Gerani: coltivazione e cura

I gerani sono tipici fiori da balcone: una pianta adattabile e molto semplice da coltivare, utile anche ad allontanare insetti sgraditi come le zanzare.

Scopriamo come prenderci cura delle nostre piantine di geranio, per avere sempre vasi fioriti su davanzali e terrazzi.

Geranio: coltivazione e cura

Caratteristiche dei gerani

Il geranio, altrimenti detto pelargonio, è un genere di piante fiorite appartenenti alla famiglia delle Geraniaceae che comprende circa 200 diverse specie tra perenni, arbustive e succulente. Queste piante sono originarie dell’Africa meridionale e sono caratterizzate da una grande diffusione in tutto il mondo, essendo apprezzate come specie da vaso e da giardino.

Il termine “pelargonio” venne coniato dal botanico olandese Johannes Burman nel 1738, e deriva dalla parola pelargós greca che significa “cicogna”: una parte del fiore, infatti, è simile al becco di questo uccello trampoliere.

Le foglie di geranio sono solitamente di forma lobata o pinnata, e disposte alternate sullo stelo della pianta; spesso presentano lunghi piccioli e venature sulla lamina fogliare, che risaltano per il loro colore più chiaro o più scuro. I fiori del geranio presentano cinque petali, e sono disposti in ombrelle di colore bianco rosa, rosso, fucsia, viola scuro, rosso aranciato e molte altre tonalità.

Esistono in commercio numerose varietà di geranio, che scopriremo a fine articolo. Cominciamo a vedere le caratteristiche comuni di questa famiglia di fiori, per imparare a prendercene cura in coltivazione

Dove coltivare il geranio

Il geranio è una pianta che richiede relativamente poche cure, trattandosi di specie frugali e resistenti. Ciononostante, è bene prestare particolare attenzione ad aspetti importanti come ad esempio le innaffiature e l’esposizione alla luce solare.

Esposizione e ventilazione ideali per il geranio

La maggior parte delle varietà di geranio cresce bene alla luce del sole, perciò queste piante possono essere utilizzate per balconi e terrazzi esposti a sud e sudest. Esistono anche varietà che necessitano zone più ombreggiate ed al riparo dalla luce solare diretta, ma comunque sufficientemente luminose.

Come sapere se il geranio riceve abbastanza luce? Semplice, è sufficiente osservare la pianta: se abbondano germogli, foglie e fusti ma non fiori significa che la pianta non ha sufficienti energie per la fioritura perché non riceve abbastanza luce e, quindi, tende a sovraprodurre le proprie strutture fotosintetiche.

Temperature adatte

I gerani sono piante che ben si adattano alle temperature medio-alte, e che di conseguenza soffrono il freddo invernale intenso. Per questo si consiglia, con l’arrivo della stagione fredda, di riparare le piante mediante strati di foglie secche, pagliericcio o con del materiale sintetico da giardinaggio (come ad esempio il tessuto non tessuto).

In caso di freddi particolarmente intensi, come ad esempio in montagna e nelle zone dell’Italia settentrionale, è consigliabile potare le parti aeree delle piante e collocare i vasi al di sotto di coperture in plastica (ottimo è il PVC) che formino piccole “serre” nelle quali trascorrere il periodo invernale.

Piantare i gerani

Per cominciare a coltivare gerani conviene recarsi in vivaio e acquistare delle piantine. Si potrà poi riprodurre per talea le piante.

Quando piantare

Il momento migliore per piantare è l’inizio della primavera, facendo attenzione alle ultime gelate. Occorre infatti per precauzione aspettare una temperatura notturna intorno ai 10°C.

Se la pianta deve essere travasata, il consiglio è di bagnarla prima, in modo che non subisca una crisi di trapianto dovuta a un improvviso passaggio da siccità a eccesso d’acqua.

Come scegliere i gerani migliori

Quando ci si reca dal vivaista per acquistare gerani, occorre prestare attenzione ad alcune caratteristiche della pianta che si sta per comprare. La pianta deve essere:

  • Ramificata bene, a partire dalla base.
  • Compatta.
  • ricca di foglie e boccioli.
  • Colletto e foglie non devono avere aree brune, gialle o macchiate.
  • Lo stelo deve essere verde intenso, tenero e non troppo robusto, il che indica che la pianta è giovane.

Moltiplicare gerani per talea

Il geranio è una delle piante più facilmente riproducibili per talea: questo metodo, pur nella sua semplicità, presenta infatti un ampio margine di successo.

È sufficiente asportare in primavera un rametto della pianta di circa 5-15 centimetri di lunghezza, utilizzando un paio di forbici bene affilate.

La talea va collocata in una soluzione di acqua e ormoni radicanti (reperibili in qualsiasi garden center e negozio specializzato), per poi trasferirla in un terriccio soffice e ben aerato. Dopo tre o quattro settimane la talea è pronta per essere messa in vaso e dare origine a una nuova pianta di geranio che presenta le stesse caratteristiche della pianta “madre”.

Coltivare gerani in vaso

geranio in vaso

I gerani sono un fiore spesso coltivato in vaso, su balconi e davanzali. La tecnica di coltivazione non cambia molto, in vaso o in giardino, ma se vogliamo piantare gerani in vaso è importante scegliere vaso e terriccio correttamente.

Qual è il vaso giusto per i gerani

La risposta va data considerando innanzitutto le varietà che saremo intenzionati a coltivare, e la loro rigogliosità. In genere si utilizzano fioriere rettangolari, cassette o vasi rotondi, che si adattano bene alle piante da balcone.

Le dimensioni del vaso variano senz’altro in funzione di quelle della pianta: si va da un diametro minimo di una ventina di centimetri per le piante più piccole, sino a 40 per quelle di dimensioni maggiori.

Nel caso delle cassette, per ciascun geranio bisogna calcolare uno “spazio vitale” di una ventina di centimetri circa: perciò una fioriera da 40 centimetri ne potrà ospitare due, una da 60 centimetri tre, e così via. La profondità del terriccio dovrebbe essere di almeno 20-25 centimetri, e questo soprattutto per i gerani pendenti che hanno la necessità di ancorarsi saldamente al substrato.

Molto importante che i vasi per gerani abbiano fori sul fondo e sottovaso, per non avere ristagno idrico sul fondo.

Terriccio adatto al geranio

È ormai piuttosto comune trovare in commercio diversi tipi di terricci specificamente formulati per i gerani. Queste piante crescono comunque bene su substrati leggermente acidi, soffici e ben drenanti, nei quali siano presenti buone quantità di torba di sfagno ed argilla che permettano di trattenere l’acqua.

Come e quanto concimare

La concimazione dei gerani è un punto cruciale, in particolare se coltivati in vaso. Deve essere effettuata all’inizio della primavera e regolarmente durante l’intero periodo vegetativo, sino al sopraggiungere dell’autunno.

Si consiglia l’utilizzo di concimi a base organica e concimi liquidi da sciogliere nell’acqua utilizzata per le innaffiature. La concimazione consente di supportare le piante durante la loro crescita e di permetterne la fioritura abbondante, perciò i prodotti utilizzati devono contenere le giuste quantità di azoto, fosforo, potassio e di microelementi (ferro, magnesio, calcio, zinco, boro, rame…).

È importante che i concimi non contengano troppo azoto, altrimenti le piante tenderanno a vegetare piuttosto che a produrre fiori; un’ottima soluzione è quella di ricorrere a concimi specificatamente formulati per i gerani.

Annaffiature giuste per il geranio

Una delle principali fonti di sofferenza per i gerani non è rappresentata dalla siccità, quanto dagli eccessi idrici. Queste piante provengono infatti da climi tendenzialmente aridi, pertanto bisogna annaffiarle regolarmente ma evitando che i sottovasi si riempiano di acqua.

Per non incorrere in un eccesso di irrigazione, è bene attendere che il terreno si dissecchi prima di innaffiare ulteriormente le piante; di solito per questa operazione sono preferibili le ore del mattino. L’innaffiatura è indispensabile nel periodo che va dalla fine di maggio sino a settembre, mentre durante il resto dell’anno per le piante di geranio è più che sufficiente l’acqua che arriva dalle precipitazioni.

La potatura del geranio

Con il sopraggiungere della primavera i gerani vanno potati, eliminando la vegetazione in eccesso. Durante tutto il periodo della fioritura è bene “tenere a bada” la produzione di foglie e rami asportando quelle in sovrannumero, così come i boccioli quando essi siano troppo densi.

Non appena i fiori sono appassiti, è necessario rimuoverli non solo per un fattore estetico, ma anche per evitare che il geranio convogli le sue energie nella maturazione dei semi. Con questi piccoli accorgimenti si permette al geranio di condensare le proprie energie su una fioritura vigorosa, equilibrata e prolungata nel tempo.

Le foglie ormai secche o che stanno appassendo vanno eliminate dalla pianta, ma evitando di strapparle poiché la cicatrice rimasta può rappresentare un comodo punto d’ingresso per patogeni e parassiti. È altamente consigliabile, dunque, utilizzare delle forbici affilate e tagliare la foglia all’altezza della metà circa del suo picciolo.

Problemi comuni coltivando gerani

Anche se il geranio è semplice da coltivare, ci sono una serie di avversità possibili:

  • Afidi. I gerani possono essere soggetti all’attacco da parte degli afidi, dannosi insetti parassiti che debilitano le piante poiché ne succhiano la linfa. Le piante attaccate da questi parassiti presentano superfici appiccicose e una inconfondibile colorazione ingiallita, con le parti vegetative che tendono a disseccarsi. La presenza di sostanze zuccherine attira le formiche, ed è un substrato ideale per la proliferazione di funghi come, ad esempio, le fumaggini. Gli attacchi da parte degli afidi perciò devono essere prontamente combattuti mediante lavaggi e l’utilizzo di prodotti insetticidi ad azione specifica.
  • Acari. Particolarmente dannosi sono anche gli acari, anch’essi parassiti che si nutrono della linfa delle piante e che causano il progressivo avvizzimento delle foglie: in questo caso è bene utilizzare prodotti acaricidi specifici disponibili presso i negozi specializzati in giardinaggio.
  • Ruggine. Durante i periodi più piovosi, e soprattutto in primavera, i gerani possono rappresentare un ottimo terreno di crescita per funghi e muffe patogeni come, ad esempio, la ruggine. Questa malattia si manifesta con la presenza evidente di macchie color mattone sulla superficie fogliare, e va combattuta mediante prodotti antifungini a base di zolfo.
  • Muffa grigia: se foglie e fiori sono ricoperti da una patina di colore grigio, questo è muffa, che si combatte asportando le parti compromesse e trattando con zolfo o bicarbonato di potassio (in modo casalingo si può impiegare anche bicarbonato di sodio).
  • Virosi: se sulle foglie compaiono macchie chiare a mosaico, la pianta è gravemente malata e va scartata. Si previene eliminando acari e afidi che possono trasmettere il virus.

Varietà di geranio

Le specie di geranio sono molte, sia di origine naturale che selezionate per esaltare le diverse caratteristiche. Vengono suddivise in cinque gruppi principali di seguito riportati.

Geranio Zonale (Pelargonium hortorum)

Si tratta senza dubbio della più diffusa varietà di geranio. Nella parte centrale delle foglie è presente un’area dalla tonalità più scura, e per questo motivo tali gerani sono definiti, appunto, “zonali”. Si presenta come una pianta dal portamento eretto articolata in numerosi steli carnosi, sui quali si trovano foglie di forma tondeggiante. Le varietà di Geranio Zonale, oltre duecento, derivano principalmente dalle specie Pelargonium inquinans e Pelargonium zonale.

Geranio Imperiale (Pelargonium domesticum)

Il nome fa chiaramente intendere che questa tipologia di geranio comprende piante di grandi dimensioni, con portamento eretto, lussureggianti e ricche di fogliame, e caratterizzate da abbondanti fioriture. I gerani imperiali si distinguono per la presenza di rami legnosi ma soprattutto per via dei loro grandi fiori, che possono presentare colori molto variegati. Queste varietà derivano principalmente dal Pelargonium grandiflorum e dal Pelargonium cucullatum.

Geranio Odoroso

Anche in questo caso il nome del gruppo ne rivela la caratteristica principale, ovvero il profumo intenso emanato. Le piante appartenenti a questo gruppo presentano un portamento eretto ma meno denso rispetto al Geranio Zonale, con fiori più radi e di dimensioni inferiori.

Le profumazioni che può assumere il Geranio Odoroso sono numerose, e sono dovute sia a specie selvatiche sia a cultivar selezionate nel corso degli anni dagli appassionati di giardinaggio; le più diffuse fragranze sono ad esempio quelle di:

  • Geranio mandorla (Pelargonium quercifolium)
  • Geranio mela (P. grossalarioides)
  • Geranio limone (P. crispum, es. cultivar Prince Rupert)
  • Geranio cocco (P. parriflorum)
  • Geranio rosa (P. graveolens, P. radens, P. capitatum, es. cultivar Grey Lady Plymouth, Attar of Roses, Dr. Livingston, Crowfoot Rose)
  • Geranio fragola (P. scarboroviae)
  • Geranio menta piperita (P. tomentosum)
  • Geranio noce moscata (P. fragrans)
  • Geranio zenzero (ibrido Pelargonium x torento)
  • Geranio lime (ibrido Pelargonium x nervosum)
  • Geranio arancio (ibrido Pelargonium x citrosum)

Geranio Edera “semplice” (Pelargonium peltatum)

Viene chiamato anche Geranio parigino o Geranio francese. Questo gruppo di gerani viene ampiamente destinato alla coltivazione in terrazzi e balconi fioriti, dal momento che è composto da specie resistenti nei confronti di queste difficili condizioni ambientali (illuminazione forte e scarsità di substrato a disposizione).

I gerani della varietà Edera sono estremamente resistenti alla siccità, e possono crescere bene anche nei climi arido-secchi tipici dell’Italia meridionale.

Questi gerani derivano principalmente dalla specie Pelargonium peltatum. Il termine “edera” si riferisce dalla particolare forma della foglia, che per certi versi assomiglia a quella della pianta rampicante (anche se di dimensioni minori), sia al portamento di questi gerani che tende ad essere pendente. Le piante di questo gruppo producono fiori di colore bianco, rosa, rosso, violetto, sia a tinta unita che variamente screziati.

Geranio Edera “doppio”

Simile al Geranio Edera “semplice”, quello “doppio” deriva tuttavia dall’incrocio fra il primo ed un Geranio Zonale. Si tratta di varietà che presentano fiori doppi, disponibili a seconda delle cultivar in una amplissima gamma di tonalità. Le foglie sono caratterizzate da una zona scura centrale come quelle del Geranio Zonale, mentre complessivamente la pianta è meno robusta e folta rispetto al Geranio Edera “semplice”.

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8 Commenti

  1. alessandra
  2. dallegiuseppe
  3. Giorgio Albertini
  4. Arturo sansone
  5. livio
  6. Milena Talento
  7. Maria Chiara Petruzzellis
  8. Matteo

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