Concimare l’olivo

A differenza di altre specie arboree, concimare l’olivo non è un’operazione colturale particolarmente complessa né da eseguire in modo sistematico. Bisogna però sapere di quali elementi la pianta ha bisogno, e quali sono le forme di somministrazione ideali per metterli a sua disposizione: proseguite nella lettura per scoprire informazioni utili per eseguire al meglio la concimazione.

Come concimare l'olivo

I principi base per concimare l’olivo

Azoto, fosforo e potassio sono i nutrienti più importanti con cui concimare l’olivo, e sono conosciuti come “macroelementi” poiché sono quelli richiesti in quantità maggiori. Per contro esistono anche i “microelementi”, che in termini quantitativi non possono competere coi tre sopracitati ma che dal punto di vista nutritivo risultano altrettanto fondamentali.

Essi sono in particolare il magnesio (componente fondamentale della clorofilla), il calcio (interviene nella regolazione della traspirazione della pianta e del suo equilibrio idrico) e lo zolfo (costituisce alcuni amminoacidi essenziali), senza poi dimenticare ferro, boro ed altri microelementi.

Stabilire di quanti nutrienti ha bisogno una pianta non è cosa semplice, poiché ogni varietà ha i suoi fabbisogni specifici; bisogna inoltre considerare la fertilità originaria del terreno, pertanto prima di concimare l’olivo si consiglia di far analizzare il substrato nel quale le piante crescono.

La concimazione a base di azoto

L’azoto è un macroelemento essenziale per lo sviluppo vegetativo delle piante, pertanto per accrescerne le dimensioni e la vigoria può essere opportuno concimare l’olivo con composti a base di azoto ammoniacale o di azoto nitrico.

L’azoto ammoniacale, in particolare, risulta ideale per le piante che crescono nei climi più caldi e aridi, mentre quello nitrico è consigliato nelle zone più temperate purché il periodo dell’anno in cui viene distribuito non sia eccessivamente piovoso (questa forma di azoto, infatti, viene facilmente dilavata dalle precipitazioni). I periodi migliori per la somministrazione dei concimi azotati sono l’inizio della primavera e l’autunno; in caso di bisogno può essere effettuata anche una concimazione estiva.

Concimare l’olivo con la sostanza organica

Il potassio gioca un ruolo fondamentale in termini di abbondanza della fioritura e ingrossamento dei frutticini, mentre le carenze di boro possono far cadere i frutti precocemente e nei casi più gravi persino portare alla morte della pianta. La buona notizia è che tuttavia, per quanto riguarda questi macro e microelementi, nella maggior parte dei casi non occorre concimare l’olivo in modo mirato poiché in genere i terreni sono già in grado di rispondere alle esigenze della pianta.

Una buona norma, tuttavia, è quella di effettuare distribuzioni di sostanza organica come ad esempio di letame maturo, che va ad incrementare la frazione organica del suolo e vi apporta una gamma ampia di nutrienti a lento rilascio che vanno ad incrementare le riserve del terreno.

Nei climi caldi è possibile concimare l’olivo con la sostanza organica ogni due anni circa, mentre per quanto riguarda le zone settentrionali l’intervallo temporale può essere superiore.

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