Ortoterapia: vantaggi e benefici

In un mondo sempre più virtuale e tecnologico, la riscoperta della natura e del contatto con la terra è anche un modo per ritrovare se stessi. Ecco allora che l’ortoterapia diventa una vera e propria terapia, un modo sano e genuino non solo per chi vuole semplicemente stare meglio e ama la natura, ma anche per chi è depresso, malato o per i diversamente abili.

“Coltivare se stessi”: questa potrebbe essere la frase giusta che dà l’idea di cosa sia l’ortoterapia.

Ci sono infatti attività all’aria aperta e manuali che fanno ritrovare un benessere interiore e non solo. Tra questi negli ultimi anni sta avendo sempre più successo anche in Italia la cosiddetta ortoterapia.

ortoterapia

Vantaggi dell’ortoterapia

I vantaggi sono stati riconosciuti anche per persone diversamente abili, sia fisicamente sia psicologicamente, tanto che si parla di una vera e propria terapia orticolturale, un percorso alternativo che fa parte delle cosiddette terapie occupazionali, in grado di migliorare la salute sia fisica sia mentale: il soggetto, con l’assistenza di personale qualificato e all’interno di progetti con approccio multidisciplinare, dovrà svolgere mansioni come la semina, la raccolta dei frutti, il giardinaggio, la sistemazione dell’orto, ovvero tutte attività che stimolano l’olfatto, la vista, il tatto o l’udito e incrementano capacità e competenze.

Scopriamo allora alcuni degli aspetti più importanti dell’ortoterapia, per stare meglio con se stessi, con gli altri e con la natura.

Storia dell’ortoterapia

Fin dall’antichità al rapporto uomo-natura è stato sempre conferita una valenza spirituale e terapeutica, ma è stato nel corso degli anni che si è preso coscienza di come sfruttare appieno questo connubio trasformandolo in una sorta di terapia alternativa per migliorare il benessere anche di soggetti con problematiche fisiche o psicologiche.

Nella seconda metà dell’Ottocento in alcuni ospedali americani vennero addirittura istituite delle serre con scopi terapeutici e alla metà del Novecento l’Università del Michigan approvò un master in “Horticultural Therapy”, nel 1973 fu poi istituita l’“American Horticultural Therapy Association” e nel 1978, in Gran Bretagna, fu fondata la Società dei terapisti orticulturali.

Oggi negli Stati Uniti ci sono centri specializzati (Horticultural Therapy) e addirittura reparti di ortoterapia in alcuni ospedali come è il caso dell’Ospedale universitario di New York. Nei Paesi anglosassoni essa è inserita in molti progetti riabilitativi, in Francia è sperimentata in ospedali e centri di riabilitazione e così avviene in Germania, Belgio e Olanda.

In Italia da pochi anni si sta affrontando il tema in modo scientifico e varie iniziative si stanno promuovendo in ospedali, scuole di agraria, centri di riabilitazione e per disabili e nelle carceri.

Obiettivi di un lavoro sull’orto terapia

Lavorare a stretto contatto con la natura negli orti-giardini può essere un modo in più per cercare di combattere lo stress, disturbi da ansia, depressione, tossicodipendenza, solitudine degli anziani. Certamente l’ortoterapia non rappresenta una terapia esclusiva, ma uno strumento in più da abbinare a cure mediche e quanto altro richiesto dal percorso sanitario di ogni singolo caso specifico.

Ma dato che essa non ha controindicazioni, ecco che può essere utile conoscere i benefici che può apportare tra cui:

  • sviluppare motricità
    seminare, potare, raccogliere i frutti e le tante altre attività a contatto con la natura stimolano sicuramente il movimento favorendo inoltre anche il coordinamento occhi-mani-braccia, l’incremento della forza e della resistenza, il movimento bilaterale;
  • migliorare capacità di apprendimento
    imparare il nome di alcune piante, apprendere nozioni spazio-temporale, ciclicità delle stagioni e tempi adatti per la semina e il raccolto, organizzare lo spazio dell’orto sono tutte attività che incrementano la capacità di apprendimento e la sfera cognitiva del soggetto coinvolto oltre a stimolare concentrazione, capacità logiche e memoria;
  • rafforzare l’autostima
    il soggetto infatti è chiamato a svolgere un ruolo attivo e dal suo impegno ed operato poi si possono vedere realmente i frutti;
  • favorire la socializzazione
    l’individuo infatti è inserito in un gruppo di lavoro dove si persegue un intento comune e si svolge una attività assieme agli altri condividendo spazi, strumenti, fini ed obiettivi, per questo l’ortoterapia è consigliata anche a soggetti autistici o con handicap fisici che hanno portato l’individuo all’isolamento;
  • riconoscere e gestire le emozioni
    eventuali tensioni e atti più aggressivi o violenti manifestati dal soggetto nel corso delle sue attività di ortoterapia non generano naturalmente reazioni da parte del mondo vegetale pertanto in questo modo il soggetto ha tempo e occasione di sfogare le proprie tensioni sapendo poi man mano riconoscere la propria emotività, imparando a gestire le sensazioni, gli stati d’animo e a esprimere le proprie emozioni;
  • aumentare la percezione di se stessi
    il contatto diretto con la natura e la terra fanno sì che l’individuo progressivamente acquisisca competenze e abilità che rafforzano la sua percezione positiva;
  • orientare al mondo del lavoro
    al termine di alcuni percorsi si acquisiscono realmente capacità e metodi di lavoro utili anche per poter poi svolgere delle attività professionali legate alla natura, alla lavorazione della terra e alla raccolta dei suoi frutti.

Approccio multidisciplinare

Ortoterapia

L’ortoterapia prevede una modalità di intevento multidisciplinare con la partecipazione di varie figure professionali che collaborano nell’arco di tutto il percorso terapeutico. Ecco pertanto che è bene scegliere progetti ben strutturati e affidarsi a personale qualificato per ottenere tutti i benefici possibili offerti da questa terapia alternativa.

L’ortoterapia prevede un approccio di interventi multidisciplinare ovvero è necessaria la partecipazione di differenti professionalità affinché il soggetto coinvolto possa trarre i maggiori benefici possibili e segua un iter progettato e strutturato appositamente per le sue specifiche esigenze.

Tra i principali operatori che è necessario coinvolgere ci sono:

  • Psicologi e psichiatri: hanno il compito in genere di impostare e strutturare la terapia e forniscono informazioni utili agli operatori sanitari sulla gestione dei singoli soggetti;
  • Operatori sanitari: attuano e gestiscono la terapia;
  • Agronomo e giardiniere: hanno il ruolo di impostare quello che sarà lo spazio di lavoro e poi avranno il dovere di insegnare le tecniche di lavoro (ad esempio come si prepara il terrno, come si semina, come si annaffia, come si potano le piante…) utili a garantire il risultato finale indispensabile per ottenere i benefici del soggetto coinvolto.

Tutte queste figure professionali è necessario che operino in un approccio multidisciplinare attraverso la collaborazione, la progettazione e la condivisione delle varie fasi progettuali e operative.

Operatore specializzato

Il cosiddetto operatore specializzato in attività del verde è una figura professionale che si occupa di giardinaggio e orticoltura in grado di coinvolgere soggetti colpiti da vari tipi di disabilità.

Il suo compito prevede varie mansioni tra cui:

  • Conoscere e applicare le tecniche agronomiche nel contesto di progetti riabilitativi e socio-educativi che sono promossi e attivati da enti sociali e sanitari del territorio;
  • Allestire e predisporre spazi o strutture quali aiuole, orti o giardini in cui si svolgono le attività di ortoterapia in accordo con quanto anche stabilito da psichiatri, psicologi, fisiatri, neuropsichiatri infantili, assistenti sociali;
  • Monitorare le varie attività di lavoro;
  • Relazionarsi con le famiglie del soggetto coinvolto nell’ortoterapia per coinvolgerli nel progetto e aggiornarli delle varie attività e obbiettivi raggiunti.

Il lavoro dell’operatore può essere svolto sia in autonomia o sotto forma di consulenza sia come dipendente presso cooperative sociali, enti sanitari o educativi.

L’area verde può far parte della propria azienda, nel caso si tratti di un operatore che svolge autonomamente la propria professione, oppure si può trattare di gestire orti o giardini di proprietà comunale o facenti parte di enti e aziende del territorio.

Libri per approfondire l’ortoterapia e i suoi benefici

  • Hank Bruce – Introduzione all’Ortoterapia. Il giardino dei sensi. Orti e Giardini: luoghi di benessere e terapia, Macro Edizioni.
  • Pia Pera – Giardino & orto terapia. Coltivando la terra si coltiva anche la felicità, Salani Editore.
video corso sull'orto biologico

Una risposta

  1. GIUSEPPE PAGNOTTO

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