Pesca percoca

Profumata, soda e dal sapore inimitabile, la percoca è un frutto che sa di estate. Viene coltivata in diverse zone d’Italia, dalla Romagna alla Puglia, e durante la bella stagione compare sulle tavole (e nei calici) a regalare attimi squisiti. In questa guida sulle percoche scopriremo le origini di questi frutti e le diverse varietà coltivate, con un occhio alle sagre tradizionali che vedono questa varietà di pesca come protagonista.

La percoca è un frutto ottimo per la salute ed il benessere: contiene buone quantità di fibre, sali minerali e vitamine (soprattutto vitamina A e C), a fronte di un basso apporto calorico. Questa varietà di pesca è apprezzata per le sue proprietà rinfrescanti e dissetanti, alla quali si unisce un’azione diuretica e depurativa per l’organismo. Il suo consumo stimola la funzionalità gastrica ed intestinale, e nel caso di frutti essiccati è apprezzabile la loro azione blandamente lassativa.

Pesca percoca

Identikit della pesca percoca

La pesca percoca è un frutto che presenta una polpa decisamente compatta, che è talmente aderente al seme centrale da dover spesso richiedere l’ausilio di un coltello per separarla (è, come si suol dire, “non spiccagnola”). Proprio per via di questa polpa soda e resistente le pesche di questa varietà vengono spesso impiegate dalle aziende alimentari, ed utilizzate per la produzione di pesche sciroppate, succhi, confetture, polpe, puree e conserve, nonché dall’industria della distillazione.

Non si tratta di pesche che vengono spesso destinate al consumo fresco, e questo è probabilmente un peccato perché il profumo intenso e il sapore gradevolissimo sono una vera e propria prelibatezza.

Varietà di pesca percoca

Le principali varietà di pesca percoca coltivate sono:

  • Giallona di Siano. Prodotta soprattutto nel territorio di Siano (Sa) e nei comuni limitrofi, questa percoca presenta una forma rotonda ed è di medie dimensioni. La maturazione avviene tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, e la sua polpa è di colore giallo chiaro, soda e saporita. È una varietà prodotta in quantità limitate, poiché ha dovuto lasciare il posto a prodotti ortofrutticoli più moderni, ma è ancora una parte importante del patrimonio agricolo tradizionale campano.
  • Puteolana. Proviene dalla provincia di Napoli, e precisamente dalla fertile area flegrea. Questa varietà, conosciuta anche con il nome di “Percoca Vesuvio”, è probabilmente la più famosa fra tutte le percoche e sino a qualche decennio fa era addirittura la più coltivata di tutta la Campania. La Percoca Puteolana è un frutto di pezzatura medio-grande, che matura nel mese di luglio.
  • Terzarola. Ampiamente coltivata nelle province campane di Napoli e Caserta, questa pesca deve il suo nome al fatto che la sua maturazione avviene a partire dalla fine dell’estate. Queste percoche si raccolgono a partire dalla fine di agosto sino ad ottobre inoltrato: sono, perciò, di “terza epoca” e dette, di conseguenza, “terzarole”. Esistono diversi tipi di percoca terzarola, come ad esempio le varietà bianca, gialla, dorata, rossa.
  • Percoca col Pizzo. Questa varietà di percoca viene coltivata soprattutto nell’area flegrea del territorio napoletano, e la sua maturazione è tardiva: la raccolta infatti si svolge nei mesi di settembre ed ottobre. Per questo, anche la Percoca col pizzo viene considerata come appartenente al gruppo delle “terzarole”. Il nome di questa percoca deriva dalla presenza di un “pizzo” piuttosto marcato. Le percoche di questa varietà sono caratterizzate da una pezzatura medio-grande, con una buccia dal bel colore giallo aranciato ed una polpa compatta e dal sapore dolce.
  • Percoca di Turi. Proviene dal territorio dell’agro turese, situato in provincia di Bari, dove viene coltivata sin dagli anni ‘50. Questa percoca una volta era conosciuta come il nome di “Guardaboschi” in onore del suo scopritore; si tratta di un frutto dal colore giallo carico con leggere sfumature di rosso chiaro, e dalla pezzatura medio-grande. La polpa della Percoca di Turi è particolarmente soda e compatta, con un gusto intenso e gradevole che la rendono una vera e propria prelibatezza.
  • Percoca romagnola. Questa varietà di percoca viene coltivata prevalentemente in Romagna, sia nelle zone di pianura che in collina. I frutti di percoca romagnola sono di forma tondeggiante e leggermente asimmetrica, e presentano una ben visibile linea di sutura; la loro pezzatura è media. La buccia di questi frutti è di colore giallo, così come la polpa che si presenta soda e dal sapore dolce e leggermente acidulo. La maturazione della percoca romagnola avviene abbastanza tardivamente, e la raccolta inizia verso la metà di agosto.

Fra le varietà di pesca percoca più diffuse a livello commerciale troviamo anche Baby Gold, Galdiero, Di Francia, Romea, Carson, Everest, Calante, Federica, Tebana.

Zona di produzione della percoca

Detta anche percocca, è una particolare varietà di pesca (Prunus persica) a polpa gialla che viene coltivata nel nostro Paese soprattutto in Calabria, Puglia, Basilicata ed Emilia Romagna, anche se la zona di produzione storicamente più famosa si trova in Campania, ed in particolar modo in provincia di Salerno (valle del Sarno, area flegrea e Siano).

Il legame con la Campania è talmente profondo che, in questa regione, ben quattro varietà di percoca sono riconosciute come PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale), nella categoria “prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati”. Queste pregiate varietà ortofrutticole sono note come Percoca Puteolana, Percoca Giallona di Siano, Percoca col Pizzo e Percoca Terzarola.

’A percoca ind ‘o vino: pesche e vino

Una tipica usanza di molte zone della Campania è quella di preparare una sorta di “mangia e bevi” immergendo percoche tagliate a pezzi nel vino bianco o rosso; un ottimo compagno, ad esempio, è il Primitivo del Salento. Il tutto si conserva in frigorifero, e si consuma un po’ come si fa con una sangria, rinfrescante e dissetante: prima si beve il vino e poi si mangiano i pezzi di percoca rimasti sul fondo, ormai intrisi di vino e decisamente… gustosi.

Questa specialità è talmente popolare ed amata che ogni anno, a Siano in provincia di Salerno, si svolge una tradizionale sagra esclusivamente dedicata alla cosiddetta “sangria napoletana”. Questa sagra, che prende il nome di “Sagra della braciola di capra e della percoca giallona di Siano nel vino”, è un atteso appuntamento che si svolge abitualmente nella prima metà del mese di agosto, e richiama moltissimi visitatori ed appassionati della buona tavola e della tradizione (vedi link in fondo alla pagina).

Una simile manifestazione si svolge anche in territorio pugliese, e precisamente a Loconia, frazione del comune di Canosa di Puglia situato in provincia di Barletta-Andria-Trani. In questa manifestazione viene addirittura indetto il concorso per la “percoca più grande” dell’intero raccolto!

Le percoche sono ottimi frutti non solo da annegare nel vino, ma anche per preparare profumatissime confetture, torte, crostate, budini, sorbetti e qualunque altra ricetta dolce scateni la nostra fantasia in cucina.

impara a potare

4 Commenti

  1. ermes
  2. giusy
  3. Giovanni Lattanzi
  4. CLAUDIO RUSSO

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