Le piante e il loro sviluppo

Le piante, affinché si sviluppino in maniera corretta, devono seguire un determinato percorso. Innanzitutto, il metodo di moltiplicazione delle piante può avvenire in due modi: per gemma e per seme.

la crescita delle piante

In agricoltura, entrambi i metodi sono molto apprezzati anche se, il metodo per seme, promette piante molto più belle, ricche e rigogliose con la possibilità di avere nuove e differenti varietà. Il metodo per gemma, invece, è utile se si vuole ottenere un’evoluzione più rapida della pianta e, soprattutto, per riprodurre l’esatta varietà di quella specifica pianta.

Un ulteriore vantaggio del metodo a gemma è la riproduzione di quelle particolari specie di piante che non generano semi. I semi sono ottimi per la moltiplicazione per seme; le talee, le margotte, la divisione e l’innesto ci danno la moltiplicazione per gemma.

Moltiplicazione per seme

La moltiplicazione per seme, detta anche “naturale”, è quella più utilizzata in agricoltura per moltiplicare le piante. Il seme, al suo interno, contiene una pianta in forma minuscola già organizzata, circondata da una protezione molle e, in alcuni casi, da un nocciolo duro per un periodo di tempo molto variabile. Se questo seme viene collocato nel terreno con la giusta attenzione al calore e all’umidità, la pianta in miniatura contenuta all’interno di esso germoglierà senza problemi. Affinché un seme germogli, oltre al calore e all’umidità, deve necessariamente essere maturo, ossia deve contenere già l’embrione che dovrà essere raccolto una volta terminata la sua fase di maturazione.

La struttura della pianta e la fecondazione

Per ottenere un seme perfetto è importante la fecondazione. Il fiore, normalmente, è composto da quattro ranghi di forme differenti. Il rango più esterno è il calice, composto da sepali verdi che si trovano sparsi oppure uniti in un unico pezzo oppure metà dell’una e metà dell’altra. Il secondo rango è formato dalla corolla, ovvero la parte più bella e colorata del fiore, composta dai petali che possono essere sia liberi che uniti.

Al centro del fiore trovano alloggio dei filamenti abbastanza lunghi, chiamati stami e nel mezzo del fiore si trova un filamento denominato stilo. Sulle parte posteriore alla corolla e allo stilo ci sono delle appendici o rigonfiamenti chiamati antere. All’interno delle antere c’è la polvere fecondatrice, ovvero il polline. Quando arriva il momento opportuno, le antere si aprono permettendo al polline di iniziare la fecondazione.

E’ necessario il verificarsi di tre condizioni affinché gli ovuli vengano fecondati:

  1. la formazione del polline
  2. il polline deve essere perfetto
  3. il polline deve necessariamente entrare in contatto con lo stimma

Succede spesso che alcune piante restano sterili a causa della mancanza di una di queste tre condizioni. Nei fiori, la sterilità è poco frequente poiché i due organi, l’androceo e il gineceo, si trovano molto vicini fra di loro e, di conseguenza, il polline entra in contatto molto facilmente con lo stimma. Invece, la sterilità è maggiore nelle piante monoiche, ossia quelle che hanno l’androceo e il gineceo in fiori distinti.

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