Coltivare i peperoni

Volete cominciare ad avvicinarvi al mondo dell’orto e non sapete da cosa iniziare? Il peperone può essere la soluzione migliore: semplice da coltivare, di facile manutenzione e dai grandi risultati in termini di raccolto. Ecco tutto quello che dovete sapere per coltivare questo ortaggio!

Coltivare personalmente i propri ortaggi è una soddisfazione incredibile, nonché un’ottima soluzione per portare in tavola verdura sempre fresca e biologica, priva di conservanti e prodotti chimici utilizzati nell’agricoltura industriale. Se non siete particolarmente esperti, non è necessario iniziare con qualcosa di elaborato: ci sono tanti ortaggi semplici e facili da coltivare che possono diventare per voi una buona palestra per cominciare. Come quello di cui parliamo oggi: il peperone!

Tra gli ortaggi maggiormente presenti sulle nostre tavole, il peperone occupa un posto importante. Al supermercato se ne trovano in quantità, ma non vorrete certo paragonare il sapore dei peperoni del supermercato a quello dei peperoni coltivati nell’orto, vero? Tra tutto quello che è possibile coltivare nell’orto, il peperone è tra gli ortaggi più semplici da coltivare, non ha bisogno di particolari attenzioni, ma solo di qualche accorgimento iniziale.

Ecco allora tutto quello che c’è da sapere sul peperone, un ortaggio utilizzato in tutte le stagioni e in tutte le salse, dalla peperonata invernale alla classica grigliata di verdure in estate. Il peperone è un ortaggio a tutti gli effetti, appartiene alla famiglia della solanacee ed è imparentato con patate, melanzane e pomodori. In natura è presente in forme e colori diversi; giallo, rosso e verde.

Il peperone può essere anche piccante, grazie alla presenza, o meno,  di capsaicina, una sostanza che determina la piccantezza. Esistono tante varietà di peperoni, dai peperoni di Asti ai Friggitelli, dal peperone quadrato al peperone corno. Il peperoncino piccante prevede lo stesso tipo di coltivazione del peperone dolce.

Terreno e clima

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Vediamo per prima cosa che tipo di terreno, o di terra se coltivate in vaso, vi servirà per far crescere dei peperoni belli, sani e rigogliosi. La pianta del peperone ha bisogno di un terreno con un valore di ph compreso tra 5,5 e 7, quindi ricco di sostanze organiche e sabbioso. La preparazione del terreno per i peperoni ha bisogno di una profonda vangatura per favorire il drenaggio dell’acqua. E’ molto importante che nel suolo non si formino ristagni per evitare che la pianta sia intaccata da parassiti.

I peperoni hanno bisogno di un terreno ricco di sostanze organiche, meglio se usate un concime organico al naturale, come compost e letame. Il clima migliore per i peperoni dipende molto dalla varietà che scegliete; alcune hanno bisogno di temperature più calde. In linea generale, parliamo di un ortaggio che preferisce temperature miti ed estati calde, meglio se con una buona esposizione.

Come e quando seminare il peperone

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I semi del peperone hanno bisogno temperature molto alte per germinare. Meglio, quindi, piantare i semi all’interno di un semenzaio, a una temperatura di 24-26 gradi. I semi nasceranno in dieci giorni circa ed è meglio seminare in inverno per avere le piantine pronte in primavera.

Il trapianto nel vaso di effettua quando dal germoglio spunteranno le prime due foglioline e quando si raggiungono i quindici centimetri di altezza. A questo punto si può trapiantare il peperone nell’orto, circa a metà maggio, quando le temperature sono miti, al di sopra dei 14 gradi. Le piante di peperone si sistemano all’interno della terra in file, a una distanza di 70 cm l’una dall’altra. Nel caso di varietà di piccole dimensioni le distanze si possono ridurre. Questa è forse l’operazione più delicata da effettuare: ancora un po’ di pazienza e vedrete che sarete ripagati dei vostri sforzi nel giro di poco tempo.

La coltivazione

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La pianta del peperone ha bisogno di essere sostenuta con dei tutori; in questo modo non si piegherà e potrà sostenere il peso dei frutti. Potete realizzare anche una rete a maglie, di una dimensione adatta alla grandezza dei frutti, oppure optare per dei bastoni di legno, economici e semplici da installare all’interno del vaso.

Di tanto in tanto bisogna procedere eliminando alcuni frutti per poi concentrarsi su quelli che rimangono; la produzione aumenta in modo esponenziale fino a quando non di riduce piano piano per poi scemare del tutto. Ricordatevi che la pianta del peperone ha bisogno di molta acqua e che l’irrigazione è molto importante.

Il processo che porta alla maturazione avviene in due momenti; nella prima fase matura il seme e la parte interna. In seguito maturerà anche la parte esterna. I frutti vanno sempre raccolti non appena raggiungono una dimensione consona: in questo modo potranno crescere quelli seguenti.

Per la maturazione ci vorranno circa 60 giorni, anche se il tempo in cui la colorazione si completa è un po’ più lungo. Dal punto di vista alimentare, non c’è differenza tra un peperone verde e uno rosso: è tutta una questione estetica e di colore dei piatti (soprattutto se volete preparare una peperonata).

Le malattie del peperone

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Il peperone, come tutte le altre piante dell’orto, può essere attaccato da diversi parassiti, in particolar modo da alcune tipologie di funghi patogeni. La prevenzione di queste malattie è molto importante e secondo le più ferree regole dell’ agricoltura biologica tutto inizia con una buona cura e un’ottima attenzione verso il terreno. Vediamo quali sono le malattie più comuni del peperone.

Peronospora. È un fungo che si forma in presenza di molta acqua, provoca diversi danni alla pianta e può arrivare anche ad ucciderla in 24 ore. Questo fungo si riconosce per via del colore nero sulle foglie e si propaga a partire dal terreno in cui risiedono le spore.

Verticillium. Altra malattia fastidiosa che si presenta con una colorazione nero all’interno dei capillari. Ci vorranno circa 7-10 giorni per compromettere la pianta fino a provocarne la morte, quindi in questo caso avete tutto il tempo per intervenire nel modo migliore.

Fusarium. Questa è un malattia piuttosto rara ma anche in questo caso ve ne accorgete eprchè i capillari interni si coloreranno di nero.

Alternaria. Se la pianta è colpita da questa malattia, i frutti marciscono.

Marciume apicale. Non è considerata una malattia vera e propria, ma uno stato di sofferenza dovuto alla carenza di acqua.

Oidio. Le foglie diventano marroni, e non di bianco come quando succede quando altre piante sono colpite da questa malattia, e perdono di lucentezza. Un rimedio molto utile in questo caso è lo zolfo. Approfondimento: combattere l’oidio.

I rimedi naturali, come quello dello zolfo, rappresentano l’unica soluzione veramente naturale che potete mettere in pratica per salvare il vostro orto da eventuali attacchi di parassiti. Del resto, che senso avrebbe spruzzare sulle vostre piante tanti prodotti chimici se poi volete mangiare verdura fresca e naturale?

Ora siete in possesso di tutte le informazioni utili per cominciare a coltivare il peperone. Potete scegliere la varietà che più vi piace e coltivarla nell’orto, in giardino e anche in terrazzo, direttamente in una fioriera abbastanza grande da ospitare anche i supporti che vi saranno necessari per far crescere la pianta nel modo corretto.

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