Coltivare l’actinidia

L’albero che produce gli squisiti kiwi, ovvero l’actinidia, è originario dell’Asia e solo da un centinaio d’anni a questa parte viene coltivato anche in Europa. Il clima di molte zone italiane è favorevole allo sviluppo della pianta, al punto che siamo il primo produttore di kiwi al mondo: vi sveliamo in questa guida come coltivare l’actinidia con successo.

Coltivare l’actinidia

Conoscenze base per coltivare l’actinidia

A differenza di altri alberi da frutto l’actinidia (Actinidia chinensis) è caratterizzata da una crescita rampicante e, sui suoi elastici rami, crescono fiori di due tipi: maschili e femminili. In termini botanici la pianta è quindi dioica, poiché produce fiori di entrambi i sessi; la loro impollinazione viene mediata principalmente dalle api e da altri insetti pronubi come ad esempio i bombi. Ciò comporta che, se si vuole coltivare l’actinidia, la presenza di arnie o comunque di spazi naturali nelle vicinanze dà sicuramente una spinta in più alla produzione!

Dal punto di vista climatico, l’actinidia si adatta alla perfezione a molte aree geografiche italiane come ad esempio la pianura padana. La pianta è in grado di tollerare senza particolari problemi anche i freddi invernali più intensi così come le estati torride, a patto che in quest’ultimo caso l’umidità dell’aria sia elevata. Per contro può essere un problema coltivare l’actinidia in zone in cui vi sono frequenti gelate a fine inverno, oppure precoci brinate autunnali, poiché la pianta ne risente molto.

Il terreno giusto per l’actinidia e la scelta della cultivar

Il substrato in cui la pianta cresce meglio è dotato di sostanza organica in quantità discrete e di un contenuto non eccessivo di calcare; il terreno deve essere profondo, non compatto e caratterizzato da pH preferibilmente neutro o leggermente acido. Meglio evitare invece di coltivare l’actinidia sui suoli argillosi, la cui compattezza ostacola lo sviluppo delle radici e che sono soggetti a pericolosi ristagni idrici.

Nei vivai è possibile trovare piante di actinidia già pronte per essere messe a dimora. La varietà più diffusa a livello commerciale è la “Hayward”, i cui frutti possono essere incontrati frequentemente anche nei supermercati. Si potrebbero comunque trovare in vendita anche altre varietà di questa pianta da frutto, nel qual caso è bene chiedere consiglio al personale del vivaio per avere la certezza di scegliere la più adatta al proprio orto o giardino.

La necessità di coltivare l’actinidia in pieno sole

Veniamo, dunque, all’ultimo consiglio utile per coltivare l’actinidia al meglio delle sue possibilità. Bisogna prestare molta attenzione all’esposizione del luogo in cui essa viene mesa a dimora: la presenza di un adeguata illuminazione da parte dei raggi del sole è infatti indispensabile se si desidera che la pianta cresca sana e rigogliosa.

Per contro i rami che si dovessero sviluppare in condizioni di scarsa luce diretta tendono ad essere meno lignificati e robusti, e quindi più soggetti alla rottura accidentale e ai danni causati dal gelo invernale. È anche frequente che rami di questo tipo producano fiori in quantità ridotta, con conseguenze ovviamente non positive sulla produttività complessiva della pianta.

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