Varietà di fico: selvatico e domestico

Il fico è una pianta molto diffusa nel bacino del Mediterraneo, che in Italia cresce praticamente ovunque ed in particolare nelle aree dal clima più caldo. I suoi frutti dolcissimi e gustosi sono eccellenti, sia mangiati al naturale che usati per una miriade di specialità, dalla marmellata ai gelati, fino alla realizzazione di dolci tipici locali come il celebre “libretto di fichi” abruzzese.

Fico domestico

Le caratteristiche della pianta di fico

Il fico (Ficus carica L.) è una specie arborea originaria dell’Asia occidentale che da migliaia di anni è stata introdotta anche in Europa e successivamente in altri paesi del mondo. Al genere Ficus appartengono circa 700 specie diverse, ma la specie Ficus carica è la più interessante per l’uomo dal momento che produce ottimi frutti.

Essa è presente con due sottospecie

  • Fisuc carica sativa (fico domestico)
  • Ficus carica caprificus (fico selvatico o caprifico).

Questa pianta cresce spontaneamente in tutto il bacino del Mediterraneo, soprattutto nelle zone dal clima secco e caldo, e ha rappresentato in passato una importante risorsa alimentare per le gente comune, dal momento che le sue esigenze in termini di suolo ed irrigazioni sono minime.

Il maggior produttore europeo di fichi è il Portogallo, ed in Italia le coltivazioni più estese si trovano in regioni come Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Il fico è comunque in grado di crescere praticamente in ogni zona del nostro paese, anche nelle regioni settentrionali, sebbene con una produzione leggermente inferiore sia in termini qualitativi che quantitativi. Le temperature minime invernali che questa pianta è in grado di sopportare si aggirano intorno ai –10°C.

La pianta, nonostante la credenza diffusa relativa al fatto che non si pota, gradisce invece una pur delicata e ragionata potatura.

Il fico domestico che tutti conosciamo può raggiungere altezze di 6-8 metri circa ed è caratterizzato da un tronco robusto e da un ampio apparato radicale in grado di intercettare anche la più scarsa umidità del terreno. Sui rami sono presenti, in posizione apicale, delle gemme a fiore che alla loro schiusura formano una particolare infiorescenza conosciuta con il nome di siconio.

Il siconio è costituito da un ricettacolo di consistenza carnosa, e al suo interno sono contenuti fiori unisessuali; all’estremità opposta rispetto all’inserzione sul ramo, vi è un foro detto ostiolo.

Fico domestico e selvatico: le differenze

Due diverse tipologie di frutti sono prodotti dalle piante di fico domestico:

  • Fichi primaticci o fioroni
    la formazione di questi frutti inizia in autunno, mentre la maturazione si completa nella primavera inoltrata dell’anno successivo.
  • Fichi “veri”
    a differenza dei precedenti, i fichi veri si formano sulla pianta in primavera per giungere a maturazione in estate-autunno.

Per quanto riguarda invece il fico selvatico, esistono ben tre diversi tipi di frutto:

  • Mamme
    si formano durante l’inverno, ma al loro interno sono presenti solo fiori femminili abortiti.
  • Profichi
    al loro interno si trovano sia fiori femminili che maschili, e compaiono in primavera.
  • Mammoni
    maturano in estate e contengono sia fiori femminili che maschili.

Varietà di fico domestico

Nel fico domestico si distinguono due principali categorie di cultivar, ovvero:

  • Cultivar unifere
    sono in grado di produrre solo fichi estivo-autunnali, e sono ad esempio le varietà Meloncello, Arneo, Napoletana, Brogiotto Nero, Marchesano, Cantano, Borsamele, Albanega e Ottato Rosso.
  • Cultivar bifere
    oltre ai fichi estivo-autunnali, queste cultivar producono anche i fioroni primaverili e le più importanti sono Ottato Bianco, Sessune, Piombinese, Del Vescovo, Fracazzano e Columbano.
impara a potare

2 Commenti

  1. karolus
  2. giacominoentessano

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