Concimare le piante da frutto

Che siano collocati in un frutteto, tra le piante dell’orto o in mezzo a siepi e aiole fiorite di un comune giardino, gli alberi da frutto sono in grado di regalare sempre grandi soddisfazioni a chi se ne prende cura. Affinché queste piante siano sempre in salute e produttive, però, non bisogna tralasciare le cure periodiche e fra di esse la concimazione.

Come concimare le piante da frutto

Come concimare le piante da frutto

Ma in che modo si può fornire a una pianta da frutto l’insieme di elementi nutritivi di cui ha bisogno? Ecco una guida dedicata alla concimazione che contiene utili indicazioni per ognuna delle principali specie frutticole.

Concimare il Melo

Concimare un melo non è affatto cosa semplice, poiché ogni varietà e ogni portainnesto è caratterizzato dall’esigenza di particolari combinazioni di elementi nutritivi. Ciononostante si possono dare indicazioni generali sulla concimazione, che deve comprendere la fertilizzazione del terreno con azoto per stimolare la vegetazione e con potassio quando i piccoli frutticini iniziano a formarsi sulla pianta.

Il potassio infatti determina il miglioramento delle caratteristiche qualitative dei frutti, e in particolar modo di dimensioni, sapori e profumi.

Il fosforo può invece essere somministrato con meno abbondanza, poiché è raro che i meli ne avvertano la carenza. Da non dimenticare è anche la concimazione con magnesio (che stimola la formazione della clorofilla) e calcio (che migliora la qualità e la conservabilità dei frutti).

Concimare il Pero

Rispetto al melo, il pero necessita di maggiori quantità di azoto per la formazione di rami e foglie, che poi a loro volta influenzeranno la quantità e la qualità dei frutti. In genere le carenze di fosforo sono rare, pertanto la concimazione con questo elemento passa in secondo piano rispetto a quella dell’azoto e del potassio.

Il potassio infatti stimola la formazione di frutti di buone dimensioni, con la polpa compatta e caratterizzati da un adeguato contenuto zuccherino. Attenzione, però, a non eccedere con gli apporti di potassio nella concimazione poiché questo elemento potrebbe interferire con l’assorbimento di calcio e magnesio.

Concimare il Pesco

Questo albero da frutto è apprezzato per la sua produttività elevata, ma affinché diano un buon raccolto i peschi vanno prima di tutto concimati in modo adeguato. All’inizio della primavera, quando sulla pianta iniziano a dischiudersi le gemme, sono indispensabili buone quantità di azoto per stimolare la produzione di nuova vegetazione. Pertanto la concimazione con questo elemento deve avvenire ancora nel tardo autunno, attraverso la somministrazione di concimi azotati a lenta cessione.

Per il pesco non sono particolarmente accentuate le richieste di fosforo, di cui in genere ve n’è già a sufficienza nel terreno, mentre invece il potassio risulta indispensabile: questo elemento, infatti, influenza direttamente la qualità finale delle pesche. Fornendo al pesco buone quantità di potassio con la concimazione è pertanto possibile ottenere frutti di maggior pezzatura, più sapidi, polposi e turgidi, senza dimenticare naturalmente i miglioramenti in termini di profumo e sapore.

Concimare il Ciliegio

In questo albero da frutto le concimazioni di azoto devono essere somministrate con una certa accortezza perché possono risultare estremamente dannose sia le carenze che gli eccessi. Infatti una adeguata disponibilità di azoto stimola l’attività vegetativa della pianta, e al tempo stesso determina l’aumento del contenuto di acidi e amminoacidi nella polpa; questi ultimi, in particolare, sono responsabili del buon sapore e della conservabilità delle ciliegie.

Bisogna tuttavia ricordare che troppo azoto può avere effetti deleteri sul ciliegio: se la pianta ne assorbe quantità eccessive, i suoi frutti ne risentiranno presentando una polpa poco soda e maturando più lentamente. Anche il loro colore risulterà più sbiadito. Il periodo ideale per somministrare le concimazioni a base di azoto è tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.

I ciliegi dovrebbero essere concimati anche con fosforo e potassio in inverno, prima della ripresa dell’attività vegetativa.

Concimare il Susino

Per questo albero da frutto è consigliata una concimazione con potassio e fosforo in autunno. L’azoto può invece essere somministrato in dosi ridotte sia in autunno che in primavera, in modo tale da lasciare sempre nel terreno una adeguata quantità di questo nutriente. Il susino inoltre trae particolare giovamento dalla concimazione organica, effettuata interrando nel suolo letame o stallatico maturo.

Concimare l’Albicocco

È consigliabile concimare questa pianta con prodotti fertilizzanti contenenti fosforo e potassio all’inizio dell’autunno, mentre per quanto riguarda la somministrazione di azoto i mesi più idonei sono quelli che vanno da febbraio sino a maggio.

In questo modo la pianta sarà stimolata a produrre nuova vegetazione in primavera, e avrà le risorse necessarie per la fioritura con una conseguente buona produzione di frutti.

Concimare l’Olivo

A seconda del terreno di crescita le concimazioni per l’olivo possono essere piuttosto variabili, ma è possibile comunque fornire alcuni consigli di carattere generale. Alle piante coltivate nelle zone meno piovose, come ad esempio nelle regioni dell’Italia meridionale, l’azoto può essere somministrato in autunno, appena dopo la raccolta delle olive. Nelle regioni settentrionali si consiglia invece di concimare con azoto in due diversi periodi, ovvero in inverno e all’inizio dell’estate.

Il fosforo e il potassio vanno invece forniti all’olivo con una unica concimazione effettuata al termine della stagione invernale.

Concimare gli Agrumi

Nelle diverse specie di agrumi (arancio dolce, arancio amaro, limone, pompelmo, bergamotto, mandarino…) le quantità di azoto somministrate alla pianta ne influenzano direttamente la produttività. I picchi di assorbimento dell’azoto si manifestano in corrispondenza della fioritura e della successiva maturazione dei frutti.

Attenzione, però, a non esagerare con la concimazione azotata poiché ciò comporterebbe la produzione di un maggior numero di frutti, ma caratterizzati da dimensioni inferiori e in grado di maturare solo tardivamente.

Anche le concimazioni con potassio non devono essere eccessive, poiché peggiorano la qualità dei frutti, che avranno una buccia più spessa e meno polpa. Per quanto riguarda il fosforo, invece, in genere la disponibilità dei terreni è sufficiente a garantire alla pianta gli apporti di cui ha bisogno.

Negli agrumi sono molto importanti altri elementi come il magnesio (stimola la produzione di clorofilla) e il calcio (aumenta la resistenza a malattie e parassiti), ma anche il ferro, lo zinco e il manganese, che possono essere forniti in quantità adeguate con una semplice concimazione organica.

Concimare il Mandorlo

Essendo il mandorlo un albero da frutto dalle esigenze colturali piuttosto limitate, la sua concimazione non richiede l’impiego di grosse quantità di fertilizzanti. Per assicurare alla pianta una buona produzione è possibile somministrare concimi azotati in autunno e in primavera, ma anche subito dopo la formazione dei frutti.

Per quanto riguarda invece fosforo e potassio, la loro distribuzione è consigliata subito dopo la raccolta delle mandorle, verso la fine dell’estate.

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7 Commenti

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