottobosco o in zone poco soleggiate. Il loro portamento prostrato, infatti, è proprio quello che consente di ottimizzare la captazione della scarsa luce che filtra ad esempio tra le chiome degli alberi. Ecco perché molte specie utilizzate come tappezzanti si adattano bene alla crescita in ombra o mezz’ombra; solo alcune, in particolar modo le succulente, prediligono invece le posizioni soleggiate.

Le specie di piante tappezzanti adatte alla crescita in condizioni di scarsa illuminazione sono ideali per “riempire” quelle zone del giardino dove non è possibile far crescere un prato o mettere a dimora altre specie ornamentali. Al di sotto degli alberi dalla grande chioma oppure nelle zone esposte a nord ed ombreggiate da siepi o edifici, le piante tappezzanti possono essere utilizzate per migliorare l’estetica del giardino.

Piante tappezzanti

Alcune piante tappezzanti sono sempreverdi, quindi anche in inverno è possibile continuare ad ammirarle nel giardino; altre invece sono caducifoglie e ogni primavera riprendono a vegetare con nuove foglioline. Le specie tappezzanti possono essere usate sia da sole che in associazione; in quest’ultimo caso, ad esempio, è possibile creare una bella alternanza di colori e forme in giardino.

Oltre agli indubbi vantaggi estetici legati alla messa a dimora delle specie tappezzanti, queste piante sono anche utili ad esempio per controllare l’erosione del suolo nelle zone in pendenza. La copertura vegetazionale e l’azione delle radici, infatti, evitano che le precipitazioni possano erodere il terreno.

Molte specie tappezzanti sono frugali e non particolarmente esigenti in termini di irrigazione, fertilizzazione o potatura, pertanto rappresentano la soluzione ideale per suoli poco fertili, tendenti al sassoso oppure nei quali non è possibile eseguire una manutenzione frequente.

Piante tappezzanti più coltivate

Nei vivai e presso i negozi specializzati in giardinaggio è possibile trovare una grande varietà di specie di piante tappezzanti.

Elenchiamo qui di seguito le tappezzanti più diffuse.

Pervinca (Vinca)

In natura esistono moltissime specie diverse di Pervinca, una bella pianta fiorita che in alcuni casi si presta molto bene ad essere utilizzata come tappezzante. La Pervinca non è una pianta particolarmente esigente, pertanto può essere coltivata anche dai meno esperti; l’importante è collocarla in un ambiente non troppo arido, ad esempio in zone parzialmente ombreggiate o anche in pieno sole, a patto che il terreno sia costantemente inumidito. Questa pianta tappezzante teme il freddo intenso, pertanto in inverno è indispensabile proteggerla con una adeguata pacciamatura.

vinca pianta tappezzante

Da maggio a settembre si consiglia di fornire alla Pervinca una concimazione con cadenza bi- o trisettimanale allo scopo di stimolare la fioritura. I fiori possono essere di colori molto diversi a seconda della varietà: dal bianco al blu, dal violetto al rosato.

Approfondisci: la pervinca

Cerastio (Cerastium tomentosum)

Questa specie di piante tappezzanti è apprezzata per la sua forma tondeggiante, con foglioline di colore verde chiaro ricoperte da una sottile peluria bianca che conferisce loro un aspetto bianco argentato. Il Cerastio si sviluppa molto efficientemente in orizzontale dal momento che i fusti, a contatto col suolo, tendono a formare radici. Di questa pianta esistono diverse varietà; quelle più grandi raggiungono un’altezza di circa 20-30 centimetri, ma ne esistono anche di molto più compatte.

Sul finire della primavera i tappeti di Cerastio si arricchiscono di fioriture di colore bianco e, per questo motivo, nei Paesi anglosassoni la pianta è conosciuta familiarmente con il nome di “Snow-in-Summer” (‘neve d’estate’). Allo scopo di prolungarne la fioritura, è consigliabile rimuovere dalla pianta i fiori non appena essi iniziano ad appassire, in modo tale da concentrare le energie sulla produzione di nuovi boccioli piuttosto che nello sviluppo dei semi.

Lonicera

La Lonicera è, tecnicamente, una specie arbustiva la cui altezza non supera in genere gli 80-100 centimetri. Le sue foglie sono piccole e molto fini, portate su rami allungati e leggermente ricurvi. Esistono diverse varietà di questa pianta: ad esempio la ‘Silver Beauty’ e la ‘Lemon Beauty’ sono apprezzate per le loro variegature colorate, mentre la ‘Maigrün’ è la soluzione ideale per formare tappeti densi.

Se si desiderano tappeti di Lonicera piuttosto compatti è indispensabile intervenire con una potatura almeno due o tre volte all’anno, allo scopo di contenere il vigore di questa pianta. Qualora invece si preferisse un portamento più fitto e cespuglioso, è opportuno lasciare libera la crescita della Lonicera; in entrambi i casi, la vegetazione è talmente fitta da impedire l’attecchimento di qualsiasi altra pianta (infestanti comprese).

Convallaria japonica nana

Questa pianta tappezzante forma tappeti persistenti che durano negli anni, con foglie allungate di colore verde scuro intenso e consistenza piuttosto coriacea. La Convallaria japonica nana è adatta alla crescita in zone ombreggiate e deve essere piantata con densità di circa 10 piante per metro quadro (ovvero un esemplare ogni 10 centimetri). Le concimazioni possono anche non essere frequenti, a patto che il terreno sia ricco di sostanza organica e a pH neutro o tutt’al più tendente all’acido. La Convallaria fiorisce intorno ad aprile-maggio e successivamente forma piccole bacche di colore bluastro.

Sedum

Il Sedum è una pianta tappezzante succulenta, caratterizzata da foglie carnose e piuttosto spesse. Per questo motivo si adatta bene alla crescita nei giardini rocciosi e sui terreni più aridi e soleggiati, dove forma tappeti fitti e densi nei quali non è possibile lo sviluppo di nessun’altra pianta. Il Sedum, per contro, teme le zone ombreggiate e stenta a crescere al di fuori del pieno sole; in inverno sopporta temperature anche piuttosto rigide senza problemi.

Questa specie tappezzante presenta fusticini carnosi sui quali sono portate foglie di colore verde brillante e forma tondeggiante, sulle quali compaiono lievi sfumature rossastre con l’avvicinarsi dell’inverno. All’inizio dell’estate sul Sedum compaiono fiorellini a forma di stella di colore bianco, rosato o rosso portati su infiorescenze erette. Anche se il Sedum cresce bene in qualsiasi tipo di substrato, è consigliabile metterlo a dimora in terreni ben drenati e prevalentemente sabbiosi, anche poveri di nutrienti.

Herniaria glabra

Si tratta di una pianta tappezzante sempreverde che dà origine coperture molto fitte, formate da minuscole foglioline di forma ovale che si sviluppano praticamente rasoterra a 2-5 centimetri dal suolo, creando una sorta di “prato”. Le coperture di Herniaria, tra i mesi di luglio ed agosto, si ricoprono di minuscoli fiorellini di colore verde-giallastro.

Il substrato ideale per la crescita dell’Herniaria è un terreno ben drenato, ad esempio sabbioso o persino sassoso, dal momento che questa pianta teme molto i ristagni di umidità. Per la sua crescita l’Herniaria ha bisogno di posizioni estremamente soleggiate; piantumando questa tappezzante è possibile ricoprire senza problemi aree di decine di metri quadrati di ampiezza.

Pachysandra terminalis variegata

Questa specie, appartenente alla famiglia delle Buxaceae, è una sempreverde a portamento strisciante che presente foglie disposte a mazzetti. Le foglie sono portate su fusticini corti e presentano un margine smussato; il loro colore è verde scuro con variegature color panna. A cavallo tra aprile e maggio sulla Pachysandra compaiono fiorellini di colore bianco, poco appariscenti
e talvolta con leggere sfumature viola. Per questa pianta tappezzante non è necessaria una concimazione frequente, e il terreno ideale è fresco e ben drenato.

La Pachysandra cresce bene nelle zone ombreggiate e il suo sviluppo è piuttosto veloce, anche se l’altezza finale in genere non supera i 10 centimetri. La varietà che si sviluppa meno in assoluto è la ‘Kompakta’ (di nome, e di fatto), che cresce radente al suolo. Attenzione: la Pachysandra tende a diventare infestante, perciò bisogna tenerne controllata la crescita per evitare che col tempo invada altre zone del giardino.

Dichondra repens

La Dichondra è una pianta erbacea perenne che viene spesso utilizzata per sostituire l’erba del “classico” prato all’inglese. Questa specie strisciante forma tappeti compatti e densi, estendendosi facilmente su ampie zone di terreno. Le sue foglie sono di piccole dimensioni, caratterizzate da un colore verde chiaro e da una forma tondeggiante. Di solito l’altezza dei fusticini non supera i 3 centimetri, e in primavera è possibile osservare la comparsa di fiori di colore bianco-giallastro, poco appariscenti.

Dal punto di vista gestionale, la Dichondra è la specie tappezzante ideale per chi non ha tempo da dedicare al proprio giardino dal momento che non richiede interventi né di tosatura, né di irrigazione frequente e nemmeno di concimazione. Questa pianta inoltre sopporta piuttosto bene gli inverni rigidi ed è in grado di crescere sia in pieno sole che in zone ombreggiate, anche su terreni poco fertili.

Evonimo

Di questa pianta dalle foglie variegate esistono diverse varietà, ma la più utilizzata come tappezzante è probabilmente la Euonymus fortunei var. radicans. Fra tutte le varietà di Evonimo, questa presenta le foglie più scure in assoluto, ed esistono cultivar che differiscono tra loro per l’accostamento di colori: ad esempio la ‘Emerald Gold’ presenta variegature di color giallo crema, mentre nella ‘Emerald Gaiety’ i colori sono verde e bianco. In inverno le foglie tendono invece ad arrossarsi in risposta alle basse temperature, un fenomeno del tutto naturale che non deve essere scambiato con una patologia fogliare.

L’Evonimo è una pianta sempreverde estremamente resistente nei confronti del freddo; essa predilige le posizioni soleggiate e, maggiore è la luce alla quale viene esposta, più intenso sarà il contrasto delle variegature fogliari.

Edera

Anche se nell’immaginario collettivo l’edera si arrampica su alberi, graticciati e facciate di edifici, in realtà è possibile far crescere questa pianta anche in orizzontale, come tappezzante. Sfruttando le sue notevoli capacità di crescita si può utilizzare l’edera per ricoprire terreni rocciosi, sia al sole che all’ombra, dal momento che l’illuminazione non costituisce un fattore limitante per il suo sviluppo.

Di varietà di edera ne esistono moltissime, che differiscono tra loro per portamento, colore e forma delle foglie. Questa pianta è l’ideale da coltivare anche per i giardinieri meno esperti e nelle condizioni più difficili, dal momento che non presenta particolari esigenze in termini di substrato: l’unica cosa da ricordare è che l’edera non tollera i ristagni idrici e i terreni eccessivamente acidi. L’ideale per la sua crescita è rappresentato da un substrato leggero, drenante e tendente alla neutralità.

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2 Commenti

  1. Arienti Angelo
  2. Massimo Giarnieri

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