Alloro: coltivazione e proprietà

Avete deciso di coltivare l’alloro? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito, dal terreno all’annaffiatura, senza dimenticare curiosità e leggende .

Avete deciso di piantare l’alloro in giardino? O di coltivarlo in balcone dentro al vaso? Ottima scelta per diversi motivi; l’alloro è facile da coltivare, non richiede particolari attività di manutenzione e, soprattutto, le sue foglie sono molto utili in cucina per insaporire i cibi, oltre ad essere preziose alleate in cucina nella preparazione di infusi, decotti e rimedi naturali.

alloro foglie

Insieme al basilico, l’alloro è una di quelle piante che fanno parte di diritto degli aromi tipici della tradizione mediterranea. Si può coltivare facilmente, in giardino se avete abbastanza spazio per ospitare la sua pianta, oppure sul balcone, all’interno di un vaso.

Si tratta di una pianta sempreverde molto apprezzata nei giardini e nei parchi per la sua bellezza e le sue proprietà aromatiche.

Non richiede particolari attività di manutenzione, possiamo trovarlo come cespuglio, ma anche come albero, e può essere impiegato per realizzare delle siepi.

Caratteristiche dell’alloro

bacche di alloro

Il nome botanico dell’alloro è Laurus nobilis ed è conosciuto anche col nome di lauro. È importante fare attenzione a non confonderlo con il lauroceraso, pianta non aromatica e velenosa.

L’alloro è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauraceae. Può raggiungere un’altezza di 10-15 metri, anche se solitamente viene mantenuto a dimensioni più contenute, se coltivato in giardino.

L’alloro ha un fusto molto solido, eretto, la corteccia è liscia di colore grigio o nero; la chioma è molto folta ed ha forma piramidale, densa di foglie. I rami sono fitti e dritti e spingono la pianta a svilupparsi verso l’alto.

Le foglie dell’alloro sono lanceolate, di colore verde scuro e lucido, e hanno un aroma caratteristico molto apprezzato in cucina.

I fiori dell’alloro sono piccoli e di colore giallo-verde, riuniti in grappoli all’ascella delle foglie e fanno la loro comparsa tra marzo e maggio.

La pianta produce anche piccoli frutti neri, simili a bacche, con dei semi al loro interno, che maturano in autunno. Le bacche prodotte sono commestibili e hanno proprietà digestive e antinfiammatorie.

Dove piantare alloro

Il clima migliore per coltivare l’alloro è quello mediterraneo, meglio ancora il clima del sud Italia, o della Spagna. In ogni caso l’alloro cresce abbastanza bene in qualsiasi parte d’Italia, grazie anche al fatto che questa pianta è piuttosto resistente a qualsiasi tipo di condizione atmosferica. L’alloro, però, ha bisogno di tanto sole, soprattutto in estate. In inverno, invece, si può anche coprire la pianta e sistemarla in una zona riparata.

Come suolo ha bisogno di un terreno ben drenato, un substrato medio, senza che sia troppo arricchito da tutte quelle sostanze nutritive di cui invece molto spesso le piante necessitano. L’alloro si adatta molto in qualunque condizione e riesce anche ad attecchire su un terreno di tipo sabbioso. Stiamo parlando di una pianta piuttosto semplice, che non ha bisogno di particolare manutenzione e che non richiede nemmeno grandi quantità d’acqua. Proprio per questo si adatta a formare una siepe pratica e semplice da gestire.

Come e quando piantare

Il periodo ideale per piantare l’alloro è la primavera, quando il clima è mite e le piante hanno il tempo di radicare prima dell’arrivo dell’estate.

Se si desidera piantare l’alloro in giardino, nell’orto o realizzare una siepe, è consigliato comprare piantine già cresciute e metterle a dimora in autunno (ottobre-marzo), purché il terreno non sia troppo freddo o umido.

Prima di piantare, bisogna preparare il terreno lavorandolo in profondità e aggiungendo del compost o del letame ben decomposto per migliorare la struttura e la fertilità.

L’’alloro va inserito dritto nel suolo, a una distanza di almeno 1-1,5 metri tra una pianta e l’altra, in modo da lasciare spazio per la crescita.

Per coltivare l’alloro, bisogna scegliere un’area del giardino con terreno ben drenato e una buona esposizione al sole. L’alloro tollera anche l’ombra parziale, ma la crescita sarà più lenta e le foglie meno profumate.

Irrigazioni e altre cure

L’alloro è una pianta piuttosto resistente alla siccità e non richiede annaffiature frequenti. Durante i primi mesi di vita della pianta, è importante mantenere il terreno leggermente umido, ma mai troppo bagnato.

Una volta che l’alloro si è radicato bene, le annaffiature vanno ridotte , lasciando che il terreno si asciughi tra un’irrigazione e l’altra.

Basta regolarsi in base all’aspetto del terreno, che indica molto bene quando è necessario dare più acqua alla pianta. Potrebbe essere necessario una volta ogni 7-10 giorni innaffiare durante il periodo estivo.

Inoltre, può essere utile porre una buona pacciamatura organica (foglie, paglia, cortecce) alla base delle pianta, per limitare lo sviluppo di erbe infestanti e ridurre la traspirazione dell’acqua. Nelle zone fredde, la pacciamatura fornisce protezione alle radici e, sempre in questo contesto, è consigliato coprire le piantine con dei teli per proteggerle dalle gelate.

Come fare una siepe di alloro

La siepe di alloro può essere molto utile per creare una barriera schermante e divisoria per giardini privati.

Per realizzare una siepe di alloro, bisogna posizionare le piantine a una distanza di 50-70 cm l’una dall’altra.

Se si desidera una siepe molto più folta, allora bisogna preferire i 50 cm di distanza. La potatura della siepe di alloro va eseguita a fine inverno, provvedendo alla rimozione dei rami malati o danneggiati dalle gelate.

Una seconda potatura,  dopo la fioritura, va fatta in primavera inoltrata, tagliando l’apice dei rami all’altezza desiderata.

Potatura dell’alloro

La potatura dell’alloro serve a mantenere la forma desiderata e favorire la densità della vegetazione. La potatura può essere effettuata in qualsiasi periodo dell’anno, ma è preferibile farla in primavera (marzo) o autunno (settembre-ottobre), quando le piante sono in fase di riposo vegetativo.

 Non ci sono regole particolari per potare l’alloro, generalmente lo si fa soprattutto per scopi ornamentali. In particolare, se è stato utilizzato per fare una siepe, bisogna tagliare dando forma e contorni definiti, facendo in modo di limitarne lo sviluppo in altezza.

 Per potare l’alloro si può usare una forbice da giardino ben affilata, mentre per siepi di grandi dimensioni, è indicato il tosasiepe, che permette di fare un lavoro preciso e più ordinato.

Malattie e insetti parassiti

L’alloro può essere colpito da malattie fungine come il mal bianco, facilmente riconoscibile dalla presenza di chiazze bianche polverose sulle foglie. In questo caso, si consiglia di trattare la pianta con bicarbonato sciolto in acqua.

Tra gli insetti nocivi per la pianta ci sono le cocciniglie, che infestano i rami e succhiano la linfa dai germogli più giovani. Si può usare del cotone imbevuto di alcool se la pianta è piccola, altrimenti, se è di grandi dimensioni, conviene fare dei macerati di felce ad azione preventiva.  Altri insetti che possono infestare l’alloro sono: la psilla e gli afidi.

Moltiplicare l’alloro

La pianta di alloro può essere riprodotta da seme, o più semplicemente con la tecnica della talea.

Semina dell’alloro

I semi che si trovano nelle bacche di alloro hanno bisogno di una fase di lavorazione prima di poter essere utilizzati.

Bisogna lasciarli in ammollo in acqua calda per poter rimuovere la parte esterna che li riveste. I semi poi vengono messi a dimora in un terreno particolarmente drenante. Per effettuare il primo trapianto si dovrà aspettare che la pianta raggiunga almeno un anno e mezzo di età.

Propagazione per talea

La propagazione dell’alloro per talea è un metodo semplice ed efficace per ottenere nuove piante. Per fare ciò, basta tagliare un ramo di alloro lungo circa 15-20 centimetri, preferibilmente da una pianta giovane e sana. Rimuovere le foglie inferiori e piantare la talea in un vaso contenente un substrato leggero e ben drenato, come torba e sabbia.

Il  vaso va coperto con un sacchetto di plastica trasparente per mantenere un’alta umidità e posizionato in un luogo luminoso, ma non esposto alla luce diretta del sole. Le radici dovrebbero comparire entro 6-8 settimane; a questo punto, è possibile trapiantare la talea nel terreno o in un vaso più grande.

Uso e proprietà

L’alloro è una pianta dalle molteplici proprietà. Dalle sue foglie, ma anche dalla bacche che produce, è possibile estrarre un olio essenziale. Le foglie contengono dall’1% al 3% di olio essenziale, mentre le bacche possono contenerne fino al 10%.

Questo olio contiene diverse sostanze come il geraniolo,  il cineolo, l’eugenolo, terpineolo, il fellandrene, l’ eucaliptolo e il pinene, tutte sostanze che stimolano l’appetito e che favoriscono le funzioni digestive.

Le foglie di alloro, inoltre, stimolano la sudorazione e sono particolarmente indicate come rimedio naturale in caso di febbre e influenza. Inoltre, l’alloro è utilizzato in fitoterapia per il trattamento di dolori articolari, tosse e raffreddore.

Le foglie possono essere utilizzate in cucina durante tutto l’anno e impiegate per insaporire alcuni piatti come le minestre e le zuppe, ma anche pietanze a base di carne. Anche le bacche prodotte dalle piante femminili vengono utilizzate a scopi culinari e per produrre un liquore.

Inoltre, si possono essiccare: basta staccarle dalla pianta, pulirle e lasciarle all’aria per diversi giorni in un luogo buio e asciutto. Quando non presentano più alcuna area verde, saranno pronte per la conservazione, il metodo più usato è quello nel barattolo di vetro.

L’alloro è tossico?

 Come accennato all’inizio, l’alloro è spesso confuso con altre piante simili, come il lauroceraso (Prunus laurocerasus) o il laurotino (Viburnum tinus), che sono invece tossici per l’uomo e gli animali.

Le foglie di alloro, al contrario, sono completamente sicure e largamente utilizzate in cucina per il loro aroma e le loro proprietà digestive.  

Oltre ai suoi più tradizionali usi in cucina ed erboristici, l’alloro può essere utilizzato anche per tenere lontani gli insetti, pare avere proprietà repellenti rispetto a mosche e zanzare.

Significati e leggende

L’alloro è una pianta millenaria, si pianta in giardino e nella vita di tutti i giorno ha molteplici utilizzi. Le sue foglie si utilizzano come condimento, per insaporire carne, pesce e verdure, oppure si usano per intrecciare le corone che si regalano agli studenti che si sono appena laureati. L’alloro è la pianta dei poeti laureati proprio per questo motivo, ma sono tante le leggende che nei secoli si sono tramandate per celebrare l’alloro.

Secondo la più famosa di queste leggende, l’alloro è la pianta sacra al dio Apollo. Raccontano gli antichi che Dafne, la ninfa dei fiumi dalla bellezza disarmante, fece innamorare follemente il dio Apollo. Lei, però, lo respinse, come del resto era solita respingere tutti i suoi corteggiatori.

Ma Apollo non si arrese, provò a corteggiare Dafne con tutte le sue forze, fino a quando lei, sfinita da tante insistenza, chiese alla madre Gea di trasformarla in una pianta di alloro, che da allora è diventata la pianta sacra al dio Apollo.

Articolo di Adele Guariglia

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Una risposta

  1. Lorenza Saita

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