Allevamento biologico

Oggi nei supermercati o nelle macellerie si trovano sempre più spesso carne, latte, uova e altri prodotti derivanti da allevamento biologico. Anche un allevamento commerciale tradizionale può essere trasformato in biologico, ma è necessario conseguire tutta una serie di requisiti fondamentali che si differenziano anche in base alla specie degli animali.

Allevamento biologico

Allevamento biologico: principali requisiti

In Italia è in crescita il numero di aziende agricole e allevamenti biologici. Secondo alcuni dati Istat, a proposito del Censimento generale dell’agricoltura del 2010, le aziende e gli allevamenti bio in Italia sono oltre 45.000 e dato che il trend è in continua crescita, oggi il settore del biologico costituisce un’importante voce dell’economia del Paese a cui sempre più consumatori prestano attenzione e che va ancora maggiormente incentivata e promossa.

Per essere definito biologico, un allevamento deve possedere alcuni requisiti fondamentali tra cui:

-gli animali devono essere alimentati con prodotti vegetali biologici che sono coltivati per lo più all’interno della stessa azienda dell’allevamento o comunque nel territorio dove essa si trova;

-il numero dei capi allevati deve essere proporzionato allo spazio disponibile affinché gli animali possano pascolare o stare anche all’aria aperta in condizioni idonee;

-le razze allevate devono essere preferibilmente del luogo affinché esse possano vivere e integrarsi meglio nell’ambiente e nel contesto circostante;

-le strutture dell’allevamento devono assicurare sicurezza e libertà di movimento agli animali e rispettare tutte le normative igienico-sanitarie;

-l’eventuale trasporto degli animali deve essere quanto più breve possibile, è vietato l’uso di calmanti durante il viaggio e gli animali, nel corso del trasporto, devono essere tenuti nelle migliori condizioni igienico-sanitarie e non devono essere sottoposti a un eccessivo affaticamento;

-è vietato ogni tipo di manipolazione genetica;

-è vietato somministrare integratori sintetici agli animali o qualsiasi altro tipo di stimolatori della crescita, ormoni, sottoprodotti animali come farine di pesce o residui di macelli (mentre sono consentiti latte e alcuni derivati), vitamine sintetiche, stimolatori dell’appetito, prodotti Ogm;

-nel momento della macellazione si deve distinguere gli animali provenienti da allevamento biologico da quelli di altra derivazione.

Le normative in merito ai requisiti di un allevamento biologico sono contenute nel Regolamento CE 1804/99 e, a livello nazionale, nel D.M. n. 91436 del 04/08/2000.

Pascoli e stalle

Tra i requisiti fondamentali che deve avere un allevamento per definirsi biologico c’è anche la valutazione del rapporto tra terreno disponibile e numero di capi allevati, ovvero gli animali devono poter pascolare in libertà, non ci deve essere un sovraffollamento di capi rispetto al terreno disponibile.

Ecco allora che c’è una vera e propria tabella di riferimento che stabilisce quanti animali al massimo possono stare in un ettaro di terreno.

Numero massimo di capi di animale per ogni ettaro di terreno in base alla specie:

-bovini maschi da 1 a 2 anni: 3,3

-bovini femmine da 1 a 2 anni: 3,3

-bovini maschi di oltre 2 anni: 2

-altri bovini: 5

-vitelli da ingrasso: 5

-equini di oltre 6 mesi: 2

-giovenche da allevamento: 2,5

-giovenche da ingrasso: 2,5

-vacche da latte: 2

-vacche lattifere da riforma: 2

-altre vacche: 2,5

-pecore: 13,3

-capre: 13,3

-suini da ingrasso: 14

-altri suini: 14

-suinetti: 74

-scrofe riproduttrici: 6,5

-polli da tavola: 580

-galline ovaiole: 230

-coniglie riproduttrici: 100.

Le stalle devono garantire tutte le norme igienico-sanitarie, essere dotate sia di spazio all’aperto che al chiuso e devono essere adeguatamente ampie, areate e illuminate per il benessere dell’animale.

Conversione in allevamento biologico

Nel caso si possedesse già un allevamento ma lo si volesse trasformare in allevamento biologico, cosa è necessario fare? In questo caso si tratta di una conversione per la quale è indispensabile rispettare alcune tempistiche in base alla specie animale allevata.

Ecco allora i tempi necessari per trasformare un allevamento commerciale in allevamento bio in base al tipo di animali:

-equini e bovini da carne: 12 mesi;

-piccoli ruminanti e suini: 6 mesi;

-animali da latte: 6 mesi;

-pollame da carne che ha meno di 3 giorni: 10 settimane;

-galline ovaiole: 6 settimane. 

Nel caso invece si volesse iniziare una nuova attività di allevamento biologico è necessario prendere degli animali i cui genitori a loro volta provengano da allevamenti biologici. 

Libri

-Alan Bridgewater, “Bioedilizia, agricoltura e allevamento biologici”, Hoepli.

-Daniele Bigi, Alessio Zanon, “Atlante delle razze autoctone”, Edagricola.

-Mario Giannone, “L’allevamento biologico del suino”, Edagricole.

-Valentina Ferrante, “Zootecnia biologica”, Edagricole.

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